8. For you

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Dopo un mese in cui il tempo aveva oscillato tra l'autunno e l'inverno, nelle settimane successive l'inverno aveva decisamente trionfato. Per due giorni aveva nevicato ininterrottamente, giorno e notte, e solo a metà del terzo giorno aveva finalmente smesso. La neve era molto alta, mio padre mi aveva detto che nella piazza centrale, costruita nel punto più piano della valle dove la neve tendeva ad accumularsi, questa mi sarebbe arrivata al petto. Pochi avevano voglia di uscire fuori dalle loro abitazioni, io però mi ero stancato di rimanere in casa, affinando il mio nucleo e leggendo libri.

Mettendomi racchette da neve sugli stivali e vestiti pesanti per scacciare il freddo, uscii di casa e iniziai a salire su per la collina. Anche con le racchette non era facile salire in pendenza, dove dovevo camminare quasi a zig-zag o comunque lateralmente dove era troppo ripido.

Poco prima di uscire dalla linea degli alberi però mi fermai e mi guadai dietro per essere sicuro che nessuno potesse vedermi. Tirai fuori la bacchetta da allenamento che mi aveva fornito mio padre e mi concentrai.

[Apriti]

La terra sul fianco della collina si aprì al mio comando, rivelando un tunnel poco più alto di me, con pareti di terra nuda lisce e il soffitto a volta per sostenere meglio il peso della terra sovrastante. Entrai dentro e chiusi la 'porta' dietro di me, rimanendo al buio. Accesi una torcia e mi spinsi verso l'interno, scendendo verso il centro della collina dove mi aspettava un grande spazio circolare, sostenuto da alcune grosse travi di legno incastrate in modo che potessero reggere la volta. La stanza era vuota a eccezione di quattro camini di terra opposti l'uno all'altro e a una pila di legna secca e un sacco di carbonella per alimentarli. Lungo il perimetro erano disseminati dei fori per far entrare l'aria, cosa che però non impediva alla stessa di mantenere sempre un centro sentore di chiuso.

Avevo creato io quello spazio, e ne andavo orgoglioso. Tre settimane dopo che eravamo tornati dalla spedizione nel villaggio in rovina era diventato chiaro che salire sulla collina non era più abbastanza sicuro man mano che gli incantesimi che imparavo a fare diventavano più complessi. Già una volta Wil mi aveva sorpreso ad allenarmi mentre lanciavo un grosso masso in mezzo agli alberi e se n'era andato via guardandomi come se gli avessi fatto una terribile offesa. In quel momento era Wil, ma poteva essere chiunque altro nel villaggio e non potevo rischiare.

Il passaggio era stato relativamente facile da fare, ma non la stanza. Mi ci sono voluti sette giorni di lavoro e non pochi rischi per rendere la stanza stabile e abbastanza grande da permettermi di allenarmi, e mio padre mi aveva seguito per ben due settimane, sussultando ad ogni tremito delle pareti prima di riconoscere che la struttura era sicura. Volevo farlo a casa, ma mio padre me lo aveva proibito categoricamente perché avrei rischiato di distruggerla. Tutti quegli incantesimi comunque diedero i loro frutti, perché anch'io passai allo stadio rosso scuro, dopo appena quattro mesi dal mio risveglio.

Pensavo a questo mentre accendevo i quattro camini con la torcia. La stanza, poco più che una grotta in realtà, si illuminò di una calda luce soffusa, dissipando anche il freddo che era penetrato all'interno. Spensi la torcia e sfilai la bacchetta dalla mia tasca. Con un incantesimo feci sorgere al centro della stanza un muro di pietra, alto due volte me e largo il doppio, e fu con piacere che vidi che sorse dal terreno un po' più velocemente dell'ultima volta che ero tornato.

Presi un respiro profondo e con un incantesimo evocai una serie di palle di terra. Puntai la bacchetta verso la prima della fila per farla levitare e, con un gesto del braccio, la scagliai contro la parete evocata. La palla di terra si schiantò con un tonfo sordo che riuscii a sentire nella suola delle scarpe e si sfaldò, lasciando la parete relativamente intatta. Puntai di nuovo la bacchetta verso un'altra delle palle e, con uno sforzo maggiore, la lanciai verso la parete. La palla si schiantò con un rumore molto più forte e la parete si incrinò, facendo cadere un pezzo dell'angolo a destra.

The Beginning After the End: Mysteries of the PastWhere stories live. Discover now