31.Monstrosity

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Il mana fluiva fuori e dentro di me, in perfetto equilibri. Quattro sfere di mana puro orbitavano vicino alla mia testa, accendendosi alternativamente del giallo del mana terrestre e del blu del mana acquatico. Allungai la mia coscienza su di esse e iniziai a modellarle di diverse forme, cercando comunque di mantenere il controllo sul loro attributo. Era passato un po' di tempo dall'episodio del contraccolpo e mi sembrava di essermi finalmente ristabilito.

Dopo che era tornata mia zia mi aveva riempito di domande nel tentativo di capire cosa stesse sbagliando e perché il manufatto avesse agito in quel modo con me ma io non sapevo proprio come rispondergli. Alla fine dovette arrendersi alla realtà: non poteva venire senza di me. Il giorno dopo ricominciò ad allenarsi con Wil, lasciandomi a casa a riposare e a fare esercizi di recupero, in modo che mi rimettessi il prima possibile.

Dispersi il mana e il mio primo istinto dopo essere rimasto così a lungo in meditazione fu di stiracchiarmi come un gatto. Ci è voluto più tempo di quanto mi aspettassi per convincerla – visto l'odio che provava per quel tipo di vita – ma alla fine eravamo riuscite a persuaderla di portarci nuovamente con lei appena mi fossi ristabilito.

Salii di sopra, dove la trovai addormentata nel suo letto. Wil era fuori a esercitarsi individualmente, quindi c'eravamo solo io e lei in casa.

"Zia?" chiesi a voce alta, cercando di svegliarla.

Non si svegliò.

"Zia, svegliati" dissi a voce più alta, con lo stesso risultato.

Mi avvicinai e iniziai a scuoterla.

"Zia dobbiamo-"

Non finii la frase perché improvvisamente mi trovai a terra, con un coltello alla gola. Ci volle qualche attimo perché mia zia mi riconoscesse e rimettesse la sua lama nel fodero.

"Quante volte vi ho detto di non svegliarmi in modo brusco?" chiese.

"Ma è tardi" mi lamentai.

"Tu non vai a letto con mezza bottiglia di vino nello stomaco".

"Preferirei non farlo mai guardandoti".

Mia zia mi lanciò un occhiataccia affilata come un coltello.

"In tante cose sei davvero molto simile a tuo padre, eppure vuoi fare questa cosa da incoscienti" disse.

"Ascolta, mi sono rimesso e sono sicuro che non mi verrà un altro contraccolpo. Quando l'avevo fatto la prima volta ero rimasto imbambolato a riversare mana dentro il manufatto mentre questa volta dissiperò subito l'incantesimo. Inoltre ho questo".

Tirai fuori il nucleo di mana, in cui rimaneva un po' meno della metà del mana che c'era in origine. Mia zia continuò a fissarmi con aria dubbiosa.

"Anche senza subire un nuovo contraccolpo sarai comunque vulnerabile se dovessero comparire di nuovo quei mostri, lo sai?"

"Ho già combattuto in condizione di svantaggio, starò attento".

Mia zia iniziò a massaggiarsi gli occhi vicino al ponte del naso, anche se non capivo se lo facesse per riflettere o semplicemente per alleviare il dolore del doposbornia.

"Va bene, allora lasciami preparare" disse alla fine.

...

Ci trovavamo nel folto della foresta, in un punto che grossomodo corrispondeva a dove si trovava il dungeon. Durante il periodo della mia degenza aveva piovuto tre volte, quindi le orme erano completamente scomparse anche se il terreno restava molle. Anche senza ciò, mia zia aveva segnato gli alcuni alberi attorno e quindi era sicura che fossimo nel posto giusto.

The Beginning After the End: Mysteries of the PastWhere stories live. Discover now