Konrad Rootsawer
"Quanto è lontano il santuario? Mi fa male il culo e Konrad mi sta facendo sudare come un maiale allo spiedo" si lamentò Wil.
"Non pensare che io mi senta più a mio agio nel stare attaccato alla tua schiena bagnata" ribattei.
"Fatela finita voi due, arriveremo al santuario prima che cali il sole".
"Quanto prima?" chiesi.
"Arriveremo quando arriveremo. Sei tu che hai voluto portarti dietro questo montanaro, ora ne affronti anche i disagi".
Non erano disagi da poco, dopo una settimana e mezza di cavalcata sentivo il corpo indolenzito, con in più il calore sudato di Wil mi pareva di essere diventato una bistecca battuta e cotta a fuoco lento. All'inizio è stata una sensazione nuova ed eccitante cavalcare un animale dato che non l'avevo mai fatto, ma già dopo il secondo giorno lo stavo odiando.
Dopo essere scesi e aver passato la prima notte in un piccolo villaggio ai piedi delle Grandi Montagne abbiamo viaggiato per due giorni verso ovest seguendo il profilo delle colline prima di trovare un fiume e continuare verso sud, tenendolo alla nostra destra. Vicino alle montagne si trovavano per lo più pastori e colline erbose punteggiate di boschetti, ma una volta scesi di quota per tre giorni attraversammo distese di campi delimitati da filari di vite, punteggiate di poderi e villaggi, con qualche magione che spuntava sulla cima delle colline. Arrivammo addirittura in una vera città, anche se più piccola di Lynsbeir, dove ci riposammo decentemente.
Dopo quei tre giorni abbastanza tranquilli ne passammo altri quattro dentro una foresta fittissima, fatta per lo più di alberi bassi e frondosi che rallentarono parecchio il nostro viaggio. A parte un piccolo villaggio di carbonai e raccoglitori di sughero che raggiungemmo circa a metà strada il resto della foresta pareva deserto e dovemmo dormire nelle tende, anche se mia zia ci ha comandato di fare a turno la guardia perché quelle foreste pullulavano di briganti, almeno a detta sua. Dormii male tutte le notti che passammo lì, e anche quando la foresta iniziò a diradarsi il paesaggio rimase in gran parte selvaggio. La maggior parte delle merci che uscivano da Lynsbeir venivano imbarcate nel fiume e portate in una città molto più a ovest, dotata di cancelli di teletrasporto, ma la nostra destinazione si trovava in una direzione diversa, a sud.
Negli ultimi due giorni avevamo attraversato un territorio brullo e sassoso, formato da erbe e arbusti sparsi e con pochi alberi stentati. Per passare il tempo mi esercitai nella magia organica, cercando di prendere il controllo dei sassi mentre ero a cavallo. Era più difficile di quanto pensassi, sembrava che in qualche modo avere fisicamente i piedi a terra rendesse più semplice il controllo su quell'elemento. Creai un anello di rocce che giravano lentamente dietro il cavallo e lo ingrandii man mano aggiungendo sempre più rocce, finché il diametro non superò l'altezza di mia zia.
"Cos'è quello?" chiese all'improvviso Wil, facendomi perdere la concentrazione mentre raccoglievo un altro sasso.
Guardai nella direzione che aveva indicato. All'inizio mi sembrò una tenuta o un piccolo villaggio, ma mi sembrava strano potesse esserci qualcosa del genere in una zona così aspra. Notai una specie di recinto poco più alto di noi a cavallo e che sembrava troppo esile per fungere da protezione, anche perché privo di torri o di persone che lo sorvegliassero. Dal recinto spuntavano alcuni edifici con un tetto di tegole smaltate che parevano delle specie di templi. Da uno di questi, che sembrava trovarsi al centro dell'area, si innalzavano volute di fumo nero come se ardessero fuochi molto grandi e caldi.
"È il santuario?" chiesi, speranzoso.
"No" disse zia Elaine, guardando le strutture con aria mesta.
"Che cos'è allora?" chiese Wil.
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The Beginning After the End: Mysteries of the Past
FanficATTENTION - The first part of the chapters is in Italian, the second part is in English. Il continente magico di Dicathen sta cambiando. Forze immense e antiche si scontrano tra di loro, mettendo in mezzo milioni di vite innocente. Nel frattempo nuo...