16. Mountains and Swamp

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Ci trovavamo di fronte al cancello di teletrasporto di Blackbend e stavamo aspettando pazientemente il nostro turno. C'erano due file: una delle persone che entravano in città, che si disperdeva in realtà appena si passavano gli ultimi controlli, e una fila lunga quanto metà della piazza di persone che dovevano uscirci. I viaggi da e verso destinazioni molto frequentate come Blackbend potevano essere molto costose ma la fila era sempre molto lunga perché grazie ai cancelli si potevano collegare molte città e destinazioni importanti a una velocità quasi istantanea. Purtroppo i cancelli di teletrasporto erano rari perché creati molto tempo fa dagli Antichi Maghi usando una magia che era andata perduta e purtroppo molti non funzionavano più. Pare che anche a Lynsbeir un tempo ci fosse un cancello di teletrasporto che purtroppo si era rotto secoli fa, isolando ancora di più una regione già difficile da raggiungere. Il motivo della fila così lunga era che si facevano entrare quattro gruppi prima di farne uscire un altro, per la semplice ragione che i gruppi in entrata provenivano da diverse città in ogni parte del regno di Sapin – e anche da Darv dato che in qualche occasione emergevano dal cancello dei nani con carri carichi di mercanzie.

"Bene, tra poco sarà il nostro turno. Se avete dimenticato qualcosa ora è troppo tardi per prenderlo" disse mia zia dopo che un enorme carro trainato da una coppia di bestie di mana attraversò il cancello, lasciandoci di fronte ad esso.

"Cosa dobbiamo fare una volta arrivati lì?" chiesi, leggermente intimorito dall'enorme arco di pietra coperto di rune al cui centro vorticava il portale.

"Una volta lì prenderò in affitto alcune bestie di mana per portarci alla nostra destinazione, quindi statemi vicino".

"Un altro viaggio?" chiese Wil, atterrito all'idea.

"Il viaggio durerà appena tre giorni, sta tranquillo".

Dal portale uscì un gruppo di avventurieri che trasportavano una strana creatura alata su un carretto e un sacco pieno di qualcosa che sembrava muoversi all'interno.

"Questa è la prima volta che usate un cancello di teletrasporto, giusto?"

"Sì" rispose Wil.

"Vi avverto che i cancelli di teletrasporto, specie se dall'altra parte ce n'è uno che non funziona benissimo, possono essere un po'... disagevoli" disse mia zia, con un sorrisetto che mi inquietò.

"Destinazione?" chiese l'addetto al teletrasporto, interrompendo la nostra conversazione.

"Marlow" rispose mia zia, tendendo una manciata di monete.

L'addetto preparò il cancello e poi, quando fu pronto, fece cenno di entrare con la mano. 'Disagevole' era un eufemismo, nei tre secondi che ci vollero per riemergere dall'altra parte il mio stomaco parve rimanere sospeso in mezzo al mio addome. Wil non riuscì a resistere quando uscimmo e afferrando il secchio che l'addetto al cancello gli aveva teso vomitò la colazione, rischiando per altro di far vomitare anche me. Mia zia ci guardò, per metà divertita e per metà leggermente nauseata.

"Sono tutti così i cancelli di teletrasporto?" chiesi, trattenendo i conati.

"Questo in particolare è quasi a fine vita, ma sono tutti un po' stomachevoli. Forza, riprendetevi in fretta perché non abbiamo tutto il giorno".

Mi ci vollero diversi secondi per riprendermi, ma quando finalmente la mia attenzione riuscì a staccarsi dal mio stomaco notai la penombra che ci circondava. Eravamo in un enorme caverna, rischiarata da alcune stalattiti che emettevano una luce soffusa. Oltre il bordo della sporgenza su cui era costruito il portale si innalzavano numerose case scavate nella pietra, collegate sopra il livello stradale da passerelle in legno per sfruttare lo spazio dato dai tetti piatti. Dietro di noi si innalzava una fortezza squadrata che sorvegliava sia il portale che una grande spaccatura nel muro che probabilmente portava a dei livelli inferiori. Se gli abitanti non fossero stati chiaramente umani mi sarebbe sembrato di trovarmi nel regno di Darv.

The Beginning After the End: Mysteries of the PastWhere stories live. Discover now