43. In the bowels of the earth II

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Io, Wil e l'avventuriera di nome Emerald eravamo racchiusi dentro la sfera di pietra che avevo evocato. Essendo colui che aveva fatto l'incantesimo e lo stava sostenendo ero fisso al suo centro, ma gli altri due rotolarono al suo interno in maniera incontrollata. Fummo scaraventati in diverse direzioni, poi rotolammo giù per una specie di declivio prima di schiantarci contro qualcosa.

Una volta che ci siamo saldamente fermati mandai un impulso di mana terrestre verso l'esterno per controllare la situazione. Dopo essermi accertato che non eravamo stati sepolti aprii la sfera protettiva e tutti e tre cademmo a terra, cercando di riprenderci dai capogiri di quella corsa folle e inaspettata. Ebbi solo una vaga consapevolezza dei suoni poco piacevoli che stava producendo Wil e dell'odore del suo pasto mezzo digerito che ritornava fuori.

Sostenendomi con il mio bastone mi rialzai e spinsi mana nella mia testa e nelle orecchie cercando di riprendermi il prima possibile, consapevole che la situazione era ancora estremamente pericolosa.

Eravamo finiti in una specie di grotta, poco più alta e larga di quella del quarto livello. Alcuni cristalli erano rotolati giù insieme a noi, rendendo l'ambiente ragionevolmente rischiarato in confronto alla prima parte del dungeon.

Ovunque fossimo finiti, la strada per tornare indietro era completamente intasata di macerie che avrebbero richiesto non poco sforzo per sgomberare.

Nella parte opposta c'era un altro lato della parete, con una lunga spaccatura che preludeva a una continuazione del dungeon.

"Penso che siamo finiti nel livello successivo del dungeon"dissi.

La mia voce rimbombò nello spazio cavernoso, producendo un eco sinistro.

"Bene, allora in dungeon continua" disse Emerald, la voce ancora un po' attutita dai capogiri.

Mi girai per risponderle ma quello che vidi mi sorprese. Non erano tanto i boccoli di capelli biondo chiaro, che probabilmente prima erano tenuti in ordine da qualche corda o laccio che era andato perso, ma le lunghe orecchie appuntite che emergevano da essi.

"Sei un elfa" disse Wil con la voce attutita dalle radici che gli riempivano la bocca, esternando i miei stessi pensieri.

Per un attimo rimase paralizzata, rendendosi conto che il suo cappuccio era volato via, ma non ebbe tempo di spiegarsi perché la terra tremò nuovamente.

"Restatemi vicino" dissi.

"Cosa facciamo adesso? Siamo solo noi tre" chiese l'elfa, agitata.

Wil sputò a terra.

"Dobbiamo fargli il culo da soli" rispose.

Usai l'impulso terrestre e rivelai completamente la creatura. Si trovava vicino e stava scavando verso di noi con il suo corpo poderoso. Nonostante quanto mi fosse apparso imponente prima, potevo percepire chiaramente che aveva tenuto gran parte del suo corpo sotto terra per potersi muovere.

"Preparatevi, sto per tirarlo fuori" li avvertii.

"Cosa-"

Poggiai il mio bastone a terra. Era lo stesso incantesimo che avevo usato per tirare fuori l'avventuriera nel quarto livello, solo su una scala molto più vasta. Se non avessi sfondato al nucleo argento iniziale questo incantesimo, lanciato su un essere così grande, mi avrebbe prosciugato.

La bestia di mana, strappata dalla nuda terra, emerse in tutta la sua imponenza dimenandosi violentemente. Le prime paia di tozze zampe, che si trovavano poco distanti dalla bocca, si agitavano in ogni direzione nel tentativo di afferrare qualunque superficie a cui aggrapparsi per permetterle di tornare sotto.

The Beginning After the End: Mysteries of the PastWhere stories live. Discover now