47. Research

60 1 8
                                    


Konrad Rootsawer


Mentre guardavo il pavimento mi domandai perché avessero deciso di piastrellarlo a scacchiera. Il pavimento della sala grande era coperto da dei veri e propri mosaici ma si trattava comunque di una sala progettata apposta per essere vista da tutti, avventurieri e non, e testimoniare la ricchezza e l'importanza della Gilda degli Avventurieri. L'archivio polveroso della Gilda non aveva lo stesso scopo, eppure si erano sentiti comunque in dovere di non fare un semplice pavimento di pietra uniforme. Aveva un significato anche quello o lo avevano fatto semplicemente per motivi estetici?

Questo filo di pensieri fu bruscamente interrotto da un colpo di tosse dell'archivista, che mi riportò alla realtà.

L'uomo, piuttosto in là con gli anni, mi stava osservando con impazienza e dietro di me gli altri avventurieri rumoreggiavano. Il grosso neo proprio in mezzo alla sua palpebra mezza chiusa dell'archivista mi faceva sentire a disagio, come se fossero tre occhi a guardarmi.

"Scusa, devo portare queste carte a casa per studiarle con più attenzione" gli dissi.

L'uomo sbuffò ma non disse nulla mentre, per l'ennesima volta da quando ero tornato dalle Beast Glades, prendeva uno a uno tutti i fascicoli, le carte e i libri che gli avevo portato e con una rapidità insospettabile delle sue mani nodose segnava ogni cosa sul suo grande libro mastro.

Una volta che ebbe finito mi riconsegnò i documenti che misi dentro all'anello dimensionale per portarli a casa. Il sole stava calando all'orizzonte e quando uscii dalla Sala della Gilda la città si era tinta nei toni dell'arancione. Le case, i lampioni e le persone proiettavano lunghe ombre che contrastavano armoniosamente con i colori caldi. Era uno spettacolo talmente bello che una donna lo stava dipingendo su una tela posta su un cavalletto di legno, forse su commissione di uno dei notabili della città.

Mi presi qualche momento per assaporare la bellezza dello spettacolo, cercando di schiarirmi la testa dopo la lunga giornata di ricerca estenuante e totalmente infruttuosa. Avevo passato ore studiando carte e appunti degli avventurieri, oltre a resoconti più antichi di prima che la Gilda degli Avventurieri fosse creata, ma non avevo trovato niente di utile, così com'era stato il giorno prima e il giorno prima ancora, per quasi un mese intero.

Ricacciando indietro il senso di frustrazione mi diressi verso la mia abitazione. Quando ci arrivai trovai Kendall che stava chiudendo la bottega dello zio.

La ragazza aveva i capelli biondi come quelli dello zio legati dietro la nuca, rivelando il collo abbronzato e più muscoloso di quello di molte altre ragazze, seppur tutt'altro che grosso o sgraziato. Tutto il suo corpo in effetti era tonico e ben proporzionato, scolpito dalle ore di lavoro nella forgia sollevando carichi di metallo e martellando lamine arroventate.

Appena mi vide parve avvampare e sembrò la ragazzina di sedici anni che in realtà era.

"C-ciao Konrad" disse.

"Ciao Kendall. Wil è di sopra?" 

"No. È uscito circa mezz'ora fa".

"È andato verso La Fossa?" le domandai, conoscendo già la risposta.

"Sì. Ha detto 'Ho bisogno di menare le mani mentre quello stronzo con il culo di ferro tiene il naso tra le sue carte'".

Emisi un sospiro.

"È la terza volta questa settimana. Sta diventando sempre più irrequieto".

La ragazza sembrò voler dire qualcosa ma le parole sembrarono rimanerle bloccate in gola.

The Beginning After the End: Mysteries of the PastWhere stories live. Discover now