21. Retaliation

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"Konrad, non puoi fare qualcosa? Sei un mago dual-elementare ora" domandò Wil, arrancando nel fango molle.

"Cosa vuoi che faccia? Che evochi una strada asciutta fino all'accampamento del nemico?" ribattei.

"Magari! Non sarebbe male come idea".

"Guarda che anche con tu sai cosa il mio mana è limitato, lo sprecherei tutto per farci avanzare al massimo fino a quell'albero lì" dissi, indicando una grossa pianta poco più avanti.

Avevamo camminato per qualche ora, attraversando una zona ricca di canne ed erbe alte che rendeva difficile vedere dove si andava. Peggio ancora, il terreno era molle ma denso, con specchi d'acqua nascosti che a volte facevano sprofondare i soldati fino all'altezza della vita, costringendo me o un altro prestigiatore della terra a farlo risalire. L'avanzata dei tre giorni precedenti era stata penosamente lenta, ma in confronto a quello che stavamo passando in quel momento pareva quasi che volassimo.

"Cosa gli è venuto in mente al comandante quando ha deciso di farci passare di qua?"

"Vorrei saperlo anch'io".

L'avrei chiesto a Serina, ma i maghi erano stati distanziati per coprire il fronte, un potenziatore per ogni prestigiatore, e dato che c'erano quattro degli uni e quattro degli altri era impossibile parlarci.

Una volta che il gruppo iniziò ad avvicinarsi all'albero lo strato di fango iniziò ad assottigliarsi, finché non divenne abbastanza compatto da salirci sopra. Il capo della nostra unità emerse dalle canne e fece un gesto della mano con cui ordinò a tutti di fermarsi. Alla spicciolata i soldati uscirono dal pantano. I più fortunati che arrivarono prima si sedettero su una roccia piatta lì vicina, uno dei maghi evocò una panca per lui e qualche suo compagno, gli altri rimasero in piedi o incuranti del terreno umido si sedettero all'ombra dell'albero.

Appena fummo tutti sistemati in quella zona più asciutta il comandante si diresse verso il prestigiatore che aveva evocato la panchina.

"Questa zona è più difficile di quanto immaginassi. Sapresti usare l'impulso terrestre per vedere se c'è qualcuno in zona?" chiese il comandante.

"Mi spiace, il terreno è troppo saturo d'acqua" rispose il mago.

"Ehi, Konrad, è vera questa cosa?" mi bisbigliò all'orecchio Wil.

Era seduto accanto a me dato che anch'io, imitando il mago, avevo creato una panca. Altre due persone ne avevano approfittato ed eravamo schiena contro schiena con loro.

"È così, le vibrazioni con tutta quest'acqua si disperdono".

"Però puoi usare anche l'acqua e sai combinare bene i due elementi".

"Tu sei un mago con doppia affinità?" chiese l'uomo dietro di me, voltandosi per guardarmi in faccia.

Presi il mio bastone e divisi la panca in due per la sua lunghezza, spingendo via i due soldati impiccioni insieme alla loro metà.

"Non so se sia possibile, non ho ancora un buon controllo sull'attributo acqua".

"Beh, che ti costa tentare?"

Ci pensai un attimo. In effetti non era un incantesimo molto dispendioso e comunque avrei ripristinato in fretta il mana con la meditazione animale.

Formulai l'incantesimo e dai miei piedi si diffuse un impulso di mana terrestre che mi permise di percepire tutti i soldati presenti su quella sorta di isola. L'onda si propagò per tutta la zona più asciutta ma poco oltre si disperse in maniera confusa. Schioccai la lingua e poi ci riprovai, stavolta cercando di concentrarmi di più sull'elemento acqua. Provai una terza volta e, nonostante non fossi andato molto più in là, notai una strana perturbazione.

The Beginning After the End: Mysteries of the PastWhere stories live. Discover now