28.Learn

46 3 11
                                    


Konrad Rootsawer


"Non guardare la spada, guarda i miei piedi. No... I piedi ho detto. I piedi".

"Sto imparando a combattere o a ballare?" chiese Wil, sarcasticamente.

"Stai imparando a non muoverti come uno gnoll ubriaco" rispose mia zia, pungente.

Wil tentò di attaccarla con un colpo ampio che Zia Elaine schivò facilmente prima di farlo cadere a terra con un colpo ben assestato sulle natiche.

"Per il momento con scarsi risultati" aggiunse, con una nota di ironia.

"Devi per forza prenderci in giro?"

"Sono bloccata in un villaggio che puzza di fumo e che devo difendere da degli aborti, dovrò pur trovare qualcosa per divertirmi".

Erano passate tre settimane da quando eravamo arrivati nel villaggio. Dopo che Wil si era ripreso mia zia ci aveva portato nella radura per allenarci quasi tutti i giorni. C'era stato un altro attacco in quel periodo ma niente che potesse essere paragonato al primo, anche perché avevo tenuto l'artefatto ben nascosto nel mio anello dimensionale.

"Tocca a te, Konrad" disse mia zia.

Afferrai un bastone da allenamento che mia zia aveva ricavato da un albero vicino e presi il posto di Wil, che si mise seduto sul tronco caduto dove avevo aspettato il mio turno. Mi misi in posizione, ma non mormorai alcun incantesimo e non incanalai mana. Zia Elaine voleva che rafforzassi il mio corpo e, dato che il bastone che mi aveva regalato mio padre aveva già ottime qualità come arma contundente – stando almeno alle sue parole – voleva che imparassi le tecniche di combattimento con il bastone.

"Avvicina le mani, sono troppo distanziate" mi disse.

"Va bene".

"Ora prova ad attaccare".

Tentai di coglierla alla sprovvista con un affondo di punta, ma lei non ebbe problemi a deviarlo con la sua arma.

"Riprova".

Provai di colpirla di taglio e poi di rovescio con la coda del bastone e di nuovo non ebbe problemi.

"Ancora".

Cercai di colpirla nuovamente di taglio usando una sola mano per allungare di più il colpo, lei però lo spazzò via con facilità, rischiando di farmi cadere il bastone di mano per la torsione del mio polso.

"Se non hai abbastanza forza devi assicurarti che il colpo vada a segno prima di fare un attacco del genere".

Afferrai il bastone con le mani rivolte verso di me e feci un altro affondo di punta, ma stavolta non si limitò a deviare ma mi colpì anche le dita con la sua spada di legno.

"Perché lo hai fatto?" chiesi, massaggiandomi le dita doloranti.

"Perché mi sto stancando dei tuoi attacchi scialbi. Mettici più grinta!"

Infuriato, misi tutta la mia forza nel successivo attacco ma mia zia mi scansò come se nulla fosse e poi con una manata sulla nuca mi fece finire a terra. Mi rialzai, sputacchiando un po' di terriccio che mi era finito in bocca.

"Ho detto di metterci grinta, non di caricarmi alla cieca. Nessuno di voi due ha ancora capito che il combattimento non è uno scontro tra due trogloditi che si danno mazzate".

"Accidenti però, io sono un prestigiatore. Capisco rafforzare il fisico ma perché devo imparare a combattere corpo a corpo?"

"Più il nucleo viene purificato e più la differenza tra prestigiatore e potenziatore si assottiglia".

The Beginning After the End: Mysteries of the PastWhere stories live. Discover now