Lo stendardo di Casa Velaryon fu innalzato al cielo, mentre altri cavalieri si affaccendavano nel legare la bara di Leanor. Il cielo si era ingrigito, ed il mare agitato. Camminare a testa alta fu la cosa più soddisfacente che potessi provare, benché le occhiatacce suggerissero il contrario. Non mi ero mai nascosta alla verità, ma nemmeno l'avevo sbandierata ai quattro venti, e questo non andava giù ad Otto Hightower, che mi aveva sempre messo i bastoni tra le ruote, a corte.
I miei fratelli seguirono mia madre, sulle rocce frastagliate, mentre io camminavo più avanti con Daemon alla curiosa ricerca dei miei zii. D'altronde non vedevo Aemond, Aegon ed Helaena da quando avevo sette anni. Avevo ben pochi ricordi felici della nostra infanzia, perché da subito Alicent e suo padre avevano fatto in modo che ci schierassimo permanentemente ai lati opposti gli uni dagli altri. Attraversammo i numerosi singhiozzi soffocati dai famigliari di mio 'padre', e quando ci fermammo davanti alla figura composta di Vaemond Velaryon, finalmente li vidi. Lo vidi. Aemond a ventisei anni suonati, era l'uomo più affascinante che avessi mai visto, e il pensiero che a quell'età egli fosse ancora celibe, mi sorprese. Mi osservò con attenzione, indugiando sul mio corpo più di quanto fosse lecito, ma prima di poter soffermarmi ulteriormente sul suo viso affilato, Vaemond si schiarì improvvisamente la gola, catturando l'attenzione di tutti i presenti. Il suo Alto Valyriano, rispetto al nostro, era molto più scarno e poco fluente, tuttavia convincente. "īlon issi kesīr tubī rȳ se seat hen embar naejot henujagon se āeksio leanor hen hous velaryon naejot se eternal nykeēdar, se dominion hen merling dārys, skoriot ziry jāhor guard zirȳla syt ry se tubissa naejot māzigon" - "Ci uniamo oggi al Seggio del Mare per affidare Lord Leanor di Casa Velaryon alle acque eterne, il dominio del Re Merling, dove Egli lo custodirà per tutti i giorni a venire."
Rhaenys e Corlys si tenevano amabilmente per mano, con i loro volti ritratti in una smorfia di dolore. Aver perso prima Laena e poco dopo tempo, anche Leanor, era stato un trauma impossibile da poter sopportare. La seconda moglie di Daemon era una donna gentile, con un cuore grande ed un infinita passione per le proprie figlie. Tuttavia, l'ultima gravidanza l'aveva uccisa.
"Hae ziry sets naejot embar syt zȳhon mōrī voyage, se āeksio leanor tēmbi hāre trēsi se mēre tala va se rāenion." - "Prendendo il mare per il suo ultimo viaggio, Lord Leanor lascia tre figli e una figlia sulla riva."
Improvvisamente, per quanto prevedibile potesse essere, gli occhi di tutti i presenti si spostarono, senza alcun riguardo e pudore, su di me e i miei dolci fratelli minori. La Regina Alicent aveva roteato gli occhi al cielo, beffarda, quasi stesse sfidandomi a reagire. Vaemond faticò nel continuare la sua onorificenza in maniera calma, e quando riprese parola, il suo tono sprezzante fece sussultare il piccolo Lucerys, che infilò la sua mano nella mia in cerca di conforto. Ero in trepidante attesa di scoprire fin dove si sarebbe spinto. Ero in trepidante attesa di ribattere. Ma quello non era ancora il momento giusto.
"pōja kepa jāhor daor return hen zȳhon voyage, pōnta jāhor umbagon bound hēnkirī isse ānogar. Lopor courses rȳ velaryon ānogar. īlvon dakogon qumblie. īlvon dakogon drēje. Se īlvon līs dōrī vasrie." - "Anche se il padre non tornerà dal suo viaggio, rimarranno legati insieme nel sangue. Il sale scorre nel sangue dei Velaryon. Il nostro sangue scorre denso. Il nostro sangue scorre vero. E il nostro sangue non potrà mai diluirsi"
Una risata mi gorgogliò in gola, ed incapace di trattenerla, mi coprii la bocca con una mano. Ironico come Vaemond non riuscisse a mantenersi fermo e composto quando si trattava di legittimità, soprattutto se questa riguardava la sua casa.
"Issa kostagon se jelmior sagon hae kostōba hae aōha arlī, aōha seas hae gīda hae aōha spirit, se aōha nets sagon hae lēda hae aōha prūmia. Hen se embar īlon māzigon. Naejot se embar īlon māzigon arlī." - "Il mio gentile nipote, che i venti siano forti come la tua schiena, i tuoi mari placidi come il tuo spirito e le tue reti colme come il tuo cuore. Dal mare siamo venuti. Al mare ritorneremo"
Quando il rito terminò, la bara venne rilasciata in mare, dove sprofondò tra le acque scure ed agitate. Tuttavia potevo ancora percepire lo sguardo persistente dei curiosi, che mi portarono a ribattere infastidita, seccata e coincisa : "Che avete da guardare? Il morto è dall'altra parte"
[ disclaimer: Il racconto può contenere spoiler sul libro da cui è tratta la serie, tuttavia alcune ambientazioni e avvenimenti potrebbero venir alterate durante la stesura della ff. Lo stesso potrebbe valere per le date e le età dei personaggi]
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𝐌𝐎𝐎𝐍 𝐃𝐀𝐍𝐂𝐄𝐑 [𝐀𝐞𝐦𝐨𝐧𝐝 𝐓𝐚𝐫𝐠𝐚𝐫𝐲𝐞𝐧]
FanfictionVisenya è la prima figlia di Rhaenyra Targaryen. Ama incondizionatamente i suoi fratelli, e in quanto a sorella maggiore si prende cura di loro in modo impeccabile. Lotta contro le malelingue secondo cui la stirpe della delizia del reame è frutto di...