𝟰𝟲. 𝗗𝗲𝘀𝘁𝗶𝗻𝗼

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A cavallo di una puledra bianca, che scortava una carrozza, si ergeva una splendida donna dai lunghi capelli rossi

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A cavallo di una puledra bianca, che scortava una carrozza, si ergeva una splendida donna dai lunghi capelli rossi. La stessa donna che avevo visto nella visione di Rhaegal. Per ragioni ovvie, nessuno dei miei fidati voleva che ella entrasse a palazzo. "Le visioni hanno forse sbagliato una volta?" risposi, rimembrando loro come fossi riuscita a scovare Aegon. Tuttavia tentarono insistentemente di persuadermi. "Ma Visenya-" scattò Jacaerys. "Lei sa qualcosa, fratello. Ed io voglio risposte."

"Vostra Grazia," si annunciò la rossa chinando il capo. Non aveva esitato un solo secondo. Quando lo rialzò, armeggiò con la sella per scendere da cavallo, e se possibile, nel momento in cui la vidi in piedi, apparì ancor più piacevolmente bella. "Identificati per favore," le risposi curiosa, spronandola ad avanzare verso di me. Quindi ella obbedì, muovendosi sinuosa fino al mio cospetto, facendo dondolare i suoi lunghi boccoli. "Il mio nome è Melisandre, Vostra Grazia. Sono una sacerdotessa.. O se preferite, definirmi strega..-" I suoi occhi azzurri e luminosi saettarono nei miei con complicità.

"So che mi avete vista arrivare," continuò, facendomi rabbrividire. Mi voltai brevemente verso mio fratello e Ser Harrold, soltanto per scoprire il disaccordo dipinto sui loro volti. Poi riportai l'attenzione sulla sacerdotessa. "Abbiamo molto di cui parlare, immagino. Perché non mi seguite, Melisandre?"

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Il teschio di Balerion non mi era mai sembrato così grande. Sotto le luci di centinaia di candele, sembrava incutere lo stesso timore che avrebbe provocato nell'animo di chi lo aveva visto in vita. Melisandre, d'altro canto, non ne sembrava incantata  e tantomeno affascinata. 

 "Ho sentito molte cose su di voi," la sacerdotessa ruppe il silenzio con la sua voce melensa. La trovai incantevole, a differenza del ricordo di quella velenosa di Alys. Le rivolsi un'occhiata compiaciuta: il mio nome adesso risuonava prepotente tra i Sette Regni ed oltre.

"Vi chiamano la Danzatrice di luna, la nuova Conquistatrice, e persino l'impavida bastarda" Melisandre non temeva di parlarmi con schiettezza, ed infatti nessuno prima di lei lo aveva mai fatto. Nemmeno mia madre. "Per quanto questo preambolo sia interessante, sono molto curiosa di scoprire perché siete qui"

La donna rossa cominciò a camminare, strofinandosi le mani pallide e piene di anelli. "So che avete perso molto, durante la sanguinosa danza. Ma come ben sapete, quelle come me possono vedere oltre il sottile strato che ci divide dal mondo dei morti.." E, senza che potessi prevederlo, una morsa mi strinse lo stomaco. 

"Ho intenzione di riportare in vita il Principe Aemond, Vostra Grazia. Ecco perché sono qui," dichiarò schietta, facendomi raggelare il sangue. Non sentivo nominare Aemond dal giorno in cui era morta mia madre, ragion per cui mi venne quasi un mancamento. "Perché vuoi riportare indietro Aemond?" abbandonai così le formalità.

Perché quella donna sembrava essere giunta proprio nel momento del bisogno? Che prezzo avrei mai dovuto pagare per riavere indietro l'uomo che amavo?

"Perché è il suo destino" la sua risposta tuttavia non mi soddisfò come credetti. Lo Sconosciuto lo aveva accolto tra le braccia il giorno del duello, perché mai avrebbe dovuto lasciarlo andare? Oltretutto, non avevo mai sentito parlare di morti tornati in vita. Poi il volto di Rhaenyra zampillò sotto le mie ciglia. "Allora potete riportare indietro anche mia madre?" Ma Melisandre fu breve e coincisa, scuotendo la testa. "Solo chi ha ancora un conto in sospeso con la vita può ritornare, Vostra Grazia. Rhaenyra ha ottenuto la sua vendetta tramite la sua figlia prediletta, motivo per cui la sua anima non desidererà riunirsi con questa terra"

Le mie speranze di rivedere il suo sorriso svanirono in un respiro. Deglutii, con la gola in fiamme, alla ricerca dell'autocontrollo che sembravo aver perso del tutto. "Avete detto.." sussurrai "..che volete riportare Aemond indietro. Ma per farlo avete bisogno del suo corpo. Come..?"

"Mia Regina, sono una strega." scosse le spalle con ovvietà, senza perdere un briciolo di eleganza e compostezza " E sono riuscita a trovare il corpo del Guercio subito dopo la sua morte. Vi risparmierò le condizioni in cui l'ho trovato..ma sappiate che io posseggo il potere di farlo tornare." 

 "Dov'è allora?" le domandai, sempre più lontana dalla lucidità e perdendo totalmente la compostezza che dovrebbe possedere una Regina.

"Nella mia carrozza, Vostra Grazia"


𝐌𝐎𝐎𝐍 𝐃𝐀𝐍𝐂𝐄𝐑 [𝐀𝐞𝐦𝐨𝐧𝐝 𝐓𝐚𝐫𝐠𝐚𝐫𝐲𝐞𝐧]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora