𝟯𝟮. 𝗗𝗿𝗮𝗰𝗮𝗿𝘆𝘀

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 Durante il 130 DC, trascorso un anno dall'inizio degli schieramenti, giunsi ad Harrenhal in sella al mio drago

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Durante il 130 DC, trascorso un anno dall'inizio degli schieramenti, giunsi ad Harrenhal in sella al mio drago. Il nuovo luogo di ritrovo dei Neri, infatti, era rimasto incustodito dopo la partenza di Daemon. Mia madre lo aveva richiamato affinché potessero marciare su Approdo del Re, l'uno di fianco all'altra. Per quanto mi entusiasmasse l'idea di prendere parte ai combattimenti, l'ordine della Regina era che rimanessi nelle Terre dei Fiumi. Ovviamente Rhaenyra non era così incosciente da mandarmi da sola: dopo la prematura dipartita di Lucerys, e quella di Rhaenys a Riposo del Corvo,  aveva escluso categoricamente che i suoi figli viaggiassero soli. Se Erryk era lì con me, mentre Jacaerys era rimasto a Roccia del Drago con le nostre cugine, e i nostri fratelli minori Viserys II ed Aegon III.

Fu proprio nel castello di Harrenhal, che scovai l'impensabile. Ero certa che tutti i Verdi rimasti nelle Terre dei Fiumi fossero morti o che avessero gettato le armi, ma a quanto pare c'era ancora qualcuno che si nascondeva per il tetro castello. Una donna. "Principessa," mi incalzò infatti Ser Erryk, trascinandosi dietro una fanciulla dai capelli bruni e gli occhi verdi, con i polsi legati. E la riconobbi all'istante. "Ho trovato questa donna che si aggirava per i corridoi"

"La strega" replicai con durezza. Ella mi guardò con strafottenza, come se della sua vita non le importasse niente, ed assolutamente ignara della fine che avrebbe fatto per mano mia. "Alys Rivers" puntualizzò lei. Ricordavo chiaramente il modo in cui aveva cercato di ammaliare Aemond al proprio volere, per giunta riuscendoci, e compiendo un atto così ignobile da portarmi a soffrirne ancor quel giorno. Tuttavia scoprii con soddisfazione che la magia di quella donna non avesse alcun effetto su di me, e tanto meno sulla mia guardia. "Cosa ne farete di lei, Principessa?" avanzò Erryk.

"Me ne occuperò io, lasciatela pure a me"  il cavaliere alla mia risposta annuì, e dopo aver spinto la strega a sedersi forzatamente su una sedia con i polsi ancora legati, procedette nel rimanere di guardia alla porta come da norma.

"Perché mai una come te dovrebbe voler danzare con i draghi?" cominciai, interpellandola. Di Alys Rivers non sapevo nulla, se non che fosse una bastarda e avesse all'incirca quarant'anni. Rhaegal aveva schiuso gli occhi e l'aveva osservata guardingo. "Credi che tutto ti sia dovuto perché sei una Targaryen?" ma ella rigirò la domanda, sputando con invidia ai miei piedi. Tuttavia non si alzò. Sembrava aver ormai raggiunto il suo scopo, motivo per cui durante l'intera conversazione, non esitò e non tenne a freno la lingua.

 "Affatto, strega. Nessuno mi ha dato niente, e tutto ciò che posseggo l'ho ottenuto da sola.." smisi di camminare per la stanza, e dopo essermi fermata di fronte a lei, che appariva così piccola e bassa in confronto, mi sporsi per afferrarle duramente il mento. "..Ma non posso dire lo stesso di te, che pur di avere un uomo dai capelli d'argento l'hai dovuto piegare con la magia". Alys si ribellò al mio tocco forzato, incendiandomi con lo sguardo ed ignorando, ancora una volta, ciò che il risentimento avesse acceso dentro di me.

Rhaegal gracchiò, sbuffò e volò nella nostra direzione, poggiandosi sulla mia spalla. In quanto oracolo, non era un drago che cresceva in fretta, ma la sua intelligenza superava quella di qualsiasi creatura esistente. A quanto pare anche lui aveva capito ch'era giunto il momento. "Tu, prima di Aemond Targaryen, sei responsabile della morte di mio fratello, pertanto pagherai con la vita." e per quanto volesse celare la sua paura, in una parte dei suoi occhi riluceva la stanchezza ed il desiderio di spegnersi per sempre. L'avrei accontentata volentieri.

"Rhaegal.." pronunciai duramente, interpellando il drago che se ne stava appollaiato sulla mia spalla, in attesa di ricevere ordini. "Dracarys"

𝐌𝐎𝐎𝐍 𝐃𝐀𝐍𝐂𝐄𝐑 [𝐀𝐞𝐦𝐨𝐧𝐝 𝐓𝐚𝐫𝐠𝐚𝐫𝐲𝐞𝐧]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora