Volammo fuori dalla Fossa del Drago, e le ali di Amethyx ombreggiarono su gran parte della città con la loro grandezza. Tale bellezza, in quel momento, non potei apprezzarla a pieno a causa degli avvenimenti che mi stavo lasciando alle spalle. Sperai che Rhaenys fosse arrivata sana e salva, per riportare la notizia a mia madre. E sperai che mia madre non stesse soffrendo troppo: in grembo portava i due figli di Daemon, che presto avrebbero visto la luce.
Viaggiai per un pomeriggio intero, fin quando la notte calò su di me. A quel punto Amethyx aveva poggiato le zampe sul bagnasciuga dell'isola, ruggendo affinché si accorgessero di noi. Fu Jacaerys a venirmi incontro, trafelato per la corsa e avvolto in un mantello che si era buttato addosso per la fretta. "Visenya" sospirò sollevato. Sul suo viso candido vi era disegnata un espressione indecifrabile, su cui mi sarei interrogata durante tutto il tragitto verso il palazzo. "Avevo promesso che sarei tornata," gli risposi, attirandolo in un abbraccio, mentre battevo i denti a causa del freddo. "E la mamma come ha preso la notizia?" proseguii con calma, timorosa di ricevere in risposta una notizia poco piacevole. Notizia che inaspettatamente arrivò.
Jace si rabbuiò, e mentre il mio drago prendeva il volo per andare a riposare su una scogliera, i battiti del mio cuore parvero arrestarsi improvvisamente. "La scoperta della morte di Viserys l'ha portata ad un parto prematuro" mormorò. Afferrò le mie mani tra le sue, e continuò nel suo racconto con precisione "Ma grazie agli Dei sta bene. I bambini stanno bene,"
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Dopo mesi, riaprii gli occhi baciata dai raggi del sole di Roccia del Drago. Il freddo aveva abbandonato completamente le mie ossa e le mie membra, e il canto dei gabbiani si era affrettato a spezzare il monotono infrangersi delle onde sul bagnasciuga. Ero a casa. E per qualche secondo dimenticai ogni cosa: del tradimento, della morte del nonno, di Aemond. Ma inevitabilmente la verità mi schiaffeggiò in pieno viso non appena udii il pianto di un neonato.
Rhaenyra mi aspettava.
Saltai giù dal letto e mi preparai di gran carriera, spazzolando i boccoli scuri e avvolgendo il mio corpo in un abito nero fiancheggiato da scaglie di drago. Poi mi affrettai a raggiungere mia madre dove sapevo di trovarla. Le sue camere infatti erano tenute di guardia da due uomini, la porta serrata ma udibile la voce di Rhaenyra che cercava di cullare un bambino al di là di essa. "Lasciatemi passare," dichiarai frettolosa, non riuscendo a distogliere lo sguardo da quella trave di legno che mi teneva separata da mia madre da moltissime settimane.
Si fecero da parte immediatamente, inchinandosi al mio passaggio. Bussai quindi alla porta, in attesa che Rhaenyra mi aprisse, e quando lo fece gli occhi mi si inumidirono all'istante. Aveva un aspetto stanco, la pelle asciutta ma ancora macchiata di sangue e tra le braccia cullava un bambino dal volto bagnato di lacrime. Il piccolo si era appena calmato.
"Madre," sussurrai. Ne gli Dei, ne nessun altro avrebbe mai potuto comprendere o eguagliare l'amore che provavo nei confronti di quella donna. "Sei qui" replicò con un sorriso sfinito, ma pur sempre felice. Annuii, e mi chiusi la porta alle spalle con delicatezza. "Mi dispiace tanto" dichiarai, una volta che ella ebbe posato il piccolo nella culla. Tuttavia la Delizia non parve essere delusa dalla mia impresa fallita di evitare che Aegon salisse al Trono. Invece, mi strinse forte tra le braccia. "Sono molto fiera di te, riñītsos"
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𝐌𝐎𝐎𝐍 𝐃𝐀𝐍𝐂𝐄𝐑 [𝐀𝐞𝐦𝐨𝐧𝐝 𝐓𝐚𝐫𝐠𝐚𝐫𝐲𝐞𝐧]
FanfictionVisenya è la prima figlia di Rhaenyra Targaryen. Ama incondizionatamente i suoi fratelli, e in quanto a sorella maggiore si prende cura di loro in modo impeccabile. Lotta contro le malelingue secondo cui la stirpe della delizia del reame è frutto di...