Capitolo 13.

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Pov's Tini.
Ci avvicinavamo sempre di più, sempre di più, le nostre labbra stavano per unirsi quando all'improvviso arriva Ruggero che si mette in mezzo.
Ruggero:Beh, allora? Avete fatto pace? Che carini! Ora andiamo Martina!
Jorge:Martina non va da nessuna parte.
Ruggero:Verrà con me.
Mi allunga una mano intorno al collo. Allora Jorge gli tira un pugno, facendolo cadere a terra.
Io:Jorge! Ma che fai? Sei normale? Ruggero, tutto bene? Ti fa male?
Mi fiondo accanto al ragazzo ancora stordito.
Jorge:Susami Martina, ma dovevo.
Io:Non dovevi proprio niente.
Jorge:Ti aspetto nel posto segreto stasera alle nove.
Io:Non contarci.
Jorge:Ci conto.
Gira le spalle e se ne va.
Mechi:Tini, lo porto a casa mia, lo medico io, tu vai a casa, non ti preoccupare
Io:Vabene, grazie Mer. Ciao Ruggero.
Ruggero:Ciao principessa.
Io:Basta! Non chiamarmi principessa!
Mi alzo e me vado a casa. Era più o meno mezzo giorno e mamma era a fare la spesa.
Riempio la vasca di acqua calda e mi faccio un bel bagno.
--
Pov's Jorge.
Chi è quel ragazzo? Che cazzo voleva? Non sará mica il ragazzo di Martina?. Ah, nonononono. Lei è mia. Cioè, non ci starò insieme, ma è mia. Stasera la vedrò, so che ha detto di no, ma so anche che sará più forte di lei, e verrá. Arrivo a casa e mi arriva una telefonata, da parte di Diego.
*A telefono*
Io:Ehi, Diego.
Diego:Ciao Jor. Come va?
Io:Abbastanza bene, te?
Diego:Bene. Senti, io, Facundo e Samuel, domani veniamo a farci un weekend lì, casa tua vero?
Io:Sisì, certo! Vi aspetto, verso che ora?
Diego:Verso l'una.
Io:Okkey, a domani amico.
Diego:Ciaoo.
Ora ci vuole proprio una bella dose. Metto la mia polverina magica sulla scrivania e con il tubicino bianco aspiro, è forte. Sento tutti granellini solleticarmi le narici e immediatamente svanisce tutto. Ho la vista appannata, mi gira la testa e inizio a ridere senza senso. Per terra. Rido, rido, rido e continuo a ridere, ma non so il vero motivo.
[...]




Mi madre mi chiama insistentemente da giù, il pranzo è pronto.
Scendo e pian piano mi accomodo a tavola dove è riunita tutta la famiglia.
Mamma:Tesoro, domani andremo a pranzo da Martina e la mamma.
Io:Mamma, domani vengono i miei amici qui per un weekend.
Mamma:E chi ti ha dato il permesso?
Io:Io.
Mamma:Chiamali e digli che non verranno.
Io e mia madre avevamo iniziato una vera e propria discussione, avevamo buttato le forchette nel piatto e ci mangiavamo con le parole e con gli occhi, mentre il resto della famiglia, continuava a mangiare mentre ci guardava, come se fossero al cinema. Anche il maggiordomo si era fermato a fissarci, eravamo diventati uno spettacolino.
Io:Invece sì, che verranno.
Mamma:Ho detto di no, fine della storia.
Io:io ho detto sì, punto.
Mamma:Punto a chi? Cala la cresta signorino.
Nonno:Oi! Basta! Jorge i tuoi amici verranno, ma dopo che sarete tornati dal pranzo.
Io:A me va benissimo.
Mamma:Okkey, ma un'altra volta che prendi decisioni del genere senza avvisarmi, te la passerai nera.
Gli feci le smorfie dietro, lei mi vide e mi mollò un ceffone dritto sulla guancia, io iniziai a massaggiarla, poi presi il mio piatto con gli spaghetti e mi diressi in camera.
Maggiordomo:Signorino, il pranzo ancora non è finito.
Io:Non mi interessa, io voglio solo questo.
Papá:Jorge! Ritorna subito a tavola!
Non gli risposi nemmeno, salii sopra e mi chiusi dentro. Finii il mio piatto di spaghetti e poi lo posai lì da qualche parte. È tempo di giocare, la sala giochi mi aspetta.
--
Pov's Tini.
Ho appena finito di mangiare un piatto di orecchiette al pesto e ora sono in camera mia a scegliere le cose da mettere stasera,so che avevo detto no! Ma dai! Mi piace tanto, e voglio vedere cos' ha in mente! Penso che metterò proprio il vestitino che aveva scelto Mercedes. Dopo qualche minuto che mi ero accomodata sul letto mi chiamò mia madre.
Mamma:Martina! Domani verranno a pranzo gli ospiti dell'altra volta.
Io:Vabene
Che bello! Domani Jay verrá di nuovo a casa! Non vedo l'ora, sia per stasera che per domani! Sto ancora sclerando per questo fatto, che mi arriva un messaggio sul mio vecchio e odioso cellulare.
*Messaggi*
Ruggero:Ehi bambola.
Io:Ciao.
Ruggero:Sei fidanzata con quello?
Io:A te che interessa?
Ruggero:Lo sai che mi interessa.
Non gli risposi. Non voglio continuare questa conversazione.
[...]




Sono le otto e mezza ed io inizio a prepararmi per l'uscita di stasera. Vestitino rosa confetto, con converse rosa e pochette uguale. Un po' di mascara, fondotinta, ombretto roseo, lucida labbra. Una passata di piastra per ondulare i capelli. Sono pronta. Vado di lá, per uscire. Trovo mia madre seduta a guardare il suo solito 'reazione a catena', mi guarda, dalla prima onda, fino alle scarpe.
Mamma:Ehi, dove vai così in ghingheri?
Io:Esco.
Mamma:Con?
Io:Non ti interessa.
Mamma:Vabene, stai attenta, dammi un bacio.
Le schiocco un bacio ed esco, dopo poco mi arriva un messaggio da parte di Mercedes:《buona fortuna amica mia》 mi affretto a rispondere con un 《Grazie Mer》.
Faccio un quarto d'ora a piedi ed ecco che mi ritorvo nel boschetto delle fiabe. Jorge è giá qui, che figura! È seduto sulle balle di fieno, è stupendo! Ha una camicia a quadri blu e un bermuda di jeans. Aww. Mi affretto a correre da lui.
Io:Ehy.
Jorge:Ehy, come sei bella.
Io:Grazie.
Sorrido, arrossisco e abbasso lo sguardo. Perchè lo faccio sempre?
Jorge:Alla fine sei venuta! *Con sguardo soddisfatto*
Io:Non te la credere tanto.Sei da tanto ad aspettarmi?
Jorge:Nahh, sono appena arrivato.
Io:Ah, menomale!
Mi prende la mano e mi porta sotto ad una querce secolare, altissima. Mi ci fa sedere sotto, dopodichè, distende una tovaglia a fiorellini per terra. Poi estrae dal cestino da pic-nic una rosa e me la porge. Io la prendo e nel prenderla incrocio le mie dita con le sue, ci guardiamo fissi negli occhi. Io abbasso lo sguardo, Jorge prende la rosa e me la da nell'altra mano, mentre le altre due rimangono intrecciate. Me la stringe e mi fa sentire al sicuro, da tutto e da tutti.
Jorge:La tua mano è morbida.
Sorrido.
Jorge:Okkey ho fame.
Mi lascia la mano e sempre dal cestino estrae dei tramezzini, a forma di cuore! Che carinoo.
Io:Sono bellissimi questi tramezzini!
Jorge:Visto? Ho fatto tutto io.
Io:Sì, certo..
Jorge:Non ci credi?
Io:Nahh.
Mi butta una ciliegia, che ha appena strappato da un albero, in faccia ed io a mia volta gliene tiro una.
Io:Dai mangiamo che ho fame
Jorge:Vabene, dopo ho una sorpresa!
Io:Mhh...sono curiosa.
Chissá che sorpresa sará.
Mamgiamo tutti i tramezzini e finiamo tutte le bibite, un pic-nic da favola.
Io:Beh, che sorpresa hai?
Jorge:Stai a vedere.
Prende il suo telefono e inizia a scorrere le sue dita su di esso, riesco solo a leggere 'playlist'. Infatti, dopo un po' parte la canzone 'bailando'. Poggia per terra il cellulare e mi prende la mano.
Jorge:Mi concede questo ballo, principessa? *inchinandosi*
Io:Ma certo! *inchinandomi*
Iniziamo a volteggiare, a girare a ritmo della canzone. A volte gli pestavo anche i piedi, ma sono dettagli! Ad ogni passo mi faceva ridere, ma ridere sul serio, come non aveva mai fatto nessuno! Ridere con le lacrime agli occhi e con il cuore a mille. Con i polmoni che non riescono a respirare.
Appena finita la canzone si fiondò a terra ed io affianco a lui. Allunga il braccio e me lo avvolge intorno, allora io poggio la mia testa sui suoi pettorali scolpiti, ma morbidi! Guardiamo le stelle che sembrano parlarci. Ad un certo punto, lui indica quella più luminosa, la stella polare e mi dice:《Quella lì assomiglia a te.》.




Angolo autrice:
Che ne dite??? Vi piace????? Molto morosoooo. Ora che faranno
Aww Jorge le ha detto che è una stella!*-*
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#DeaTinista03.

Jortini||•Gli opposti si attraggono.•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora