Capitolo 22.

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Pov's Jorge.
Eravamo così fottutamente vicini, quando sentii tirarmi su da una forza esterna, che mi riporta in superficie. Apro gli occhi un po' stordito.
Io:Cazzo fate?
Riferendomi a Mercedes e Lodovica che ci avevano riportato su.
Mercedes:Ehy ehy, Blanco, datti una calmata, pensavamo steste affogando.
Martina:Grazie ragazze,ma non ce n'era bisogno.
Lodovica:Comunque, hanno iniziato a fare i balli latino americano, ci andiamo?
L'argomento non mi entusiasmava al massimo, ma potrebbe essere una scusa per avvicinarmi a Martina.
Mercedes:Dai, ci sono molti ragazzi carini!
Beh, io sicuramente.
Io:Martina sta con me.
Mi guarda confusa, con un sorrisino sotto i baffi.
Martina:Che? E chi te l'ha detto?
Io:Lo so, bambola.
Martina:Sì, certo. Ragazze, asciughiamoci prima e poi andiamo.
Usciamo tutti dall'enorme piscina e ci avvolgiamo ognuno nel proprio telo. Era cosí bella Martina, aveva un bikini, con il pezzo di sopra a fascia, tutto nero, il che le dona molto. Aveva capelli bagnati e scombinati, senza trucco e ciabattine viola, le 'havaianas'. Per quanto riguarda Lodo e Mer, la prima aveva un semplice pezzo intero blu scuro e la seconda un bikini con frange, rosa fluorescenti. Io, invece, avevo un pantaloncino azzurro.

Quando tutti fummo ben asciutti, ci diriggemmo verso la pista da ballo, non tanto distante dal bar, dove giá alcune ragazze ondeggiavano sensualmente affianco al proprio partner. Beh, devo dire, che io e Martina siamo la coppia migliore.
Lodovica non si attarda a trovare un ragazzo per fargli da compagno, uno abbastanza alto, ma non più di me, con un ciuffo sparato all'insú, meshato, scheletrico, ma credo che alle ragazzine come lei piacciano i tipi cosí. Invece, Mercedes ha trovato un ragazzone muscoloso, anch'egli con ciuffo sparato, moro. Martina era appartata in un angolino della pista,con i capelli intenti a nasconderle il viso. Mi avvicino a lei.
Io:Mi concede questo ballo, principessa?
Mi guardava come una bimba indifesa, una bimba che sognava il principe azzurro, ed é questo che io amavo di piú di Martina.
Dopo un po' di indecisione si avvicina e mi afferra la mano che le avevo teso.
Martina:Andiamo, vá!
Ci facciamo spazio e iniziamo anche noi ad ondeggiare a suon di Bailando. Era brava in questo tipo di balli, forse giâ li aveva praticati e si divertiva tantissimo, non smetteva un secondo di sorridere o di ridere. Quanto a me, averla vicino rese tutto migliore.
Io:Ma sei brava!
Martina:Modestamente..
Affermó saccente, alzando le curate sopracciglia.
Arrivó il tempo di un ballo lento, dove tutte le coppie presero a sbaciucchiarsi. Le altre due non si fecero problemi e si avvinghiarono con le braccia al collo dei due omoni trovati per caso. Potei sentire l'imbarazzo di Martina, si fece rossa pomodoro e mi resi conto che voleva solamente sparire. Ma io volevo sfruttarla questa occasione.
L'avvicinai a me, petto a petto. Cercava di evitare il mio sguardo, abbassandolo, ma questa volta non ce l'avrebbe fatta.
Mi avvicinai con cautela all'orecchio.
Io:Martina.
Martina:Sí?
Io:Ti fidi di me?
Martina:S-sí..
Le presi le sue mani e le portai al collo, poggiai poi le mie in vita. La guardai sorridendo e lei timidamente ricambió un sirrisino accennato. Ondeggiammo, occhi negli occhi per tutto il tempo. Tra un sorriso imbrazzato ed un altro, una risata ed un'altra, una parolina sussurrata ed un'altra, finì la canzone.
Io:Ti va qualcosa da bere?
Martina:Sì, magari una pausa ci vuole.
Le altre due ragazze continuavano a scatenarsi. Ci avvicinammo al banco.
Io:Cosa vuoi?
Martina:Coca cola.
Mi guardó tutta sicura di sè.
Io:Coca cola? É tutto quello che sai fare?
Martina:Perché tu cosa prendi?
Portandosi le mani ai fianchi.
Io:Un Margarida.
Martina:E sarebbe?
Ma cooosaaaa?.
Io:Non sai cos' è?
Martina:Per niente.
Io:Oh tesoro, non si può sopportare, ora provvedo io. Scusi! Due Margarida.
Xx:Subito.
Martina era alquanto confusa,quando il cameriere tutto sorridente ci diede i drinks.
Io:Dai provalo!
Io giá avevo bevuto metâ della mia bibita, lei era ancora intenta a scoprire quale extraterreste ci fosse al suo interno. Fece un piccolo sorso, fece una smorfia arricciando dolcemente il naso e gli occhi.
Dopo si rilassó ed andó a curvare le labbra.
Io:Com'è?
Martina:Beh, all'inizio fa schifo, ma poi si puó sopportare..
Io:Ma dai che é buonissimo.
Martina:Sará...ma preferisco la mia Coca.
Posiamo tutti e due i calici vuoti sul bancone e ci dirigiamo ai lettini. Stesi e rilassati iniziamo a chicchierare apertamente.
--
Pov's Tini.
È stato uno dei pomeriggi più dolci della mia vita. Jorge è stato così carino. Mercedes si era ubriacata insieme al suo Mr. Muscolo, dovetti riportarla io a casa, mentre a Lodovica ci pensó Jay.
Ancora una volta ho dimenticato di chiedergli il numero, è mai possibile?
Ora sono a casa, docciata e pigiamata, sul mio lettone.
Iniziai a pensare alla mia vita e ricordai che Ruggero non si era più fatto sentire. Era molto strano, prima era così assilante ed ora? Decisi di chiamare Mechi, anche per sapere come sta.
**A telefono**
Io:Ehy Mer, come stai?
Mechi:Tutto bene, grazie.
Io:Ma che hai cimbinato? Come hai fatto?
Mechi:Mi sono lasciata trascinare..
Io:L'ho capito. Ma, senti, Ruggero? Che fine ha fatto?
Mechi:I-io che ne s-so. Penso sia tornato in cittá.
Io:Sai il perchè?
Mechi:N-no, non s-so niente.
Io:Va...bene.
Era alquanto strana, ma che stava succedendo?
Mechi:Ora vado a riposare, ciao Tini.
Io:Ciao Mer.

Ero quasi calata in un sonno profondo, quando sento dei ticchettii che non riesco ad indentificare da dove vengano. Poi, scopro che arrivano dalla finestra. Mi affaccio e trovo giù, Jorge con un muchietto di sassolini tra le mani. Apro la finestra.
Io:Jorge, ma che c'è?
Jorge:Senti, non ce la faccio più, mi dai il tuo numero?
Oddio, che dolce. Rido.
Io:Aspetta.
Scrivo il mio numero su un pezzettino di carta e lo metto all'interno di una vecchia scatolina. Gliela lancio.
Jorge:Grazie piccola, ti scrivo io.
Io:Vabene, ti aspetto allora.
Mi manda un bacio con la mano, al quale ricambio con un sorriso timido.
Chiudo le finestre e vado in cucina.
Mamma:Tesoro.
Io:Ciao mamma.
La saluto, mordicchiando un pezzetto di pane con Galbanino.
Mamma:Come è andata oggi?
Io:Tutto bene.
Mamma:Hai visto Jorge?
Io:Mamma, ma tu che ne sai? E che ti interessa?
Mamma:Tesoro, so molto piú di quanto possa immaginare.
Io:Maddai mamma, non c'è niente da sapere.
Mamma:Contenta tu..

Finita la mia cena, a base di cotoletta e insalatina, mi rinchiudo nelle 'segrete', aspettando ancora quel 'ti scrivo io'.
Si fece più o meno mezzanotte ed ancora non arrivava niente, decisi cosí di non pensarci più, mettendomi sotto il lenzuolino, (se no mi rapiscono), e chiudendo gli occhi al mondo. Dopo poco, peró, si sentì un 'diin', mi alzai di scatto, con gli occhi sbarrati, credo di non essere molto diversa da una pazza.
Apro il cellulare, con un messaggino.
Numero sconosciuto:Buonanotte principessa mia.
Che dolce. Rispondo velocemente con un 'Buonanotte anche a te, principe azzurro'. Sono stata molto diretta, mi sono liberata anch'io finalmente.
Dopo ciò, con il sorriso sulle labbra, chiudo gli occhi e cado tra le braccia di Morfeo.



Angolo autrice:
Eccoci di nuovo qui con un nuovo capitolo! Spero vi sia piaciuto!
Mamma mia, questi Jortini quanto ci faranno aspettare ancora per questo magico bacioo?
|Lasciate qualche like e un commy.♥|
#DeaTinista03.

Jortini||•Gli opposti si attraggono.•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora