Capitolo 46.

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Pov's Jorge.
La mia vita si è ufficialmente disintegrata. Non posso credere che Facundo abbia fatto venire Margot. Non posso dare confidenza a Martina in questo momento, se no la mia e la sua vita sarebbe finita. Margot, mi accarezza le spalle, sussurrandomi cose sconce nell'orecchio, io mi limito a sorridere falsamente per liquidarla in fretta. Martina è giustamente confusa e mi stringe la mano cercando di capire cosa mia sta succedendo, ma io non posso risponderle, devo far finta che lei non é nessuno per me. È ferita, glielo leggo negli occhi, ma non posso cedere. Facundo si rivolge a me, evidentemente proprio per mettermi nei guai.
Facu: Allora, Jorge, l'hai conquistata la tua amichetta?
Guarda Martina, che è più confusa di quanto lo era prima. Io sorrido, quel sorriso da imbecille, quello che fanno i ragazzi che si passano due ragazze al giorno. Annuisco come fosse la cosa più ovvia del mondo averla conquistata ed in quel momento lei si arrabbia. Mi guarda in cagnesco e sembra che a momenti voglia mollarmi un pugno. Ma resiste e rimanere vicino a me, senza creare una recita che mi metterebbe in imbarazzo, l'adoro.
Margot:Tesoro, potremmo passare questa notte come ai vecchi tempi, no?
Mi dice, accarezzandomi i capelli. Vedo gli sguardi delusi delle amiche di Martina, compresi Ruggero e Candelaria. Vedo gli occhi di Martina farsi lucidi, quelle perfette labbra tremare, ma fa di tutto per trattenere le lacrime. Non rispondo, facendo finta di non averla sentita. Ma lei insiste, ed accarezzandomi l'orecchio, parla a voce alta, forse proprio per farsi sentire da tutti coloro che sono seduti a tavola con noi.
Margot:Tanto, lei è una delle tante, non ti dispiacerá.
Mi dice, rivolgendosi alla mia Martina. Vado a fuoco, vorrei spaccarle quella faccia tutta rifatta.
Margot:Giusto Jorge? Lei non è nessuno
Dice ridendo. Devo proteggerla.
Io:Ovvio che non è nessuno. Un bacio e via.
Dico ridendo, e facendo gesti con la mano come per dire che per me se ne può pure andare. Vedo che a Martina scende una lacrima, si alza e corre via piangendo. Senza perdere tempo, Mercedes e Lodovica corrono da lei, seguite in un secondo momento anche da Candelaria. Sono costretto a sentirmi addosso lo sguardo schifato di Ruggero e quello deluso di Diego. È incredibile come anche lui sia cambiato grazie alle ragazze conosciute qui. Facundo e Samuel ridono e scherzano, mentre Margot mi sta addosso. Sento gli occhi farsi rossi, vorrei scoppiare e correre da Martina, sapevo che le avrei fatto del male con i mostri del mio passato. Sapevo che non dovevo stare con lei, che le avrei causato solo problemi. Non dovevo. Ora con questa Margot, ho decisamente frantumato il suo giá fragile cuore. Margot,che posso dire di lei. Beh, lei è una...odio quella parola, è davvero strano come al giorno d'oggi, parole che in passato utilizzavo tutti i giorni, mi facciano schifo. Comunque, lei é una prostituta. Stavo con lei, anni fa, i primi tempi che mi ero fidanzato con Stephie, lei è una delle sue migliori amiche. Ha un bel corpo, niente di più, non ha cuore, nè cervello e questo credo si veda. Se faccio vedere che sto con Martina lei lo riferirá sicuramente a Stefania, rendendo la vita impossibile alla ragazza che amo.
Margot:Allora Yoyi, stai ancora con Stephie?
Io:Sì,ovvio.
Non ce la faccio più, devo scamparmela.
Io:Vabbè, io vado gente.
Senza dare il tempo di rispondere, mi alzo, senza aver mangiato niente, come tutti gli altri dopotutto.
Margot:Ci vediamo stasera, Yoyi?
Io:Ehm, no sto con Stephie stasera.
Margot:Oh okkey, allora sarâ per un'altra volta.
Annuisco e scappo, alla ricerca delle ragazze. Dietro di me ci sono Ruggero e Diego che mi raggiungono di corsa. Ruggero mi posa una mano sulla spalla, stringendola, quasi procurandomi un livido.
Ruggero:Cosa cazzo fai, Blanco?
Io:Prima cosa, lasciami. Seconda cosa, non ti interessa Pasquarelli.
A quel punto mi si avvicina Diego, mi taglia la strada piazzandosi davanti e mi spinge buttandomi all'indietro.
Diego:Fai schifo, Blanco. Sai, qualche settimana fa, sarei stato contento per ciò che hai appena fatto, ma ora no. Ora capisco cosa significhi amare, e so che tu ami Martina, ma quando fai queste cose, fai davvero schifo.
Mi metto la testa fra le mani. Spingo a mia volta Dominguez.
Io:Lo so amico, lo so. Ma dimmi cosa potevo fare.
Diego, sospira arrendendosi e corre verso la sua ragazza. Finalmente le intravedo, sono appoggiate tutte e quattro alla macchina di Ruggero, passano a turno dei fazzoletti a Martina, proprio come nei film. Sta così bene con quel vestito viola, non l'avevo notata bene prima di adesso, ma devo dire che è davvero perfetta e la amo da morire. Corro da lei e le prendo una mano, lei con le lacrime che le scendono giù per le guance e gli occhi gonfi, mi guarda disgustata, tirandosi a sè bruscamente la mano.
Io:Martina, lasciami spiegare.
Martina:Ma cosa devi spiegare, Blanco? Cosa?
Grida. Ultimamente ho sentito la sua voce alterarsi troppe volte, ho visto il suo volto bagnato troppe volte e sentito la sua voce rotta troppe volte. Sono stanco di farla soffrire.
Io:È un malinteso, se mi lasci spiegare, ti farò capire tutto.
Si gira di spalle ed entra nell'auto di Pasquarelli, sbattendo la porta e girandosi nel lato opposto al mio. La bionda mi guarda malissimo.
Mechi:Non cercarla più, o te la vedrai con me.
Poi guarda male Candelaria.
Mechi:E tu stai alla larga dal mio ragazzo.
Entra nel sedile anteriore e tiene la mano a Martina.
Appoggio la fronte al finestrino nella speranza che mi guardi, che mi accenni uno di quei sorrisi che mi fanno impazzire, ma invece l'auto parte, lasciandomi solo nel bel mezzo del parcheggio.
Diego mi abbraccia.
Diego:Amico te la sei cercata.
A quel punto la minuta ragazzina dai capelli neri, prende la mano del mio migliore amico e lo tira a sè, facendogli cenno di entrare in auto.
Lodo:Come puoi difenderlo?
Diego:Non lo sto difendendo, Dodo.
Entrano in macchina, Diego mi fa un sorriso di scuse e parte. Ora sono completamente solo. Salgo sconfitto nella mia decappotatabile e dopo un minuto di depressione, parto anch'io diretto a casa e intento a sistemare le cose, stesso stanotte.











Angolo autrice:
Ehehe, questo Jorge è proprio un monellaccio. Povera Tini.
Spero vi sia piaciuto.
Buona vigilia di Capodanno a tutti voi!
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#DeaTinista03.

Jortini||•Gli opposti si attraggono.•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora