Capitolo 36.

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Pov's Tini.
Sono ancora profondamente arrabbiata con Jorge, perchè crede di poter avere tutto quello che vuole. Certe volte non lo sopporto, sembra una persona così determinata ed invece è più confuso di quanto lo sia io. Mi ha trascinato qui con la forza, in una stanza privata, dove teoricamente è vietato entrare. La debole luce della torcia del suo iPhone illumina le nostre labbra e i nostri occhi. Balbetta cose insensate, sembra molto imbarazzato, il che è molto strano. Gesticola con le mani e ha sempre lo sguardo basso. Cerca di spiegarsi, ma sinceramente non capisco un H. Con quel suo comportamento sento il cuore addolcirsi, non so, è una sensazione. Gli poso le mani sulle spalle e rido a bassa voce.
Io:Ehy! Calmati, fai un bel respiro e parla con calma.
Mi sorride, evidentemente sorpreso del fatto che un minuto fa ero arrabbiata e ora rido con lui. Esegue i miei consigli e quando vedo che é più tranquillo, incrocio le mani al petto. Sono curiosissima di sapere cos' ha da dirmi. È così impaurito e nervoso, cosa sará mai?
Io:Allora?
Jorge:Allora, è difficile. Lo dico tutto in un botto. Tu stammi al passo.
Questo ragazzo è pazzo. Annuisco, rassicurandolo e lui inizia a parlare.
Jorge:Senti, Martina. Mi sono perdutamente innamorato di te, della tua voce, dei tuoi occhi, dei tuoi capelli, delle tue labbra, della tua ingenuitá, della tua dolcezza, della tua simpatia, di quell'atteggiamento un po' da bambina, ma anche della tua testardaggine, amo il modo in cui il tuo naso si arriccia quando mi insulti, il modo in cui stringi gli occhi facendoli brillare come stelle. So che ti ripeto in continuazione che siamo solo amici, ma lo sappiamo tutti e due che è un'enorme cazzata, cercavo di convincermi di questa cosa perchè ho paura di farti soffrire. Perchè sai come sono, sai chi sono, sai che ti farò soffrire e so benissimo che non sopporterò vedere le tue bellissime guance bagnate. Non sono mai stato innamorato, non so come si faccia e come si ci comporta, ma so che tu saprai insegnarmelo. Non ho mai detto 'ti amo' a nessuno, non ho mai amato il modo in cui una persona cammina, poi ho visto te e il modo in cui metti perfettamente un piede difronte all'altro mi ha fatto perdere la testa. Tu mi hai fatto perdere la testa. E scusami di tutto, so di essere uno stronzo, ma spero che tu potrai insegnarmi a migliorare.
A quelle splendide parole le mi guance si arrossano, il cuore batte all'impazzata, sembra voglia esplodere e scappare dal mio corpo che sta per cedere. Le gambe tremano, la pancia scalpita con farfalle e tutto lo zoo al suo interno. I miei occhi si bagnano e so che sta per scendere una lacrima, ma la rispingo dentro, sembrerei una stupida. Lo guardo, si sta impegnando davvero tanto, non ha mai esternato i suoi sentimenti così sinceramente a nessuno, lo so, si vede. È tutto rosso e quando finisce ha il fiatone. Rimango senza parole, non so che dire. Guardo le mie mani che si arrotolano per il nervosismo e sorrido. Lui mi alza il viso, vuole che lo guardi negli occhi. Sorride e mi ammira con le sue bellissime gemme color smeraldo, in attesa di una risposta. Non so cosa fare, come comportarmi. Così, decido di seguire l'istinto ed il cuore. Lancio le braccia al suo collo e lo abbraccio forte, lui ricambia e mi solleva da terra facendomi roteare.
Io:Ti amo, Jorge.
Mi posa sul suolo e mi accarezza le labbra con il pollice. Si avvicina ad esse e a due centimetri di distanza mi dice.
Jorge:Anch'io, Martina.
Posa le sue calde e familiari labbra sulle mie ed iniziano a viaggiare in sintonia. Lui mi stringe a se dalla vita ed io lo avvicino dal collo. Ci baciamo, ci baciamo, ci baciamo sul serio. Dentro di me è esploso un fuoco. Quanto lo amo.
Quell'intenso bacio finisce, quando abbiamo bisogno di riprendere area, ma non ci stacchiamo, rimaniamo fronte contro fronte e ci sorridiamo. Sorrido davvero, come non ho sorriso mai. Sento il sorriso partirmi dal cuore.
Jorge:Non sai quante volte ho provato ad immaginare questo momento, ma non sono mai riuscito a realizzarlo.
Io:Anch'io, stavo aspettando questo.
Ci baciamo nuovamente, questa volta un veloce bacio a stampo, seguito subito dopo da dolci sorrisi.
D'improvviso, a rompere il nostro momento di intimitá è il fragoroso rumore di qualcuno che sbatte i palmi forte sulla porta. Ci giriamo verso essa e poi ci riguardiamo, scoppiando a ridere. Ci stacchiamo ed apriamo la porta, l'uomo dalla tuta gigante ha un'espressione currucciata sul viso, se prima Jorge è riuscito ad intimidirlo, ora lo vedo molto più determinato.
Xx:Ragazzi, voi non dovete essere qui, uscite subito.
Ci dice, indicando fuori con l'indice. Annuiamo ed io prima di andarmene mi scuso. Jorge mi tiene forte la mano. Le nostre dita sono intrecciate e mi sento al sicuro. Mentre, attraversiamo il corridoio, sembra che il resto del mondo non esista. Sento solo i solci sussurri di Jay al mio orecchio.
Jorge:Ti amo, piccola. Ti amo tanto.
Sorrido appoggiandomi alla sua spalla. Lui mi lascia la mano e mi contorna le spalle, trasmettendomi subito un brivido lungo tutta la schiena. Ma quindi ora stiamo insieme? E Stephie? I genitori? Come facciamo? Devo trovare il coraggio di fargli queste domande, ma non ora, non voglio rovinare il momento. Arriviamo alla stanza 172 ed entriamo con due grossi sorrisi sulle nostre facce arrossate. Quando entriamo, abbracciati, Mercedes e Diego si girano verso di noi e dopo un secondo di confusione sorridono, battendo le mani.
Diego si avvicina a Jorge e gli da una pacca sulla spalla.
Diego:Grande amico, sapevo che ce l'avresti fatta.
Il mio ragazzo annuisce felice. Mercedes si fionda subito su di me, constringendomi ad allontanarmi da Yoyi. Mi abbraccia fortissimo, emmettendo strani risolini e squittii al mio orecchio. Ricambio anch'io l'abbraccio e rido quando sento quegli strani suoni.
Mechi:Sono tanto felice per te, Tini.
Anch'io lo sono, sinceramente. La ringrazio dal profondo del cuore.
Io:Avete novitá su Lodovica?
Mer salta battendo le mani.
Mechi:Oh, sì. La dimetteranno tra due giorni, domattina dovrebbe svegliarsi.
Salto anch'io e vedo di nuovo Diego al fianco di Lodo, a baciarle la mano, devo farmi dire cosa sta succedendo.
Diego:Ragazze, io dovrei andare. Chi fa la notte?
Sto per offrirmi io, ma Mechi mi anticipa.
Mechi:La faccio io!
Annuiamo soddisfatti e Diego riprende.
Diego:Vabene. Jorge, ieri mi hanno sequestrato la macchina, mi accompagni a casa?
Jay lo guarda con un ghigno sul viso.
Jorge:Cos' hai combinato sta volta?
Diego:Storia lunga..allora?
Yoyi, mi guarda in segno di approvazione ed io gli sorrido. Si rigira verso l'amico.
Jorge:Sì, andiamo.
Si avvicina a me e mi stampa un dolcissimo bacio.
Jorge:Ci sentiamo dopo, piccola.
Arrossisco e saluto il mio splendido ragazzo, mentre esce dalla stanza.







Angolo autrice:
Trallallero trallallá, i Jortini eccoli qua!!
Si sono finalmente fidanzati, che dolcini che sonoo! Ma non sará sempre tutto rose e fiori, sin dal primo giorno...
Spero vi sia piaciuto.
|Lasciate qualche like e un commy.♥|
#DeaTinista03.

Jortini||•Gli opposti si attraggono.•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora