Capitolo 27.

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Pov's Tini.
È passata ormai una settimana da quando Jorge non c'è. È l'alba ed io sono sveglia, come sempre. Dovrebbe arrivare verso le 10:00 ed io non vedo l'ora. Ho il cellulare in mano, anche se so che lui a quest'ora non lo accende.
Voglio essere alla massima forma per quando arriva, per questo, interpello Mercedes. So che è molto presto, ma lei è la mia migliore amica e io lo farei.
**a telefono**
Io:Ciao Mer.
Mechi:Tini, che succede?
Io:No, niente. Ho bisogno del tuo aiuto, vieni?
Mechi:A quest'ora?
Io:Perpiaceree.
Sospira.
Mechi:Dammi due minuti.
Lo sapevo che potevo contare su Mechi.
Dopo esattamente due minuti, bussano alla porta. Per mia fortuna, mamma non si sveglia. Vado ad aprire e mi appare un immagine di Mercedes che non avevo mai visto. Spettinata, struccata, con le pantofole e una tuta.
Io:Ommioddio,non ti avevo mai vista così!
Mechi:Colpa tua.
Mi oltrepassa ed entra in casa. È talmente assonnata che vaga senza meta, con gli occhi semichiusi.
Arriviamo in camera mia e le spiego tutto.
Io:Oggi alle dieci arriva Jorge ed io ci tengo ad essere in perfetta forma. Quindi dovrai farmi, pedicure, manicure, la maschera dei fanghi e poi dovresti prestarmi un po' di cose.
Annuisce ancora nel mondo dei sogni, secondo me non ha capito nulla.
Io:Vabbè, mettiti un altro po' sul letto, io vado a fare un bagno e torno.
Senza farselo ripetere due volte, si stende sul mio lettone, chiudendo gli occhi. Entro velocemente in bagno, chiudendomi dentro. Riempio la vasca da bagno, con acqua calda e tanto bagnoschiuma. Mi tolgo il mio pigiama e mi sciolgo i capelli, immergendomi nel relax più totale. Sento il caldo impossessarsi del mio corpo ed è una sensazione unica. Dopo poco, mi immergo con tutta la testa nell'acqua, bagnandomi anche essi. Dopo una buona mezz'oretta decido che è ora di uscire. Mi alzo e mi avvolgo una asciugamano intorno al corpo ed una nei capelli. Esco, Mer sta ronfando sonoramente e non mi pento di scuoterla bruscamente, facendola svegliare.
Farfuglia cose incomprensibili, muovendo le mani in segno di difesa.
Io:Dai Mechi, aiutami.
Mechi:Ti aiuterò, ma prima dammi un po' di caffè, se no io non collego.
Obbedisco e corro a preparare una macchinetta di caffè. Lo zucchero e lo verso in due tazzine, gliene porto una e insieme li beviamo.
Una volta che ha finito, vedo i suoi occhi spalancarsi e capisco che si è svegliata, finalmente.
Io:Benissimo, iniziamo?
Mechi:Sì, certo. Da dove?
Io:Manicure?
Annuisce e inizia a rovistare tra le mie cose in cerca di un set per Nial Art.
Io:Non ce l'ho.
Sospira e va un attimo alla porta accanto per prendere il suo set.
Torna subito e si posiziona sul letto, io sulla sedia difronte a lei. Inizia ad armeggiare con strani aggeggi sulle mie unghie. Passandomi, poi, diversi tipi di smalti, trasparente, asciugante, rinforzante e infine quello colorato. Me lo sono fatto fare lilla, il mio colore preferito. Su di esso ha disegnato, non so come, la mia iniziale e dei fiori rosa confetto. Sono davvero stupende.
Io:Sono bellissime.
La guardo con stupore, mentre lei alza le sopracciglia e sorride saccentemente.
Mechi:Lo so, lo so. Ora passiamo ai piedii.
È proprio nel suo mondo. Fará molta strada, secondo il mio parere.
Mi fa le unghie dei piedi, nello stesso modo delle mani ed anche esse sono venute alla perfezione.
Mechi:Ora ti faccio la maschera di fango.
Mi fa l'occhiolino. Poi, prende una borsetta blu, che si era portata, ed estrae dal suo interno, due scatolini, che mi pargono essere delle creme, due fette di un qualcosa di verde..delle zucchine?
Mechi:Stenditi, chiudi gli occhi e non ti muovere.
Mi lascia stendere sul letto ed io chiudo gli occhi, rilassandomi. Mi massaggia sul viso, una crema,molto fresca e profumata. Dopoche, sento un pastrocchio mieloso, che puzza di...fango.Giá, è una maschera di fango. Mi posiziona le fettine di zucchine sugli occhi e mi informa di rimanere così, per almeno dieci minuti.
Tra una chicchiera ed un'altra, i dieci minuti passano in fretta, e con una strana asciugamano mi ripulisce da quella sostanza marrone. Una volta finito, mi rialzo e toccandomi la pelle, la ritrovo molto più delicata, profumata, morbida, molto più bella.
Io:Wow, è morbidissima.
Mechi:Visto?
Mi sorride comprensiva.
Mechi:Ora, che manca?
Io:Devi prestarmi un paio di scarpe con il tacco.
Mechi:Certo, preparati e poi le vieni a scegliere con me.
Sorrido e poi insieme ci rechiamo in bagno, dove asciugo in fretta e furia i capelli, ondulandoli, poi, con la piastra. Mercedes mi trucca, come solo lei sa fare e mi sembra di non vedere più la Martina pallida e brutta di sempre.
Tra i vestiti presenti nell'armadio, scelgo una gonna cortissima, lilla, con sotto un leggins nero. Sopra, una maglietta stretta,bianca, con scritto 'I'm in love with you', in nero. Sopra metto un giubettino di jeans nero. In pantofole mi faccio strada, con la mia migliore amica, a casa sua. Tra le miliardi e miliardi di bellissime scarpe che ha, mi faccio prestare delle semplici col tacco, nere.
La missione è finalmente completata.
Io: Grazie mille Mechi, sei stata una vera amica.
Mechi:Grazie a te, tesoro. Ora mi preparo, ci sentiamo dopo.
Io:Certamente.
Ci salutiamo ed io rientro in casa. Sono appena le 9:30 e trovo mia madre seduta in cucina, intenta ad addentare una fetta biscottata con la marmellata.
Mamma:Ma come siamo belle oggi, come mai?
Io:Così mamma, volevo darmi una sistemata.
Mia madre è bellissima, anche di prima mattina. I suoi bellissimi lunghi capelli castani sono raccolti in una spettinata crocchia e il suo pigiana ricoperto di fragole, mette in evidenza le sue curve, non troppo accennate.
Mamma:Sei bellissima.
Mi sorride come una mamma innamorata.
Io:Grazie, mamy.
Le stampo un dolce bacio sulla guancia e corro in camera, afferro il telefono e trovo un messaggio.
Jay:Sto arrivando, aspettami.
Io:Ti aspetto, arriva presto.
Sono così emozionata, non lo vedo da un po' e ho perso il contatto con lui.

Driin. Driin. Driin.
Il mio telefono secolare squilla sul trapuntino del mio letto, lo afferro subito e sul display esce scritto 'Jay'. Rispondo subito e la sua voce mi scalda il cuore.
Jorge:Piccola, sono arrivato. Vediamoci nel nostro posto segreto.
Io:Vabene, arrivo.
Attacco e mi affretto a scendere dal palazzo. Invio un messaggio a Mercedes, avvisandola dell'appuntamento e dopo infilo l'apparecchio in tasca.

Dopo un po'di camminata, mi ritrovo nel posto più bello di sempre. Mi è mancato tanto, questo paradiso terrestre. Non so da quanto tempo non ci vengo. Qui ci ho passato i primi momenti con Jorge. I primi complimenti, i primi battiti di cuore, le prime risate. Gli alberi lucenti, il prato verde smeraldo, le ciliege, le fragole che abbelliscono il tutto. La stalla, colma di fieno, che mi ricorda quando io e Jay avevamo litigato e lui era steso lì, sopra le balle, mentre io sotto un possente albero. Mi punse un'ape e lui mi soccorse subito.
Non ho il tempo di pensare ad altro,che intravedo un biondo entrare in quella favola. È stupendo. Indossa un pantalone nero skinny, una t-shirt bianca e sopra una giacca sportiva gialla. I capelli aggiustati all'insù col gel e gli occhi lucenti. Ha in mano un mazzo di fiori, rose rosse precisamente. Sono bellissime. Si avvicina sempre di più e non vedo l'ora che arrivi qui, vicino a me.



Angolo autrice:
Ecco un nuovissimo capitolo, spero vi piaccia.
Vorrei chiedervi di passare a dare un'occhiata alla storia 'se ti rende felice fallo', di @antotini. È una mia amica e ci tiene molto, grazie.
|Lasciate qualche like e un commy.♥|
#DeaTinista03.

Jortini||•Gli opposti si attraggono.•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora