Capitolo 6 (Mercoledì)

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<Quindi visto che Carlo non sapeva la risposta, ho alzato la mano e ho risposto al posto suo. Chloe ha anche tifato per me.> Dice Thomas seduto sullo sgabello vicino all'isola in cucina.
<Davvero?> Chiede Tyler seduto accanto a lui mentre smanetta con il telefono.
<Vedo che fai conquiste...> Dico.
<Guarda che io sono affascinante...oddio è Chloe, mi ha scritto, vado in camera mia, buonanotte.> Dice Thomas entusiasta del messaggio appena ricevuto.
<Buonanotte...> Sussurro.
<Thomas, controlla Evil quando passi da camera sua.> Dice Tyler.
Thomas sale le scale, e mi lascia completamente sola con Tyler.
Lui continua a stare al telefono, mi ignora completamente. In questo momento potrei morire e lui non se ne accorgerebbe.
Sono stanca morta, ho bisogno del letto, di piangere e di dormire.
Faccio per salire le scale, ma metto male il piede, e cado prendendo una storta.
<Merda.> Sussurro. Penso che il tonfo che ho fatto cadendo sia riuscito a mettere in allerta Tyler.
<Ma che? Oh mio dio Mercoledì.> Lui corre verso di me.
<Stai bene?> Mi chiede.
<Si, torna di la, non ho bisogno del tuo aiuto.> Dico rialzandomi, ma la caviglia mi fa malissimo, perciò cado di nuovo.
<No Mercoledì, non stai bene. Fammi vedere.>
Solleva il pantalone, mi sfila il calzino, e guarda la caviglia che comincia a gonfiarsi.
<Si sta gonfiando, dobbiamo mettere il ghiaccio- Mercoledì.>
Sto piangendo, non me ne sono neanche accorta. Sono completamente fusa. Non va bene.
<Perché piangi?> Mi chiede preoccupato.
<Tyler, perché non mi ami più? Cosa ho fatto?> Dico portandomi una mano sul volto per la vergogna di farmi vedere in questo modo.
<Cosa dici? Mercoledì mi stai prendendo in giro? Come puoi pensare una cosa simile.>
Mi prende il volto tra le mani.
<Io ti amo più di qualsiasi altra cosa al mondo, ucciderei per te, capisci?>
Non mi da tempo di rispondere che mi abbraccia forte.
<Non pensare mai più una cosa simile ok?>
<Mi dispiace...> Sussurro a malapena.
<Non fa niente, ho sbagliato io, scusa.> Risponde abbracciandomi ancora più forte.
<Vedo quanto ti impegni, volevi solo essere presente per Vipera, tu sei la mamma migliore del mondo.> Mi dice accarezzandomi la schiena.
Poi, mi guarda dritto negli occhi, mi asciuga la lacrima che scende sulla mia guancia e posa le sue labbra sulle mie.
Rimaniamo attaccati circa un minuto per poi guardarci di nuovo negli occhi.
Vent'anni, sono passati vent'anni, ma ci guardiamo sempre come la prima volta.

Again But Better: It's Happening AgainDove le storie prendono vita. Scoprilo ora