Capitolo 54 (Mercoledì)

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<Sei pronta?> Mi chiede Tyler.
<Si!> Rispondo scendendo le scale. Oggi io e Tyler dobbiamo andare da James. Gli ho detto della visione, quindi oggi andiamo a studiare tutti i suoi movimenti.
<E se prova a fare qualcosa?> Chiedo.
<Non credo sia così stupido.> Commenta lui.
Thomas e Vipera sono a scuola mentre Evil è da mia madre. Vi devo dire che cosa mi ha detto Enid quando ha scoperto che sono tornata con Tyler?
"TU SEI UNA BIPOLARE DEL CAVOLO!" È questo quello che mi ha detto. Ed effettivamente è vero, lo sono.
<Andrà bene, non sappiamo se effettivamente è lui.> Mi dice accarezzandomi la schiena.
<Io lo spero, così questa cosa finirà.> Dico.
<Dai, andiamo.> Mi dice prendendomi la mano.
Per tutto il tragitto, Tyler mi accarezza la gamba. Quando l'altro giorno mi ha detto che voleva rimettersi con me, mi sono sentita la persona più felice sulla faccia della terra. Dopo un mese mi sono risentita completa. Mi sono sentita sola, insignificante. Cosa che pensavo fosse positiva, ma stranamente non è stato così. Ciò fa riflettere, tanto.

*

Quando arriviamo al club, io e Tyler ci dirigiamo subito verso l'ufficio di James. Bussiamo alla porta, e dopo poco, James apre la porta. E dice:
<Oh, buongiorno signori Galpin, posso aiutarvi?>
<Devo farle delle domande.> Dico io.
<Di che genere?> Chiede facendoci segno di sederci sulle poltrone vicino alla sua scrivania.
<Mi chieda pure.> Mi dice.
Noto che ha un segno leggermente rosso sullo zigomo. Sembra che abbia cercato di coprirlo con del fondotinta.
<Lei è sposato?> Chiede Tyler.
Lui sembra irrigidirsi. Sembra che stia riflettendo su cosa dire. Lui ha fatto qualcosa.
<Lo sono stato, ma mia moglie è morta tragicamente anni fa.> Dice "triste".
<Com'è morta?> Chiedo io.
<Cancro al cuore. Era una donna stupenda, ma tutto ha una fine.> Dice.
<Si chiamava Mia?> Chiedo sfidandolo.
Lui si fa serio, serissimo. Mi squadra come se volesse farmi male. Tyler deve accorgersene, perché stacca la schiena dalla poltrona avvicinandosi a me.
<Come fa a saperlo?> Chiede "sorpreso".
<Ho tirato a indovinare.> Rispondo.
<Ha avuto una visone psichica non è vero?> Mi chiede.
Ora cosa rispondo? Lui sa che reietta sono, non avrebbe mai dovuto saperlo.
<L'ha uccisa lei non è vero?> Chiedo io imitando il suo tono.
<Adesso basta!> Si alza.
<Non so cosa state insinuando, ma state lanciando accuse gravi verso di me, dovrei chiamare lo sceriffo...> Dice.
<E' mio padre. A chi crede che crederà?> Chiede Tyler alzandosi anche lui.
<Andatevene immediatamente, il vostro comportamento è inaccettabile. Se accuserete me o la mia comunità un'altra volta, dovrò escludere Vipera dal gruppo.> Dice.
<Sarebbe un vero piacere.> Dico fredda prendendo il cappotto per poi uscire dall'ufficio. Tyler mi segue e dice ridendo:
<Mi mancavano le tue blaste. Sei per caso tornata a quando avevi sedici anni?>
<Torniamo a casa, non voglio metterci mai più piede qui.> Rispondo senza fermarmi di camminare.
<Merda, sta piovendo.> Mi fa notare Tyler, poi continua:
<Aspetta qui, vado a prendere la macchina così non ti bagni.> Mi dice.
<Ok.> Rispondo.
Vedo Tyler allontanarsi correndo sotto la poggia, sono fuori dall'edificio, ma vicino all'entrata. Vedo la pioggia cadere dal cielo che comincia a scurirsi. Sono le sei di pomeriggio, dobbiamo andare a prendere Thomas da scuola, oggi aveva il corso di matematica pomeridiano.
Comincio a pensare a cosa cucinare stasera per cena, insomma pensieri a caso. Ma ad un tratto, sento la porta dietro di me aprirsi.
Vedo Ryan mettersi vicino a me.
<Che cosa vuoi?> Chiedo.
<Solo farti una domanda.> Dice calmo.
Aspetto che mi risponda.
<Che cosa si prova?> Ho già sentito questa domanda.
<Si prova a fare cosa?> Chiedo anche se conosco già la risposta.
<A perdere?> Finisce.
Mi infila un qualcosa nel collo, una sostanza blu. Mi fa girare la testa, mi sento le gambe tremare, le mani molli. Sento che qualcosa mi scivola dal dito emettendo un piccolo rumore che a malapena riesco a sentire.
<Sei stata molto cattiva...hai fatto qualcosa che non dovevi fare....> Sono le ultime parole che ricordo, poi, tutto nero.

Again But Better: It's Happening AgainDove le storie prendono vita. Scoprilo ora