Capitolo 45 (Mercoledì)

12 3 0
                                    

Sono passate due settimane, due settimane. Due settimane da quando sono uscita per l'ultima volta da quella casa. Sono a casa di Enid, da sola. Evil è da mia madre, Thomas e Vipera sono a scuola e Enid è uscita per "fare nuovi acquisti" come se non avesse l'armadio pieno di roba.
Sono due settimane che non vedo Tyler, che non lo sento. Credo che il biglietto che gli ho lasciato in fronte era troppo crudele. Ma in realtà Vipera ha ragione: non posso stare appresso a Tyler quando gli fa comodo. Lui deve venire dietro a me, non io a lui. Ah già, sono due settimane che non porto la fede e l'anello di fidanzamento. L'assenza di quegli anelli mi fanno sentire...nuda.
Sono nella mia camera, quella degli ospiti. Sto sfogliando una rivista per vedere un appartamento da comprare per me e per Evil. Non posso rimanere da Enid per sempre. Ajax è tornato, mi sento la terza in comodo. La sorsa notte ho dovuto tappare le orecchie alla bambina per non traumatizzarla. Ci siamo capiti. Devo assolutamente andarmene a qui. "Vai da tua madre" mi ha detto Vipera. Ma non intendo tornare dai miei genitori. Mia madre sa del divorzio, ma ritornare a vivere con loro dopo vent'anni sarebbe imbarazzante.
<Questi prezzi sono esagerati...> Commento.
Ho visto un appartamento in centro, ma costa duecentomila dollari. Dovevo accettare l'offerta di Tyler...
Ad un tratto, ho un'illuminazione: il mio romanzo!
Ho scritto un romanzo tanto tempo fa....acquistai 50000 copie cartacee...si beh quando avevo ancora tanti soldi. Potrei contattare alcune librerie per vendere il romanzo....ma ci impiegherei troppo tempo e io ho bisogno di una casa adesso! Ci penserò.
Scendo al piano di sotto, in cucina, vicino l'entrata. Sul tavolo, vedo quelle chiavi: le chiavi che mi ha dato Vipera.
James non mi ha mai convinta al cento per cento, sia chiaro. Ma non credo neanche che sia un pazzo maniaco. Ci sono sempre nuove vittime: o sono state sparate, o squartate. Penso che un hyde sia i circolazione con tanto di master che gira con una pistola indossando un passamontagna. Non va bene.
Prendo in mano le chiavi e uno spasmo mi fa inarcare il collo all'indietro.
Subito dopo mi ritrovo in una casa. Vedo James con in braccio un bambino. Parla con una donna disperata.
<MI HAI NASCOSTO LA VERITA' SULLA TUA NATURA E QUELLA DI RYAN! PAGHERAI PER QUESTO!> Urla James.
<No, non è detto che Ryan sia come me.> Urla la donna.
<Mia, non dire cretinate. Ti do un bonus...comincia a correre.> Termina James.
Mi risveglio. Ma che senso ha quello che ho visto? Che c'entra Ryan con James? Chi è Mia? Devo andare assolutamente da loro.
Ma qualcosa...un rumore...mi distrae. Un uomo con un passamontagna butta giù la porta d'ingresso correndo verso di me.
<Oh mio dio!> Urlo cominciando a correre.
L'uomo, lo stesso delle aggressioni precedenti, mi salta addosso. Cerca di colpirmi con le mani. Mi assesta un pugno nell'addome seguito da uno sulla costola.
Cerco di fermarlo, ma mi tiene la mani bloccate.
Ad un tratto, mette le mani intorno al mio collo stringendo forte impedendomi di respirare.
Cerco di colpirlo sulle spalle, ma la mia forza è niente in confronto alla sua. Mi maledico per non essermi allenata abbastanza. Prima è toccato a Vipera con l'aggressione all'esibizione, poi a Tyler con l'incidente stradale, ora a me. Stanno cercando si ucciderci.
A un certo punto, forse per miracolo, Donovan entra in casa puntando una pistola contro di noi.
<Smettila! Mani in alto!>
Il tizio si allontana da me, spacca la finestra sul muro, ed esce. È scappato.
<Mercoledì!> Mi chiama Donovan.
Tossisco forte, riprendendo fiato.
<Stai bene?> Mi chiede aiutandomi ad alzarmi.
<Se morirò, di a Tyler di proteggere i miei figli.> Riesco solo a dire.

Again But Better: It's Happening AgainDove le storie prendono vita. Scoprilo ora