Capitolo 12 (Mercoledì)

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<Allora ragazzi come va la scuola?> Chiede Donovan ai ragazzi.
<Bene, grazie nonno.> Rispondono Vipera e Thomas.
Donovan è rimasto sempre lo stesso...nonostante abbia sessant'anni è ancora sceriffo di Jericho. I ragazzi non lo vedono spesso, non tanto quanto vedono i miei genitori. Oggi, come ogni domenica, tutta la famiglia si è riunita per un pranzo insieme.
<La nonna ti ama tanto tanto.> Dice mia madre a Evil mentre la tiene in braccio.
<Ehm, Mercoledì, trappolina mortale mia, vieni a tagliare i salumi.> Dice mio padre dalla cucina.
<Torno subito.> Dico a mia madre.
Appena arrivata in cucina, prendo il tagliere, il coltello affilato e comincio a tagliare salumi e formaggi.
Non sono molto attenta, fisso la pioggia battere sul vetro della finestra. È una mia fissa ormai, mi imbambolo sempre. Come una ragazzina chiusa in camera sua a guardare un porno.
Dopo circa quindici secondi, data la mia disattenzione, mi taglio un dito. Non tutto il dito...ma esce molto sangue.
<Cavolo...> Sussurro cercando i fermare il sangue che sta macchiando tutta la mia splendida isola. Sembra che io abbia ucciso qualcuno.
<Ma è possibile che ti fai male in continuazione? Sei un danno vivente. Fammi vedere.> Dice Tyler arrivando in cucina.
Ma esattamente da dove salta fuori? Arriva sempre nei momenti più imbarazzanti.
Con delicatezza mi prende la mano, e controlla il mio dito.
<Prega dio che non dovrai mettere i punti.> Dice.
<Aspettami qui.> Sparisce e dopo circa trenta secondi riappare con garza e disinfettante.
Prende un dischetto di cotone, ci mette sopra un po' di disinfettante e me lo spiaccica sul dito.
<Santo dio, brucia.> Mi lamento.
<Hai sfornato tre ragazzini puoi sopportare un po' di dolore.> Mi ricorda.
Che non mi venga più in mente di fare un altro figlio. Vipera è arrivata per sbaglio, Thomas è arrivato sotto costrizione di Vipera perché a cinque anni si sentiva sola e Evil è arrivata per compensare la morte di Poison. Ah si, Poison. Il mio diavoletto. Da quando Poison è morta, io e Tyler non ne abbiamo parlato più...ovviamente non l'abbiamo abbandonata, è pur sempre nostra figlia, non abbiamo avuto modo di conoscerla, più che altro è un tasto dolente che appartiene al passato. Tipo quando Tyler mi ha quasi sgozzata ma quella è un'altra storia.
A proposito di Tyler...se ne sta qui mentre mi fascia il dito. All'improvviso ho come un flash: lui che circa diciotto anni fa mi misurava la febbre quando ero malata. Si è sempre preso cura di me, nonostante tutto.
<Ok, come nuova.> Esclama dopo avermi lasciato un bacio delicato sul dito.
Ma che romanticone. Se pensate che anche io sia una romanticona vi sbagliate di grosso...piuttosto ho imparato a conviverci con il romanticismo chiaro?
Comunque mi fa tenerezza quindi gli do un bacio sulla guancia.
<Tutta questa gentilezza da dove salta fuori?> Mi chiede sorridendo.
<Mh...> Ansimo accennando un sorriso.
All'improvviso, mi prende il volto tra le mani e unisce le nostre labbra in un bacio. La sua mano destra scende intorno alla mia vita facendomi aderire perfettamente al suo corpo.
<Ci stanno aspettando.> Dico una volta staccati.
<Mh, continueremo stasera...>
Oh per l'amor di dio. Forse stasera non ci daremo le spalle nel letto, tutt'altro. Credo che la madonna sia scesa giù in terra e mi abbia fatto una grazia. Miracolo divino.
Comunque dopo questo simpatico scambio di battute, io e Tyler portiamo quelle fette di salumi salve dal mio sangue a tavola e ci sediamo con tutti.
Dopo aver fatto fuori il primo e il secondo, proprio quando è ora del dolce, al telegiornale arriva una breaking news.
È stato ritrovato un uomo nel bosco senza vita, è stato completamente smembrato. Nella casa più vicina al bosco, è stata invece ritrovata una donna con un proiettile di pistola nella testa. E la cosa peggiore...e che le vittime sono entrambi reietti.
Io e Tyler ci guardiamo immediatamente.
No, non può essere collegato con noi ancora una volta.

Again But Better: It's Happening AgainDove le storie prendono vita. Scoprilo ora