Capitolo 39 (Mercoledì)

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Sono seduta sullo sgabello vicino all'isola della cucina da mezz'ora. Non capisco assolutamente cosa fare. Tyler sarebbe dovuto tornare un secolo fa. Ha un'altra ne sono certa. Mason è salito in camera di mia figlia a fare dio solo sa cosa. Sto cominciando ad avere ansia perenne. Dio aiutami tu. Che devo fare? Credo che la cosa più giusta sia suicidarmi. Si, è quello che prima o poi farò. Non va affatto bene, NON VA AFFATTO BENE. Tyler, vita mia, perché prima chiedi il divorzio e poi mi dici che sono la ragione della tua vita e che nessuno può avvicinarsi a me? Certo che è proprio bipolare.
Decido di andare a vedere che diavolo sta succedendo al piano di sopra in camera di Vipera, ma appena metto piede sul primo scalino della scala, mi squilla il telefono. Numero sconosciuto. DO YOU GET A DEJAVU' AH?
Ammettete che avete pensato tutti a questa canzone. Quando ho scoperto che Tyler era l'Hyde ho ascoltato "traitor" fino alla morte. Olivia Rodrigo era il mio spirito guida.
<Pronto?>
<Eh, si salve signora. Lei è Mercoledì Addams?> Mi chiede una donna dall'altra parte del telefono.
<Si, sono io.> Rispondo.
<Chiamo per conto di suo marito Tyler Galpin.>
<Che cosa è successo?> Chiedo cercando di mantenere la calma.
<Ha avuto un incidente stradale. Non si agiti. È in sala operatoria al momento. Dovrebbe venire.> Dice calma la donna.
Non credo a quello che sto sentendo. Mi fischiano le orecchie e il cuore comincia a battermi più forte.
<Signora è ancora li?> Mi chiede la dottoressa sull'altra linea.
<Si sono ancora qui...arrivo subito.>
Stacco la chiamata e comincio ad urlare il nome di Vipera.
<Vipera! Vipera! Scendi subito muoviti!>
Dopo poco, Vipera scende le scale insieme a Mason. Ha i capelli leggermente scompigliati e la faccia stanca. Santo dio.
<Che c'è?> Mi chiede preoccupata.
<Tuo padre ha fatto un incidente con la macchina, ora lo stanno operando. Devo andare in ospedale.> Rispondo.
<Dio mio, vengo con te.> Dice.
<No, qualcuno deve rimanere con Thomas e Evil, non puoi venire con me.> Dico mentre gli occhi cominciano a pizzicare per la preoccupazione.
<Mamma non puoi andare da sola, hai bisogno di qualcuno.> Urla Vipera.
<Rimango io con i bambini!> Urla Mason, poi continua:
<Forza non perdete tempo. Ho perso entrambi i miei genitori in un incidente! Non avete tempo da perdere.>
<Ok, grazie!> Urlo uscendo da casa.
Con le mani che mi tremano, infilo le chiavi nella macchina e comincio a guidare come non ho mai fatto.
<LEVATI DALLE PALLE, CAZZO!> Urlo contro la macchina che sta avanti alla mia.
<Mamma calmati? Così è peggio!> Urla Vipera.
<Se muore giuro che mi ammazzo!> Urlo.

*

Dopo poco arriviamo in ospedale. Lo stesso dove sono nati Thomas e Evil.
<Porca miseria qualcuno può venirci incontro?> Urlo appena entrata guardandomi intorno.
<Signora si calmi. Che sta cercando?> Mi chiede un medico venendomi incontro.
<Tyler Galpin. Sto cercando Tyler Galpin. Sono la moglie.> Rispondo.
<Oh si, ora sta riposando, non gli è concesso vedere nessuno per ora.> Dice il medico.
<Come sta?> Chiede Vipera.
<Chi è lei?> Mi chiede riferendosi a Vipera.
<Sono sua figlia!> Urla Vipera.
<Ok...allora sta...bene. Niente di grave.>
<Si spieghi meglio!> Dico.
<Ha avuto una emorragia, un pezzo di vetro gli ha fatto perdere del sangue. L'abbiamo tolto, ora le ripeto che sta riposando. Si sveglierà a breve ma...ha bisogno di sangue. La stavamo aspettando. Stiamo cercando un donatore.> Dice il medico.
<Io! Io sono il donatore. Di quanto sangue parliamo?> Chiedo.
<Due litri e mezzo.> Risponde.
<Cavolo.> Sussurra Vipera.
<Si, va bene, io e mio marito abbiamo lo stesso gruppo sanguigno. Dove devo firmare?> Chiedo prendendo una pena dalla tasca.
<Signora stia tranquilla. Venga con me.> Dice il medico.
<Torno tra poco, chiama Mason e chiedigli come stanno i bambini.> Dico a Vipera prima di seguire il medico.
<Allora, firmi questo modulo e poi possiamo procedere. Avrà bisogno anche lei di una flebo, visto che il sangue perso è molto. Le darò la camera comunicante a quella di suo marito. Così quando si sveglia potrà parlare con lui.>
Firmo questi santi documenti, e dopo poco, mi fanno entrare nella stanza di Tyler. È nel letto, pallido. Si vede che ha bisogno di sangue, più di quanto possa averne bisogno io.
Il medico mi fa un buco nella mano e tramite un tubicino trasparente, riesco a vedere il mio sangue che passa e arriva nella mano di Tyler.
Passano pochi secondi e lui ha già ripreso colore. Ricomincio a respirare come si deve.
Comincio a sentirmi debole, quindi appoggio la testa sul cuscino di Tyler e chiudo gli occhi.
<Signora?> Sento dopo qualche minuto. Il medico di prima è tornato.
<Si...> Sussurro.
<Si sieda su questa sedia a rotelle, la porto in camera. Si stenda un po' sul letto, ok? Quando il signor Galpin si sveglierà, verrò a chiamarla.>

Again But Better: It's Happening AgainDove le storie prendono vita. Scoprilo ora