Sono circa le undici di mattina, oggi non vado a lavorare, sono troppo stanca. Mia madre mi ha chiamata dicendo di essere passata a prendere Thomas e Evil per passare un po' di tempo insieme. Anche oggi Thomas salta scuola, ringrazio dio perché è il primo della classe.
Appena entro in casa mia, trovo tutto come avevo lasciato. Dopo il tè, io e Enid ci siamo fatte qualche bicchiere di vino spettegolando...si beh avevo bisogno di alcol. Mi sono addormentata sul divano e mi sono svegliata dieci minuti fa. Che bello essere depressi, è terapeutico.
Salgo le scale, vado un attimo in bagno per sciacquarmi il viso ed entro in camera mia.
Vedo Tyler seduto sul letto, la lampada di vetro del suo comodino per terra frantumata in mille pezzi, il cassetto della mia scrivania aperto e il mio taccuino in mano. No, non può averlo scoperto.
<Tyler...> Dico piano.
<Quale parte di "devi dirmi qualcosa" non era chiara?> Mi chiede alzandosi e avanzando verso di me. Ha gli occhi pieni di rabbia, gli stessi che aveva quando ha cercato di uccidermi. Sono costretta a fare un passo indietro.
<Lo sai...anni fa, tu non avresti dovuto sapere niente Mercoledì, niente. Quel giorno di novembre mi hai baciato, e quel bacio, quel bacio ha rovinato tutto cazzo. Il giorno della luna rossa, ti avrei messo un po' di droga nel caffè e poi ti avrei portata nella cripta da Laurel...ma tu non dovevi vedermi. Avrei dovuto ucciderti senza rivelare la mia vera identità, cosi non avresti "sofferto", invece no, tu hai scoperto tutto, e in più mi hai anche fottuto il cervello sai? Mi sono innamorato di te pur sapendo che avrei dovuto ammazzarti. Ma tu sei sempre stata una tipa dura e non so come, sei sopravvissuta. Poi mi sei piombata nel penitenziario e mi hai ricordato che mi ero innamorato della ragazza che rimorchiavo nel bar, e poi sono andato del tutto in confusione. Amavo ammazzare le persone, lo amavo del profondo del mio cuore, ma mai quanto amavo te, Mercoledì, e come continuo a fare, anche se non capisco come sia possibile dato il tuo comportamento.>
"Sta soffrendo, non lo pensa davvero." E' quello che mi sto ripetendo nella mente.
<Mi hai dato tre figli, e due di loro sono proprio come me...sei la mia anima gemella, ma spiegami meglio....COME CAZZO TI SEI PERMESSA A NASCONDERMI LA VERITA' SU MIA MADRE? EH?> Sta urlando come non ha mai fatto, è fuori controllo.
<Te l'ho nascosto perché non volevo che tu soffrissi, perché ti sembrerà strano Tyler ma sei la persona che amo di più al mondo e che non vorrei mai vedere ferita.>
<Ah Mercoledì, l'amore che tu provi per me non è minimamente comparabile all'amore che provo io per te.>
<Quindi ora è diventata una competizione?> Chiedo.
<Vattene.> Mi sbraita contro mentre le mani cominciano a tremargli.
<VATTENE!> Urla più forte, ma io non mi muovo.
<MERCOLEDI' VATTENE CAZZO NON VOGLIO FARTI MALE.>
Eccolo qui, il mio Tyler, è ferito, non pensa ciò che ha detto ora, e non pensava ciò che mi ha detto ieri, ma ha ragione su una cosa, mi ha sempre messa al primo posto e l'amore che prova per me è molto più grande di quello che provo io per lui. Ammazzerei chiunque provasse a toccarlo, ma Tyler, Tyler ammazzerebbe anche se stesso per me.
Non passano neanche cinque secondi che Tyler si trasforma nel bel mezzo della camera costringendomi a scendere le scale di corsa schivando i suoi artigli affilati che cercano di colpirmi. È arrabbiato, con me, e ha ragione, ha tutta la ragione del mondo.
Mi nascondo nel seminterrato mentre aspetto che si calmi...quando non sento alcun rumore, rientro in casa, per niente spaventata, e lo vedo accovacciato sul tappeto in soggiorno completamente nudo.
Aspetto circa dieci minuti, poi si sveglia da solo, ed è tornato il Tyler di prima, quello che conosco.
<Santo dio...Mercoledì stai bene?> Mi chiede controllandomi.
<Sto bene, vestiti ora.> Gli dico cercando di mantenere la calma.
Dopo poco, lo aspetto seduta sull'isola della cucina mentre bevo un bicchiere d'acqua. Mi raggiunge subito.
<Bella sfuriata...la migliore che tu abbia mai fatto.> Gli dico, ma lui non sembra in vena di scherzare.
<Mercoledì...non smetterò mai di dirti quanto ti amo ma...questo rapporto non fa bene a nessuno dei due...>
<Cosa stai cercando di dirmi?> Chiedo facendo finta di non sapere già la risposta.
<Voglio il divorzio.>
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Again But Better: It's Happening Again
FanfictionSono passati due anni dal tentato sterminio della famiglia Galpin. Vipera si trova ad affrontare l'ultimo anno della Nevermore prima di partire per il college. Mercoledì e Tyler, sommersi dai pannolini della nuova arrivata, sono in crisi. Il pensier...