<State tutti bene?> Mi chiede Vipera preoccupata al telefono.
<Si, grazie a dio non siamo feriti...anche se quel tizio ha puntato la pistola sulla mamma...> Dico.
<Speriamo sia stato solo un rapinatore.> Dice.
<Si...speriamo ma...occhi aperti Vipera.>
<Ok.> Dice prima di chiudere la telefonata.
Dopo aver SIGILLATO completamente casa tra porte e finestre, controllo Thomas e Evil, ignari della situazione. Entrambi dormono tranquillamente. Poi vado in camera mia e vedo Mercoledì rannicchiata sul suo lato del letto. Sono le due di notte. Non è riuscita ne a mangiare ne a bere.
Dopo essermi messo il pigiama, mi stendo sul mio lato del letto e abbraccio Mercoledì dalla schiena, facendo combaciare la mia guancia sinistra con la sua guancia destra.
<Tyler...> Le trema ancora la voce.
<Quel tizio ha puntato la pistola verso di me, di noi...ha cercato di ammazzarci...> Continua.
<Ha ucciso un'altra persona...erano tutti bersagli.>
<Come fai ad essere così tranquillo?> Mi chiede alzandosi dal letto.
<Non sono tranquillo, cerco solo di mantenere la calma, dovresti farlo anche tu.> Le rispondo.
<Io? Calmarmi? Ti sei dimenticato cosa é successo due anni fa? Perché a me sembra di si.> Urla.
<Mercoledì ti prego smettila di alzare la voce, non ho voglia di litigare anche questa sera. Ti prego.> Le dico.
<Qui non si tratta di litigare...qui si tratta della sicurezza della nostra vita, non della nostra relazione.> Dice urlando ancora di più.
<Ah ok, quindi se noi due dovessimo lasciarci per te non significherebbe niente giusto?> Sbraito alzandomi dal letto anche io.
Il suo sguardo cambia, da arrabbiata sembra...sorpresa.
<Non...non è quello che ho detto...> Si giustifica.
<Giusto, non è quello che hai detto, ma è quello che dimostri.>
<Che cosa vorresti dire?> Urla.
<Che tutte le volte che litighiamo, cominci sempre tu! Mi chiedo in continuazione se sono io il problema. Se a volte ti faccio pressione, se ti vengono in mente i nostri brutti ricordi, se a volte rivaluti la mia persona, se pensi che io sia ancora uno sporco assassino, ma no, basta io mi arrendo. Faccio tutto quello che vuoi, ti accontento sempre, da vent'anni. Ti lascio spazio, tempo, ti do una mano a pulire la casa, cambio sempre io il pannolino a Evil, cucino, stiro, rifaccio i letti, sveglio e accompagno Thomas a scuola, preparo il latte alla bambina, tu invece che fai? Lavori in continuazione senza badare alla tua salute e a quella dei tuoi figli. Quindi no, non sono io il problema. Il problema....è la mia cazzo di moglie.> Urlo senza neanche ragionare.
Mercoledì mi guarda in un modo in cui non mi ha mai guardato. Mi deve ammetterlo, ma la metà delle cose che ho detto non sono vere. Lei si fa il culo dalla mattina alla sera per rendere felici i ragazzi e me. Non mi ha mai guardato in questo modo, anzi una volta si, quando ha scoperto che l'Hyde ero io: delusa.
Senza darmi il tempo di dire niente, esce dalla camera, scende le scale, la sento prendere le chiavi della macchina e uscire sbattendo la porta d'ingresso talmente forte da far tremare l'intera casa.
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Again But Better: It's Happening Again
FanfictionSono passati due anni dal tentato sterminio della famiglia Galpin. Vipera si trova ad affrontare l'ultimo anno della Nevermore prima di partire per il college. Mercoledì e Tyler, sommersi dai pannolini della nuova arrivata, sono in crisi. Il pensier...