Capitolo 11 (Vipera)

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<Cominciamo a conoscerci.> Dice James mentre io e i miei compagni ci sediamo per terra creando un cerchio.
<Chi vuole cominciare?>
Nessuno parla.
<Ok, allora chiamo io...Vipera, comincia tu.> Dice James sfogliando il suo registro.
Che gioia, ciò che odio di più in assoluto e stare al centro dell'attenzione.
<Ehm...ciao, mi chiamo Vipera Galpin, ho diciotto anni, frequento la Nevermore e ho avuto la mia prima trasformazione due anni fa.>
<Bene, come ti fa sentire stare qui?> Mi chiede.
Male, odio tutti e voglio andarmene a casa. Ryan non c'è nemmeno. Sono le sei di pomeriggio.
<Bene, dico davvero, spero di conoscere tutti al meglio.>
<Scusate il ritardo.> Ryan entra nella stanza.
Oddio, Vipera contieniti.
Ryan si siede vicino a me.
<Ciao, Vipera.>
Calma, mantieni la calma.
<Continua tu Ryan, presentati.> Lo incita James.
<Ciao, mi chiamo Ryan ho diciannove anni, la mia prima trasformazione è avvenuta circa cinque anni fa, non studio, ma sto bene cosi.>
Poetico. Breve ma intenso.
L'incontro dura ancora un ora, conosco varie persone, poi, arriva il momento di andare a casa.
<Beh Vipera, è stato un vero piacere rivederti, ti andrebbe di vederci dopo? Che so? Al Weathervane?> Mi chiede Ryan tutto ad un tratto.
Ah, diretto il ragazzo. Credo di piacergli, ma non mi lascio persuadere.
Quindi che cosa cacchio gli dico? Si? No? Forse?
Santo cielo, mi è appena arrivato un de-javù. Solo chi mi ha seguita due anni fa sà.
<Va bene, ci vediamo stasera alle nove?>
<Ok, alle nove. Allora ci vediamo tesoro.>
Come mi ha appena chiamata?

*

<Mammaa, sono a casaaa.> Urlo entrando in casa.
Nessuno mi risponde.
Attraverso la hall, arrivando fino al salone.
Quando poso gli occhi sulla scena, per poco non mi metto a piangere.
Mio padre e mia madre sono seduti insieme sul divano mentre ridono, Thomas è seduto per terra mentre fa facce buffe facendo ridere Evil che è vicino a lui. È davvero la scena più bella che io abbia mai visto. E pensare che tra poco dovrò andarmene di nuovo per vedere Ryan. No, non posso farlo...non mi capita quasi mai di passare del tempo con la mia famiglia in santa pace.
Non uscirò stasera, rimarrò qui con la mia famiglia.
Si ma, ora chi lo dice a Ryan? Non ho neanche il suo numero...ehm Instagram! Gli scrivo li cosi lo avviso.
Faccio per salire in camera mia ma mia madre mi chiama alzandosi dal divano e venendo verso di me.
<Hey tesoro, com'è andata al club oggi? Meglio dell'ultima volta?>
<Si, è andata meglio, vado un'attimo in camera mia, vi raggiungo subito.>
<Sbrigati, il polpettone è quasi pronto.>
Appena arrivo in camera mia, prendo il telefono, apro Instagram e cerco il profilo di Ryan che ringraziando dio è pubblico.
Apro la chat e scrivo: Ciao Ryan, sono Vipera, non posso uscire stasera ho avuto un contrattempo, mi dispiace. E invio. Veloce e indolore.
<Viperaaaa è prontooooo.> Questo è Thomas, che mi chiama con la sua solita delicatezza.
<Arrivooo.> Rispondo.
Quando ci sediamo a tavola, mia mamma serve i piatti contenenti il polpettone. Ha un ottimo aspetto.
Dopo mangiato, mio padre dice:
<Era buonissimo.>
Mamma gli fa un sorriso prima di dargli un bacio a stampo.
Che carini!
<Smettetela.> Sbraita Thomas.
Gli tiro una gomitata sulla spalla. Evil ride sul seggiolone. Che bella scenetta.
<Noi non la smettiamo, Thomas non hai diritto di parola, Vipera tieni a posto le zanne, Evil non ridere.> Dice papà.
Mio padre è sempre stato il simpaticone di famiglia, ha sempre cercato di farci ridere. Mia madre si sforza tanto, ci dai sempre tantissimo affetto. Anche quando litigano sanno sempre come farci stare bene.

Again But Better: It's Happening AgainDove le storie prendono vita. Scoprilo ora