ꨄ︎ 𝐷𝑖𝑒𝑐𝑖

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Farah

<Can...> , dico , girando lo sguardo verso di lui

Siamo in macchina, sulla strada di ritorno.

<Dimmi>
<Puoi lasciarmi in palestra?>

Quando dico "palestra" significa andare sul posto di lavoro di Edoardo.

È un personal trainer , oltre ad essere il titolare della palestra

<Va bene> , mi risponde

Ha lo sguardo puntato sulla strada.

<Mi faccio accompagnare da lui dopo. > , aggiungo
<Stasera sicuramente farò tardi. Ho perso metà mattinata si può dire >
<A proposito di questo! Spero tu abbia apprezzato quello che ho organizzato per te>
<È stato "strano" ma piacevole.>
<Strano? In che senso?>
<Per la situazione. Sai che non amo sedermi e raccontare la mia vita. Ma ho apprezzato il tuo gesto Farah! E poi quella giornalista è stata così scrupolosa . L'ho apprezzato!>
<Non faccio mai niente senza esserne sicura! Sapevo a chi ti avrei affidato e sono contenta che in qualche modo tu l'abbia gradito>
<Devi stare tranquilla! Semplicemente non sono abituato! Ma è stato bello per certi versi. Ho ricordato piacevoli momenti ad esempio>
<Ti riferisci agli amici?>
<Sì , anche >
<Ti mancano?>
<Un po'! Credo sia normale dopotutto. Immagina di non vedere più Edoardo>
<Lo capisco Can! Per quello te l'ho chiesto!>

Torno a guardare fuori dal finestrino.

Ho qualcosa sullo stomaco.

Qualcosa che assomiglia ad un groviglio di emozioni.

...........

Siamo appena arrivati in palestra.

Can accosta la macchina per farmi scendere.

Ma prima di farlo, ci scambiamo un bacio.

<Ci sentiamo per telefono. Quando torno a casa mi metto a lavorare per la tua pagina>
<Tranquilla! > , mi sorride appena

Lo schermo del suo telefono , poggiato nel portaoggetti, ruba la mia attenzione.

Istintivamente leggo l'intestatario di quel messaggio.

"Papà".

Can sembra teso.

Lo noto da come stringe il volante.

Vorrei chiedergli se va tutto bene , ma mi rimangio quel pensiero quasi subito.

Non so come la prenderebbe visto che quando nomino suo padre si secca.

<A dopo> , gli dico solo

Annuisce.

Scendo e chiudo la portiera.

Parte in sgommata.

Resto ad osservarlo fino a quando mi è permessa.

Quando fa così è perché è al limite.

Presa dall'agitazione, estraggo il telefono dalla borsa e faccio partire la chiamata per mio suocero.

Ho bisogno di fargli sapere che deve smetterla di assillare Can.

Solo stufa di vederlo così.

"Aradığınız müşteriye şu anda ulaşılamıyor ...> , la voce fastidiosa della segreteria turca mi porta a rilasciare uno sbuffo

Evidentemente è in chiamata con Can.

Provo a chiamare a Giovanni ora.

<Farah! Mi senti?> , mi dice non appena aperto la chiamata
<Sì! Ti sento! Perché? Dove sei finito stavolta?>, rispondo sorridendo appena
<Foresta amazzonica mia cara! >
<Ma dai! Te lo stai girando davvero tutto il mondo! Quando penserai di fermarti?>
<Chi si ferma è perduto mia cara cognatina> ,ride
<Hai ragione! >
<A cosa devo questa chiamata? Devo preoccuparmi?>
<Nulla di grave! Volevo solo chiederti se hai sentito Can in questi giorni>
<Vediamo... L'ultima volta che l'ho sentito ero in Africa! Sono qui in Brasile da due settimane! Ti faccio capire ogni quanto ci sentiamo> , ride
<So che non vi sentite spesso, ma non così tanto >
<Sono molto preso con il lavoro e Can altrettanto, questo lo sai anche tu. Ci viene davvero difficile farlo. Tutto quello che riusciamo a fare è scambiarci qualche messaggio. Di tanto in tanto gli mando anche fotografie e video dei miei viaggi>
<Capisco... >
<Mi ha invitato per la sfilata! Prometto di fare il possibile, ma ho paura di non riuscirci>
<Fai il possibile Giovanni... Can non lo dimostra ma ha tanto bisogno di voi. Di voi come famiglia>
<Lo so... Per questo sto facendo il possibile per essere in Italia in tempo per la sfilata. Ma lasciami fare una domanda... Tutto bene con lui?>
<Più o meno. Ecco, c'è tuo padre che lo assilla. Scusa se parlo di lui in questo modo, ma è la verità>
<Nulla di nuovo! Questa cosa va avanti da anni! Non sembra ma mio padre ha un debole per lui>
<Non dire così! I figli sono tutti uguali>
<Non per mio padre! Se Can non lo sento da più di venti giorni, non immagini da quando non sento mio padre. Non so mai nulla di lui! L'unico che ricorda e chiama è Can! La mia non è gelosia, sia chiaro.>
<Forse perché Can condivide la sua stessa passione! Hanno più da dirsi e se ti fa piacere saperlo, lo chiama soprattutto per lavoro. Lo carica troppo e questo non gli fa bene>
<Vorrà dire che chiamerò mio padre e glielo farò capire in qualche modo>
<Va bene, ma non dire che te l'ho detto io. Magari essendo suo figlio la prenderà diversamente. Lo stavo facendo io ma non mi ha risposto>
<Lascia che sia io a farlo! Ti aggiorno! Ora chiudo, ok? C'è un caimano che mi sta implorando di fotografarlo! Guardalo! È già un posa!>, ride
<Un cosa?>
<Caimano> , ripete lentamente
<Cos'è?>
<È un coccodrillo di medie dimensioni. Ora me lo faccio amico>
<Tu sei matto! Non ti invidio per niente! Piuttosto attento ancora ti mangia> , rido
<Addirittura! E comunque si nutre di granchi d'acqua e lumache. Quindi non corro il rischio>
<Sei il solito! Beh ti auguro buon proseguimento! Ci sentiamo presto>
<Va bene! Ti voglio bene Farah>
<Anch'io! Tanto>

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