Farah
Dopo essermi rivestita, esco dal camerino, imbattendomi contro il petto di Can.
Mi ha aspettata appena fuori dalla tenda.
Lo ignoro e cammino verso la sedia per prendere la borsa.
<Apri la porta per favore?> , gli dico , dopo aver notato che manca la chiave nella serratura
<No! Possiamo parlare di quello che è appena successo?>
<Non ho voglia di parlare>
<Farah! Per favore! >
<No ! Per favore, tu!> , rispondo prontamente, con tono nervoso
<Ci tengo a farti capire che il tuo pensiero è sbagliato! Non ho mai detto di non volere un figlio! È solo...>
<È solo... È solo... È solo...! Non hai altre parole nel tuo vocabolario?>, sbotto gesticolando
<Te l'ho detto! Quando sono arrabbiata non so controllare la mia lingua! Ed è per questo che devi riportarmi a casa e darmi modo di sbollire. Parliamo con calma una prossima volta> , insisto
<È il nostro anniversario!> , sottolinea
<Questo ora non è importante per me! Per favore Can! Portami a casa!>............
Sono appena entrata in casa.
Can mi ha lasciata come gentilmente gli ho chiesto, ma non è sceso.
È andato via e non gli ho nemmeno chiesto dove.
Tutto quello che voglio è rimanere da sola con me stessa.
Mi spoglio, lanciando tutto per aria, nervosamente.
Sulle guance, stupide lacrime.
<Vaffanculo!> , dico ad alta voce , lanciando la scarpa per aria
Successivamente anche l'altra.
Sono in intimo quando vado in bagno per aprire l'acqua nella doccia.
Mi spoglio del tutto e mi sistemo sotto il getto con occhi chiusi.
Acqua e lacrime ora sono diventate un tutt'uno e il trucco è stato portato via in qualche modo.
Doveva essere il nostro meraviglioso "giorno" e in realtà si è rivelato il "peggiore".
Per la prima è come se quello di fronte a me era un Can a metà.
Continuo a sfogare la mia frustazione sotto l'acqua, sentendomi più leggera.
Stupida sensazione.
Oserei dire "illusiva".
Sono sicura che quando uscirò dalla doccia sarò colpita di nuovo da tutte le emozioni negative.