ꨄ︎ 𝐶𝑖𝑛𝑞𝑢𝑎𝑛𝑡𝑎𝑐𝑖𝑛𝑞𝑢𝑒- Ultimo capitolo - parte tre

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Una settimana dopo

Voce narrante

Farah ha appena finito di prepararsi.

Ha un preciso compito in serata, ed è per questo che si sente così in ansia.

Si torce le dita, mentre cammina avanti e indietro , impossibilitata a stare ferma.
È irrequieta in questo momento ed ha tutte le ragioni per esserlo.
Ma sa anche che tutto quello che sta per fare è a fin di bene e Can capirà sicuramente le sue intenzioni.

Guarda l'orologio al polso per aggiornarsi sull'orario e sbuffa quando quelle lancette si sono spostate solo di cinque minuti.

<Uff> , sbuffa sonoramente

Stessa situazione è per Susanna.

Sono tornati a Milano solo da due giorni e nonostante i loro problemi da risolvere, ora ce n'è uno "importante" che riguarda Giovanni e che ha intenzione di essere "utile" in qualche modo per contribuire alla riconciliazione della famiglia Yaman.

Non ha mai conosciuto i suoi suoceri e forse non dovrebbe nemmeno considerarli tali , visto il periodo buio che stanno vivendo come coppia.

Ma questi giorni in Italia per loro sono molto importanti perché avranno modo di pensare e fare finalmente delle scelte importanti.

Se Farah ha trovato un modo per portare Can a quella cena di famiglia, Susanna le sta sudando tutte .

Intanto hanno accordato di vedersi in un posto. Preferisce parlargli di persona.
Qualcosa la inventerà al momento.
È questo che pensa.

Intanto lei è arrivata d'anticipo.
Giovanni arriva qualche minuto di ritardo.
Scende dall'auto e viene preceduto da lei che subito lo ha raggiunto.

Scende dall'auto e viene preceduto da lei che subito lo ha raggiunto

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<Ciao> , dice lei
<Ciao>, risponde lui

Si guardano.
<Perché mi hai fatto venire qui?>
<Perché ecco... Volevo vederti> , dice lei, sentendosi sempre più in ansia

Ansia di sbagliare tutto.

<E non potevi dirmelo in chiamata? Ti avrei raggiunta tranquillamente>
<Volevo dirtelo guardandoti negli occhi>
<Tutto qui? Volevi solo vedermi?>
<Non proprio. Ho una proposta per te>
<Una proposta?>
<Ti va di passare la serata con me?>

Lui resta in silenzio per un po'.

<Susy perché sento che c'è qualcosa che non mi stai dicendo?>
<Perché come al solito fai i tuoi pensieri assurdi. Voglio passare del tempo con te, tutto qua>
<È che non capisco. Ci siamo detti di rimanere soli in questi giorni per riflettere. Invece si sta rivelando tutto il contrario>

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