Una settimana dopo
Voce narrante
Farah ha appena finito di prepararsi.
Ha un preciso compito in serata, ed è per questo che si sente così in ansia.
Si torce le dita, mentre cammina avanti e indietro , impossibilitata a stare ferma.
È irrequieta in questo momento ed ha tutte le ragioni per esserlo.
Ma sa anche che tutto quello che sta per fare è a fin di bene e Can capirà sicuramente le sue intenzioni.Guarda l'orologio al polso per aggiornarsi sull'orario e sbuffa quando quelle lancette si sono spostate solo di cinque minuti.
<Uff> , sbuffa sonoramente
Stessa situazione è per Susanna.
Sono tornati a Milano solo da due giorni e nonostante i loro problemi da risolvere, ora ce n'è uno "importante" che riguarda Giovanni e che ha intenzione di essere "utile" in qualche modo per contribuire alla riconciliazione della famiglia Yaman.
Non ha mai conosciuto i suoi suoceri e forse non dovrebbe nemmeno considerarli tali , visto il periodo buio che stanno vivendo come coppia.
Ma questi giorni in Italia per loro sono molto importanti perché avranno modo di pensare e fare finalmente delle scelte importanti.
Se Farah ha trovato un modo per portare Can a quella cena di famiglia, Susanna le sta sudando tutte .
Intanto hanno accordato di vedersi in un posto. Preferisce parlargli di persona.
Qualcosa la inventerà al momento.
È questo che pensa.Intanto lei è arrivata d'anticipo.
Giovanni arriva qualche minuto di ritardo.
Scende dall'auto e viene preceduto da lei che subito lo ha raggiunto.<Ciao> , dice lei
<Ciao>, risponde luiSi guardano.
<Perché mi hai fatto venire qui?>
<Perché ecco... Volevo vederti> , dice lei, sentendosi sempre più in ansiaAnsia di sbagliare tutto.
<E non potevi dirmelo in chiamata? Ti avrei raggiunta tranquillamente>
<Volevo dirtelo guardandoti negli occhi>
<Tutto qui? Volevi solo vedermi?>
<Non proprio. Ho una proposta per te>
<Una proposta?>
<Ti va di passare la serata con me?>Lui resta in silenzio per un po'.
<Susy perché sento che c'è qualcosa che non mi stai dicendo?>
<Perché come al solito fai i tuoi pensieri assurdi. Voglio passare del tempo con te, tutto qua>
<È che non capisco. Ci siamo detti di rimanere soli in questi giorni per riflettere. Invece si sta rivelando tutto il contrario>