Farah
Mattino seguente
Apro gli occhi lentamente dopo aver udito la meravigliosa canzoncina che ho postato come sveglia.
Sono ironica quando lo dico.
Metto a tacere il telefono e guardo il soffitto dopo aver rilasciato un sospiro pesante.
Can non è a letto e questa di sicuro non è una novità.
Ma sforzo la memoria a ricordare cos'è successo esattamente durante la notte.
L'ultimo ricordo che ho di lui è che mi ha raggiunta a letto dicendomi che gli dispiaceva.
Ricordo anche il forte odore di alcol.
Sembra aver stretto una forte amicizia con esso.
"È andato a fare la doccia e mi sarò addormentata nel frattempo". Penso.
Intanto abbandono il letto e raggiungo l'armadio per prendere la roba, per poi andare in bagno e gettarmi nella doccia con tutta la voglia di rinfrescarmi.
...............
Can
Sono alle prese con gli ultimi disegni da quasi un'ora e ancora non ho concluso niente.
I pensieri sono tanti e la concentrazione è difficile trovarla.
<Can> , è Ines
Entra nel mio ufficio dopo aver bussato per annunciarsi.
<Dimmi> , le rispondo
<Tutto bene con la location. Sono passata come mi hai detto di fare e non ho riscontrato problemi. Sono ad un buon punto anche con le luci! Quindi tranquillo per questo>
<Le modelle ci sono, la location è pronta, gli investitori non vedono l'ora di conoscere la mia nuova collezione, ma il sottoscritto ancora non ha finito di disegnare. Mancano quattro capi all'appello!>
<Can so che posso risultare "pesante" ma voglio ricordarti che mancano pochissimi giorni. Riesci a completarli entro stasera? Che dici?>
<Non lo so Ines>Non la guardo quando le parlo.
Ho la testa poggiata sulle mani e occhi chiusi.
<So che puoi farcela!>
<Vedrò di riuscirci! Dopotutto non ho molta scelta> , sollevo il viso dalle mani e prendo la matita
<Ti lascio disegnare allora>Esce quando ha capito che ho bisogno di rimanere solo.
Disegno e cancello.
Lo faccio anche per i prossimi schizzi.
Prendo poi i fogli e finisco col strapparli in mille pezzi.
Getto tutto nella pattumiera.
Prendo poi la bottiglia del Jack Daniele's
e sento nuovamente bussare alla porta.È sempre Ines.
<Sto cercando di disegnare! Per favore Ines!> , le rispondo subito, non appena entra
Porta gli occhi per un attimo sulla bottiglia racchiusa nella mia mano.
<Scusami Can. Hai ragione! Ma ho qualcosa da consegnarti> , mi mostra una busta
<Cos'è?>
<Non lo so. Mi hanno detto di consegnarla a te personalmente>
<Dai qua!> , la prendo con la mano libera e cammino verso la scrivania
<Stai bene?> , mi chiedeSono di spalle a lei.
<Sì ,Ines! Grazie! Puoi andare ora!> , le rispondo senza girarmi
Non appena sento la porta chiedersi, mi riempio un bicchierino e mi vado a sedere dietro la scrivania.