ꨄ︎ 𝑇𝑟𝑒𝑛𝑡𝑎𝑠𝑒𝑡𝑡𝑒

566 93 32
                                    

Qualche giorno dopo

Can

Sono appena atterrato a Milano.

Qualche giorno in Turchia mi è sembrata un'eternità visto il malessere costante che mi ha accompagnato per tutto il tempo.
Ma non ho lasciato solo la Turchia.
Ho lasciato anche mio padre in una valanga di problemi.
Ma non ho nessuna intenzione di sentirmi in colpa per questa mia scelta.
È lui quello che ha creato tutto questo.
Mi ha tolto tutto con il suo egoismo.
Ha pensato sempre e solo a lui, o a quest'ora avrei tra le mani le quote della società che ho donato a lui a malincuore.

Recupero la mia macchina lasciata al parcheggio e mi dirigo in hotel.

Sono giorni che non sento Farah e giorni che non ho mai smesso di pensarla.

Il tempo servirà ad entrambi a capire la strada giusta da prendere.

Io sono maledettamente confuso.
Non so cosa sia giusto o sbagliato in questo momento.

Troppe verità venute a galla così velocemente da non aver avuto modo nemmeno di riflettere.

Non appena arrivo in hotel, parcheggio e raggiungo la mia stanza.

Valigia su valigia.

È questa la mia nuova realtà.

Mi siedo a capo letto letto, sospirando.

Sono stanco.

Chiudo gli occhi e resto così per qualche secondo.

Giovanni mi ha scritto che arriverà nel pomeriggio a Milano.

Peccato che ben presto si renderà conto che qui nulla è rimasto come ha lasciato.

Non ho più una moglie.
Non ho più una casa.
Non ho più un lavoro.
E ho solo un padre su carta.

Complimenti a questa vita che ha deciso di togliermi tutto.

Complimenti a me che ancora non ho gettato la spugna.

Complimenti a me che mi aggrappo da qualche parte per non cadere nell'abisso.

Sono abbastanza teso.

Mi alzo.

Prendo il sigaro dalla scatola e mi concedo un momento tutto per me, raggiungendo il balcone.

Scarico in esso tutta la mia frustazione.

La cosa più importante al momento è capire come muovermi

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

La cosa più importante al momento è capire come muovermi.

In realtà non so nemmeno da dove iniziare.

Anche "Can Yaman il sarto" tanto amato, ha bisogno di schiarire le idee e capire cosa fare nel suo prossimo futuro.

La gente è rimasta così delusa da me senza nemmeno conoscere il motivo per cui abbia cancellato la sfilata.

𝒫𝓇𝓇 𝒮ℯ𝓂𝓅𝓇ℯDove le storie prendono vita. Scoprilo ora