ꨄ︎ 𝑉𝑒𝑛𝑡𝑜𝑡𝑡𝑜

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Farah

Sono minuti interi che Can si è chiuso in bagno.

Non mi arrenderò mai in questa situazione.

Cercherò sempre la comunicazione con lui.

Odio il silenzio, ma odio di più me stessa per quello che gli ho fatto solo per colpa di una maledetta rabbia e dell'alcol che mi giocato un po' la lucidità.

Ma non esiste alcuna gomma per cancellare questo errore.

Tutto quello che posso fare è affidarmi al tempo.

Dicono che il tempo cancella tutto, ma non l'amore.

Quello è indelebile.

Spero che Can possa perdonarmi un giorno e capire che nel mio errore, non c'entra nulla il cuore.
Non ero in me.
E per la prima volta, quella "me" mi ha fatto seriamente paura.

Continuo a fare avanti e indietro per il corridoio nella speranza di vederlo uscire presto da lì dentro.

Abbiamo un sacco di cose di cui parlare.

Finalmente la porta si apre.

Ha un asciugamano avvolto in vita e i capelli bagnati lasciati sciolti sulla spalla.

Come se fossi un fantasma mi passa davanti per raggiungere la camera da letto.

<Can> ,lo richiamo

Mi fermo davanti alla porta.

Si prende la roba dall'armadio.

<Sono pentita amaramente> , gli dico senza badare al fatto che mi stia palesemente ignorando

Si sfila l'accappatoio.
Ha solo il boxer indosso.

<Trattami pure di merda, non c'è alcun problema. Ma fallo! Non mi rendere tutto più difficile con la tua indifferenza>

Ride.

<Io renderei tutto più difficile a te? Questa è bella> , mi guarda dopo aver messo i calzini
<Non ho provato nulla per lui! Te lo giuro>
<Lo abbiamo visto>
<Sono sincera quando lo dico! Non ho provato nulla ! Mi sentivo vuota>

Con il jeans tra le mani si piazza davanti me.

<Farah>
<Cos'è che ha interrotto il vostro momento? Sono curioso>

Parla così tranquillamente che mi fa paura.

Sembra impassibile, fuori.
Ma sono sicura che dentro ha il casino più totale.

<Vorrei tanto essere sincera con te in questo momento ma non lo farò>
<Perché? Cosa c'è di peggio dopo quello che mi hai fatto?>
<Can per favore! Non cambia quello che è successo! >
<Non cambia ma potrebbe essere probabilmente >

La verità è che gli ficcherei un'altra pallottola se gli dicessi che a fermarmi è stata la sua chiamata.

Impazzirebbe all'idea di sapere se avrei continuato caso contrario o se magari mi sarei fermata ugualmente ma per altre ragioni.

<Dimmi solo una cosa> , gli dico sperando di spostare l'attenzione su altro

Non risponde.

Ride.

Attende quella risposta.

<Can forse un giorno te lo dirò, ok? Ma non ora>
<Cos'è? Non mi dire che qualcosa o qualcuno vi ha interrotti! Magari hai ricevuto qualche chiamata?> , la butta così, centrando la verità senza saperlo

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