ꨄ︎ 𝑇𝑟𝑒𝑛𝑡𝑜𝑡𝑡𝑜

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La sera

Ho lasciato l'hotel per tornare a casa.

Farah è andata via dopotutto e mi sono sentito di farlo.

Ammetto che è stato maledettamente difficile tornare in questo posto.

Ora capisco il malessere di Farah rimanendo qui.

Tutto ricorda un avvenimento, che sia bello o brutto, fa male.

Mi guardo attorno, rendendomi conto di quanto la senta vuota ora.

Nel frattempo libero le pareti dalle fotografie e tolgo qualcosa di suo rimasto in bagno.

Appeso alla doccia c'è il suo reggiseno.

Lo prendo e lo inalo, sentendomi schiacciare da questa angoscia.

Lo metto in quella scatola dove ho scritto sopra la parola che ora ci rappresenta: Ricordi.

Cerco anche il più insignificante degli oggetti .

Ho bisogno di vedere una casa ripulita o finirà che ad impazzire realmente sarò io.

Il campanello interrompe il mio impegno.

Lascio tutto e raggiungo l'ingresso.

Apro la porta e un paio di braccia grosse e sode mi racchiudono.

<Che bello vederti Can> , è Giovanni

Ci stringiamo.

<Anche per me. Fatti vedere un po'> , sorrido

Si stacca e gli faccio una panoramica.

<Che muscoli! I miei complimenti> , dico e ride

Capita di incatenare i miei occhi nei suoi e mi accorgo di una strana luce.

<Sfido chiunque a venire con me nei miei viaggi e non trovarsi a fine percorso tutta questa massa muscolare> , ride ancora
<Vieni, entra> , gli faccio spazio

Tira con sé la valigia.

<Stavo per cucinare qualcosa. Sei arrivato al momento giusto> , dico e mi segue in cucina

La cosa che più mi fa strano è che non mi ha chiesto di Farah.
Non si è preoccupato nemmeno di sapere se fosse in casa.
Ma attendo che sia lui a chiarire questo mio dubbio.

<Che stress volare. Non puoi capire la noia>, lamenta

Intanto si siede sul divano.

<Quante ore di volo hai fatto?>
<Abbastanza>
<A me rilassa invece>
<Beato te>
<Questo perché non sai stare un minuto fermo. Ah, Giovanni. Sei rimasto tale e quale a quando eri piccolo>
<Chi si ferma è perduto kardeşim> (fratello)

Intanto preparo l'occorrente per una buonissima omelette.
Sono uscito nel pomeriggio per comprare tutto quello che in casa mancava.

<Allora Giò... Che mi racconti? Com'è andata la tua esperienza, tralasciando la relazione con Ara ovviamente.>

Ride.

<Lei è stata il mio colpo di fulmine. Per il resto tutto bene... Ho fatto strane amicizie>
<Tipo?>
<Coccodrilli, iguane, rane, e strani rettili>
<Che scemo! Tutto qui? È elettrizzante il tuo viaggio,lo ammetto>
<Cosa vuoi vedere in una foresta in fondo? Ma è davvero un'esperienza unica. Vedrai quando pubblicherò tutto sul mio blog>
<Immagino le fotografie che avrai scattato>
<Non puoi capire Can! Ho un video pazzesco! Dopo te lo faccio vedere>
<Che c'è in questo video?>

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