Farah
Can è appena arrivato.
Lo vedo dalla finestra, perché è posizionata di fronte ai parcheggi.Mi sono ricomposta in qualche modo eternamente, ma dentro ho un'infinità d'ansia.
<È arrivato> , dico , guardando Edoardo
<Mi raccomando! Parlagli a casa con molta calma. Sai già che gli spezzerai il cuore. Tutto quello che puoi fare in questo momento e accettare la sua freddezza. . . Credo che solo il tempo, forse, potrà sistemare la situazione. Ma prima ti tocca lottare per riavere tuo marito> , mi dice, con mani ferme sulle spalle, mentre mi guarda negli occhi
<Ho smesso di vivere da questo momento> , rispondo a trattiFa su e giù sulla schiena letteralmente dispiaciuto per la situazione.
<Ora vai da lui> , dice e annuisco
Con gambe tese, quasi difficili da muovere, lascio l'appartamento e raggiungo la macchina.
Entro e rimango in silenzio ad inghiottire le mie emozioni, incapace anche solo di guardarlo negli occhi.
<Farah, mi dispiace> , dice e i miei sensi di colpa crescono maggiormente dopo quelle parole
<Andiamo a casa , Can. Parliamo con calma una volta arrivati>Non parte.
<Perché non mi guardi?>
<Per favore Can> , giro lo sguardo verso il finestrino, sentendo gli occhi diventare sempre più deboli da voler espellere queste stupide lacrimeFinalmente la macchina si muove.
<Lo so come ti senti. Ho tardato parecchio e immaginavo, conoscendoti, che non ti avrei più trovata a quel tavolo. Ho anche immaginato che non mi avresti risposta e che ti avrei trovata da Edoardo. >
Lui continua a giustificarsi e io a sentirmi tremendamente in colpa.
<Ma non hai idea di quello che è successo stasera in quella sartoria> , continua
Porto un dito all'estremità degli occhi e premo per non far scendere le lacrime.
<Non ci sarà più la sfilata> , sgancia questa bomba e sbarro gli occhi con cuore accelerato
Quindi è successo qualcosa di grave per affermare questa cosa.
Ingoio la frustazione che provo per me stessa e cerco di capire che è successo in quella sartoria.
È alla guida e non mi sembra nemmeno "prudente" farlo agitare.
<Che significa che non ci sarà più la sfilata?> , dico a tratti, con voce rotta dall'ansia
<Che è andato tutto a puttane> , il suo sguardo è puntato sulla strada, ma la sua voce, la sua rabbia, le sue emozioni mi passano sul corpo come se fossero un treno ad alta velocità
<Ti sei ritirato?>
<Hanno distrutto tutto il mio lavoro>Il cuore non lo sento più battere.
Il corpo lo sento non appartenere a me.I sensi di colpa mi stanno mangiando.
<Ho tardato per questo, Farah. Ho trovato l'intera collezione tagliuzzata in minuscoli pezzi. Tutta la fatica, la stanchezza, le notti lunghe ad elaborare capi innovativi, sono andate a puttane>
Accelera di poco per sorpassare la macchina a noi davanti.
<Can parliamo a casa , va bene? Sei alla guida> gli dico, e freno la voglia matta di portare la mano sulla sua posata sul cambio
Ma è sbagliato.
Non posso farlo.<Ho fatto il possibile per farti sentire speciale almeno per oggi. Ma è tutto così complicato! Penso a cosa ho fatto di male nella vita per ricevere in cambio tutta questa cattiveria>