ꨄ︎ 𝑄𝑢𝑖𝑛𝑑𝑖𝑐𝑖

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Farah

Qualche ora dopo

Can non si è fatto sentire per niente.

Ho deciso che gli lascerò spazio almeno per oggi.

Dopo aver fatto il bagno con mamma, ci siamo stese un po' al sole sul comodissimo ponte.

Niente folla, niente assembramenti, niente code: solo relax, sorseggiando un aperitivo in attesa che il pesce sia pronto.

Guardo il cielo tutto il tempo,  con occhi chiusi.

<Farah> , mi richiama mia madre

Lei è stesa in pancia in giù.

Ha il viso girato verso di me.

<Dimmi>, alzo gli occhiali, portandoli in testa
<Ora che tuo padre non c'è, se ti va, puoi dirmi quello che ti succede? Anch'io ti vedo strana>

Sospiro.

<Non è un bel momento, mamma> ,le rispondo sincera

Io e mia madre siamo state sempre così.

Una il supporto dell'altra.

<Che sta succedendo?>
<È che ho immaginato il mio matrimonio diverso da quello che sto vivendo giorno giorno. Non so come dire . . . Ho pensato che sarebbe stato meraviglioso svegliarmi finalmente accanto a mio marito. Che ne so, che ci saremmo uniti di più, ecco. - gesticolo- pensavo che il matrimonio avrebbe risolto un po' di cose e invece...>
<Invece? Cos'è che non ti soddisfa?>
<Sto conoscendo un nuovo lato di Can che prima non ho avuto modo di sperimentare. È un lato che mi sta facendo perdere la testa! Si è chiuso in se stesso e non mi permette di entrare, neanche in punta di piedi>
<Perché si è chiuso? C'è qualcosa che lo fa soffrire?>
<Lui mi ha detto che mi sbaglio. Che è solo un momento questo. Un momento transitorio, è così che lo definisce. Il motivo di tutto questo è suo padre>
<Guven l'ho conosciuto come un uomo dal carattere forte. Pretende parecchio da Can e questo in una delle nostre cene con i tuoi suoceri, l'ho fatto presente. >
<Cosa ti ha detto? Sono curiosa>
<Che Can è l'unico a cui può affidarsi. Giovanni è incompatibile con lui. Sia per via dei differenti mestieri e sia per i modi di pensare. Insomma, Giovanni è un libertino. Questo lo sai anche tu>
<Lo so. È l'opposto di Can! >
<Mi chiedo perché Can si è chiuso così! Sì, è stato sempre un tipo introverso, ma non ti ho mai sentita lamentare questo suo modo di essere. >
<Io non lo so. In realtà le sbaglio sempre tutte! Cerco di essere d'aiuto e in realtà finisce sempre male. A volte sembriamo non parlare la stessa lingua e altre, di non avere Can di fronte. Sembra un'altra persona! >
<Quando una persona si chiude è perché teme di affrontare il dolore, lo sai?>
<Conosco i dolori di Can! Forse il più grande, che si potrà dietro, è quello della separazione dei suoi genitori. Ma è passato del tempo, mamma. Inoltre lui non era così... Lo è diventato dopo il matrimonio. È troppo concentrato sul lavoro! Non esiste altro che la sartoria! Tutto il suo malessere è collegato a quello! Ci stiamo perdendo di vista, è questa la verità!>, gesticolo

Intanto mi spruzzo acqua sul corpo per rinfrescare la pelle.
Rischio di arrostirmi sotto al sole.

<A volte usiamo il lavoro come valvola di sfogo. Inoltre Can ci ha detto tempo fa che è cresciuto tra tessuti e macchine da cucire. Forse è l'ambiente che lo aiuta in sé per sé. Ci hai mai pensato?>
<Non lo metto in dubbio, ma ci sono io prima di ogni cosa! Forse non sarò brava a farglielo capire, ma su di me davvero può contare! Insomma, un po' come tra te e papà! Invece mi sento sola>
<Farah  ... Le persone che si mostrano  gelide o  impenetrabili sono persone che in passato hanno chiesto con insistenza che le loro emozioni fossero ascoltate. Io credo che Can abbia questo problema. Avendo visto la sua richiesta quando era solo un ragazzino, cadere nell’oblio e il suo bisogno restare insoddisfatto, ha imparato a chiudere la porta, visto che lasciandola aperta, non faceva altro che ricevere un assordante silenzio in cambio. Non so se mi hai capita>

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