ꨄ︎ 𝐶𝑖𝑛𝑞𝑢𝑎𝑛𝑡𝑎

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Farah

È Can ad interrompere questo bacio lungo e intenso.

<Che dici... Andiamo a letto? Sono un po' stanco> , sussurra sulle mie labbra

Gli accarezzo la guancia.

<A letto? Vuoi che venga con te?>
<Perché non ti va?>
<Non è che non mi va... Solo che non è meglio se magari dormissi sul divano?>
<Farah che ti prende?>

Si stacca del tutto per guardarmi.

È che eviterei ravvicinamento troppo pericolosi.

Ho paura che possa accadere la stessa situazione di prima.

Lasciare le cose a "metà" insomma.

Purtroppo non è facile gestire i nostri impulsi.

<Sicuro che condividere il letto sia un'ottima idea per te? Parlo per questi primi tempi... >

Facco difficoltà ogni volta a mettere alla luce questa realtà.

Ogni volta che si parla di Simone mi sento stringere il cuore in un pugno.

<Non dormirai sul divano! So che il letto è una situazione tanto intima e forse ho capito il tuo "disagio", ma se per questo, allora dormirò io sul divano. >
<Non esiste>

Mi alzo e comincio a sparecchiare.

<Dormo io sul divano>
<Ancora insisti? Allora visto che entrambi vogliamo dormire sul divano, facciamo che dormiamo " insieme" nel letto e pace> , mi osserva
<Va bene. Ok... Proviamoci>

Sistemo subito la situazione.

Durante la notte

Apro gli occhi lentamente dopo aver sentito il vuoto accanto a me.

"Can". Penso.

Mi giro per prendere il telefono dal comodino, per vedere l'orario.

"02:14".

Siamo in piena notte.

Mi alzo lentamente, infilando le pantofole.

Pantofole enormi perché sono di Can.

È tutto buio.

L'unica luce accesa, ma in maniera soft è in cucina.

È la lampada accanto al divano a dare quella poca luce all'ambiente.

"Dove sei?". Penso.

Lo cerco dappertutto.

Mi accorgo poi della porta finestra socchiusa.

Mi avvicino a braccia conserte, trovando Can fumare in veranda.

Mi avvicino a braccia conserte, trovando Can fumare in veranda

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Sembra assolto nei pensieri.

Quanto mi dispiace vederlo così.

Lo so che non è facile per lui questo momento e che ce la sta mettendo tutto per farmi stare bene.

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