Can
<Allora? Che te ne pare?> , dico, entusiasta del lavoro svolto
Ho imbastito più della metà degli abiti che ho disegnato per la collezione estiva.
Li ho sistemati sui manichini, osservandoli uno ad uno e riportare qualche modifica con l'aiuto degli spilli, se neccessario.
<Can ... Sono sbalordita! Certo, vedere i disegni, hanno comunque avuto il loro effetto, ma vederli ora, realizzati ti garantisco che è così... Sensazionale , ecco ! Chi è la Musa ispiratrice?> è la voce della mia assistente
Mentre mi parla, osserva da vicino tutti gli abiti.
Alcuni li tocca, ammaliata.<Secondo te?> , le rispondo, con braccia conserte
<Sembra scontato se ti dicessi tua moglie?>
<Non lo sei. È la verità! Ho deciso di ispirarmi a lei per questa collezione> , sorrido
<Quindi vedi tua moglie sensuale e maledettamente sexy> , mi guarda un momento, sorridendo
<Ma tanto, visto che questi meravigliosi abiti sono ricchi di trasparenze e dettagli notevoli. Sono a prova di "gelosia" praticamente! . Mi chiedo se... Insomma... Faresti indossare a Farah questi vestiti?> , aggiunge
<Li ho immaginati su di lei, quindi sarebbe meraviglioso vederla in ogni singolo vestito. Ma hai detto una cosa importante. Sono a prova di gelosia! Per cui, sì! Glieli farei indossare, ma a vederla sarò solo io>, rido<Ah, Can, ah! > , ride con me
<Comunque i miei complimenti. Ho visto il tuo impegno per creare questi modelli e fare come sempre la "differenza". Quindi volevo dirti che ci sei riuscito alla grande! Spaccherai ancora>
<Grazie Ines! Bisogna vedere il parigino ora, che si è inventato. Ha talento, questo lo riconosco, ed è per questo che non posso permettermi di farmi scavalcare>, rispondo prontamente
<Can... Sai cosa penso?>
<Cosa?>
<Non focalizzarti sulla "concorrenza". So che competere fa migliorare e ti sprona a dare il meglio, ma perché fare sangue amaro? Mi sembra più una gara, ecco. "Che vinca il migliore". Per me la moda non dev'essere così... La moda per me è altro. È un po' come i disegni per gli artisti, i libri per gli scrittori, le poesie per poeti e via dicendo. Si può essere bravi in due, in tre, in quattro. Ognuno di voi ha il suo modo di lavorare. Ognuno di voi ha la sua fantasia... La sua creatività. Non so se mi hai capita>
<Ho capito quello che intendi dire... Effettivamente hai ragione! Ma devo precisare una cosa. Il parigino è una sfida per me. La sua arroganza, la sua strafottenza sarà la mia vittoria. Ci siamo incontrati un paio di volte e sai che mi ha detto? Che il mio regno crollerà prima o poi perché i miei capi sono oramai scontati e che non ho più la capacità di sorprendere! Ma voglio dimostrargli quanto si sbaglia> , gesticolo
<Can! Non hai da dimostrare nulla a nessuno! Devi competere, sì, ma con te stesso. Sempre e solo con te stesso!> , mi accarezza la spalla e continua ad osservare gli abiti
<Questo è meraviglioso! Che dici? Mi starebbe bene?> , mi dice poi, indicando il manichino rivestito
<Tu che dici?>