Capitolo 49

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Ero appena entrata in casa dopo il pranzo con Carlos.

Appoggiai tutto sul bancone della cucina e chiamai trev.

"Ella, tutto okey?" Disse lui nervosamente.

"Si sono appena arrivata a casa, ho bisogno di dirti tutto, quando arrivi?" Gli domandai mentre mi incamminavo verso la camera da letto.

Neanche il tempo di rispondermi che senti la porta dell'appartamento aprirsi e lui che mi riattaccava.

"Dimmi tutto.. stai bene te?" Disse trev entrando in camera mentre ero in reggiseno e prendendomi per le spalle e guardarmi.

" sisi tranquillo.. è venuto a prendermi davanti all'università e mi ha portato fuori a pranzo. È andato tutto bene abbiamo parlato ma mi ha proposto di andare alla sua casa al mare dopo gli esami, la casa che è vicina alla sua famiglia ha specificato." Gli dissi guardandolo chiaramente sorpresa ancora per la velocità nel volermi lì.

Lui mi guardò sorpreso e scosse il capo " c'è qualcosa che ci sfugge, vi conoscete da così poco tempo e vi siete solo baciati, e lui ha intenzione di portarti già nel suo territorio? Stiamo perdendo di vista qualcosa.." disse lui riflettendo e sedendosi sul letto e guardandomi negli occhi.

Annuì e mi tolsi i pantaloni mettendo tutto a lavare.

Avevo bisogno di una doccia era troppo strano era impossibile che fosse così fuori di testa per me o che fosse già innamorato, doveva stare attento e lui era uno sveglio carlos, non avrebbe abbassato mai così velocemente la guardia per me sopratutto dopo il niente principalmente.

Entrai sotto la doccia e sentì trevor che era al telefono, mentre l'acqua scorreva ed io mi lavai un pensiero di attaglianò nella mia testa.
Dopo essermi risciacquata mi avvolsi nell' asciugamano e mi fermai davanti alla doccia a fissare un punto indefinito e pensare.

"Tutto bene?" Domando trev entrando in bagno e appoggiando una mano sulla mia guancia.

"Trev hai tutte le registrazioni mie audio delle uscite con Carlos?" Gli domandai nervosamente.

Lui annuì " certo perché?" Rispose lui corrugando la fronte.

"Io ho mai detto a Carlos della mia paura nell'andare al mare o di come tu fossi morto o meglio dove?" Gli domandai sospettosa.

"Non credo, da quel che ricordo di me non avete più parlato dopo il suo locale, dove vuoi arrivare El?" Domando John nervosamente.

Bingo.

"Lui c'era quando ci hanno sparato. Lui era in quella spiaggia. Non era solo un fottuto incubo trev. Lui oggi si è scusato con me perché dice che aveva dimenticato che tu eri morto in spiaggia o del perché io avessi paura di andare al mare.. come fa a saperlo se io non gliel'ho detto?" Gli domandai cercando di ricostruire i tasselli.
Mi tolsi l'asciugamano e andai in camera a mettermi un intimo.

"È impossibile che fosse lì El, te l'ho detto era tracciato e localizzato da un'altra parte ed in più se è in contatto con il clan magari l'ha saputo da loro cosa che è più probabile.." rispose attentamente e senza staccarmi gli occhi.

"Forse hai ragione tu.. sono così stanca trev. Ho la testa inondata da tutto ciò e tu cosa dici che dovrei fare andare al mare da lui? Io voglio chiudere questa situazione e se questo vuole dire accettare di andare là io lo faccio trev." Gli dissi esausta mentre lui si avvicinava a me e mi prendeva il viso tra le mani.

"Ella finirà tutto questo te lo prometto. Ti amo e farò di tutto per renderti felice te lo giuro, ma fino ad allora dobbiamo solo resistere con tutte le nostre forze okey?" Mi disse seriamente prima di baciarmi.

Mi abbandonai al suo bacio che feci diventare sempre più vorace e quando feci per tirargli via la maglia il suo telefono squillò.

Seccato smise di baciarmi e rispose solamente " cosa c'è" mentre mi accarezzava la schiena ed io gli baciavo il collo.

"Cosa?" Disse lui spiazzato ed irrigidendosi.

Mi staccai da lui e non smise di guardarmi negli occhi.

"Si.. okey arriviamo subito." Rispose prima di riattaccare.

"È successo un casino a Los Angeles per colpa dei martinez.. devi venire anche tu alla base." Rispose lui mentre si rimetteva la maglietta.

"Io? Perché cosa centro?" Risposi non capendo ciò che mi stava sfuggendo.

Iniziai vestirmi aspettando una sua risposta.

"Ella voglio che tu stia tranquilla va bene? Perché quello che ti dirò non ti piacerà affatto.." rispose lui teso mentre infilavo gli shorts di jeans e poi una maglietta a maniche corte.

"Cosa è successo trev? Dimmelo.." gli dissi nervosa mentre prendevo i calzini e poi le scarpe da infilarmi.

" hanno trovato delle informazioni su di te e carol da alcuni del clan che lavorano anche con i Martinez. E altre cose che abbiamo bisogno di vedere e che devi esserci tu altro non so ancora.." rispose lui anche se sentivo che c'era qualcos'altro che forse ancora non mi stava dicendo.
La conoscevo quella espressione, fin troppo bene .

"Ti aspetto giù dalla jeep okey? Fai in fretta" disse lui uscendo dalla stanza prima ancora che potessi rispondere.

Sospirai e prendendo la borsetta dopo 5 minuti uscì dall'appartamento.

Mentre cercavo nella borsa il telefono e camminavo verso l' ascensore mi scontrai con qualcuno malamente.

Alzai lo sguardo e vidi che era un ergumero enorme e a fianco lui c'era il fratello di Carlos l'altro martinez.

"Sscusi.." balbettai quando vidi quel viso, io l'avevo già visto quel viso..

Salutai velocemente il fratello di Carlos, e mentre aspettavo l'ascensore i due mi guardarono nuovamente mentre andavano verso l'appartamento di Carlos.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 08, 2024 ⏰

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