"cazzo.." disse Trevor facendomi aprire gli occhi.
Cercava di camminare da solo mentre faceva smorfie di dolore.
" Trevor devi stare a riposo.. ha preso troppo traumi il tuo corpo." Gli dissi alzandomi dal letto e andando verso di lui.
" Non sto a letto.. è odioso e ho un clan da mandare avanti" disse serio e innervosito.
Roteai gli occhi seccata " smettila di pensare al clan e prenditi delle vacanze Trevor." Gli dissi seria per poi ascoltare ciò che avevo appena detto.
I capi clan da quando andavano in ferie?
Mi venne quasi da ridere." Devo sbrigare delle cose ella non è così semplice." Disse lui passandomi con lentezza affianco per superarmi ed uscire dalla stanza.
Sbuffai e gli presi il braccio sano mettendolo sulle mie spalle e aiutandolo quando fummo dalle scale.
" C'è la faccio anche da solo.." disse lui infastidito.
Sta mattina aveva la luna storta?Che ore erano a proposito?
" Si come no nonnino.." gli risposi prendendolo in giro.
Quando fummo arrivati nell'atrio non c'era nessuno dentro alla villa.
Guardai l'orologio appeso al muro ed erano le 14 del pomeriggio.Avevo tre ore prima di vedere Carol.
In quel momento Bryan entrò dalla porta d'ingresso e ci salutò.
"Andiamo nello studio" disse Trevor al suo vice che annuì velocemente.
" Sistemo il macello di ieri che c'è in sala intanto" gli dissi tranquillamente.
Trevor annuì " grazie ella.."
Lo guardai mentre andava con Bryan nel suo studio ed io camminavo verso la sala.
Pensai a quando sarebbe stato il momento giusto per dirgli di New York o se dovevo partire per davvero. Dopo ieri avrei giurato che sarei scappata via come non mai per non rivivere di continuo questi casini, ma dopo le parole di Trevor di sta notte e quelle dei ragazzi di sta mattina ero quasi confusa.
Se fossi partita sarebbe successo qualcosa? Avrei perso Trevor con la mia scelta?
Avrei dovuto frequentare tre anni più la specializzazione, sarebbero volati ma non avrei mai saputo ora se in futuro sarei ritornata qui. Dopo essermi costruita un nuovo inizio. Non potevo fare promesse che non avrei rispettato veramente.
Sistemai le cose nel kit del pronto soccorso, e presi la roba con il sangue per buttarla via.
Quando appoggiai il kit sul mobile in cucina, buttai tutte le pezze e le cose sporche del sangue di Trevor.
Mi lavai le mani e presi dei pezzi di scottex e lo spray per pulire e ritornai in sala per pulire il tavolino ed il divano di pelle.
Quando finì buttai i pezzi di carta bagnata sporchi e rimisi tutto apposto, salì le scale con il kit che lasciai in camera di Trevor e mi infilai sotto la sua maglia che indossavo i miei shorts.
La maglia piena di sangue la buttai nel pattume, non avrei voluto tenerla neanche se si ripuliva..
Presi la borsa ed il telefono, mi infilai i calzini e le scarpe e ritornai giù in sala per aspettare Trevor.
Quando mi sedetti appoggiando le cose affianco sentì la voce di Bryan e Trevor più vicine.
" Va bene.. te aggiornami. L'importante è che sta faccenda finalmente è risolta." Disse trev duramente.
Mi voltai e li guardai in mezzo all'atrio.
Bryan annuì e poi guardò me stranamente. Speravo solo non avesse detto niente a Trevor.
Quando lui uscì Trevor mi guardò in una maniera indescrivibile.
Sostennetti il suo sguardo rimanendo entrambi in silenzio.
" Lo sai vero?" Domandai alzandomi nervosamente.
" Te ne andrai e mi lascerai ella. Non mi hai detto un cazzo di niente e da quel che ho capito non vedi l'ora di andartene via e dimenticarmi. Dimenticare questo capitolo che riguarda me e ciò che eravamo. Cos'altro posso dire ella?" Disse lui duramente e freddamente. Distaccato come non mai da quello che era invece sempre con me.
" È un'opportunità che non posso rifiutare Trevor. È la mia università dei sogni e lo sai anche tu, non avrei mai creduto mi prendessero. Ciò che ho detto ieri sera era per rabbia e perché avevo bevuto troppo, non ci ho pensato quando ho parlato con Luke e mi dispiace tu sia venuto a saperlo così. Aspettavo solo il mom.." feci per dire nervosamente dispiaciuta prima che lui parlò
" Il momento giusto per lasciarti. Te ne stai andando proprio quando ho risolto tutto e più nessuno ci romperà i coglioni. Te ne vai proprio dopo che sto cercando sempre di più di aprire il mio cuore con te e ancora prima che io possa farti conoscere e capire che persona io sia e che posso essere grazie a te. Io non voglio che te ne vai cazzo" disse lui diventando furente e a pezzi.
Difficilmente non ci riuscì ma piansi, io lo amavo quel ragazzo nonostante stessi per partire di li a qualche mese.
" Non puoi dirmi tutto questo Trevor e prendere che io non ci stia male. Io ti amo cazzo, ma amo anche me stessa ed il futuro che io voglio." Gli dissi scuotendo la testa piena di lacrime.
Lui si avvicinò a me " io posso essere il tuo futuro ella. Non partire ti prego. Sarò ciò che vuoi e chi vuoi ma non lasciarmi" disse appoggiando la sua fronte contro la mia mentre piangevo e mi prendeva le mani con le sue.
" Lo sai che non puoi Trevor e lo capisco, questo è il tuo mondo e come rispetto ciò che tu vuoi, desidero un mondo tutto mio anche io. Tu hai scelto già il tuo futuro voglio farlo anche io, lo sai anche tu che nel tuo mondo potrò adattarmi quanto vuoi ma non è ciò che voglio" gli dissi testarda.
Lui rimase per un attimo in silenzio "cosa devo fare ella? Dimmelo e lo farò." Disse lui arreso.
" Non posso chiederti questo" gli risposi facendo per staccare le sue mani dalle mie.
Lui le riprese ed insistette " io ti amo ella dimmelo e lo farò"
" Lascerai il clan e questa vita? Verrai con me a new York a vivere insieme e a costruirci un nuovo futuro?" Gli dissi mentre il cuore andava all'impazzata all'idea che lui lo facesse davvero..
" È questo ciò che vuoi?" Domandò lui guardandomi seriamente.
" Solo se lo vuoi anche tu Trevor" gli risposi incerta
" Va bene" rispose staccando la fronte dalla mia ed asciugandomi le lacrime sulle guance.
" Davvero?" Gli chiesi incredula e sconvolta.
" Si" disse lui sicuro guardandomi negli occhi.
Non ci credevo.. non era possibile.
Sorrisi come non mai e gli saltai addosso dimenticandomi che aveva male dapertutto.
Lui mi afferrò e imprecò dal dolore.
Mi divincolai da lui in colpa e lo baciai felice mentre lui sorrideva e si lamentava dal dolore.

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Ruthless
RomanceElla Smith è una ragazza di diciannove anni, coraggiosa e brillante, è alle prese con la scuola ed i drammi adolescenziali finché tutta la sua vita viene stravolta completamente... Trevor Williams è un ragazzo di ventiquattro anni menefreghista e ar...