capitolo 22

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Mandai giù il nodo in gola ed invece di mettermi alla guida come mi aveva detto Trevor e scappare da loro, decisi di sbloccare la macchina e scendere.

Trevor mi trucidò con lo sguardo e si dimenò come un matto per liberarsi.

" Non la toccare neanche. Giuro che ti ammazzo" sbraitò Trevor mentre scendevo dalla macchina ed il motociclista mi spinse davanti a loro.

" Quindi te devi essere l'amichetta della biondina.. il piano è andato come dicevi Tim" disse un uomo con i capelli brizzolati ed il viso tatuato.

" Visto?" Rispose l'altro levandosi via il casco.

" Non pensavo che la tua ragazza fosse così bella e giovane Trevor.. accetteresti un bel prestito?" Domandò quel viscido avvicinandosi a me e toccandomi il viso.

Io scostai il viso dalla sua mano e gli sputai in faccia.

Mentre lo guardavo spaventata e piena di rabbia.

" Che caratterino " disse quello che si chiama Tim mentre gli altri ridevano.

Lui fece una smorfia pulendosi lo sputo sulla guancia e disse " questo non dovevi farlo"

Lui fece un segno ad uno dei suoi uomini e andò verso Trevor ed iniziò a riempirlo di cazzotti.

Io urlai di smetterla e mentre lui incassava ed era trattenuto dall'altro ragazzo dissi " digli di finirla ti prego "

" Non funziona così tesoro. Io ti concedo un favore e tu ne concedi uno a me va bene?" Disse lui mentre l'altro continuava a picchiare trevor.

Bryan aveva una pistola puntata alla tempia mentre veniva tenuto con un braccio per il collo ed era legato.

"Va bene ma digli di smetterla." Dissi disperata.

Lui sorrise e disse al tizio di fermarsi.

Trevor sputò del sangue per terra e a malapena si teneva in piedi con la faccia piena di lividi e sangue.

" No El.." disse a bassa voce e con dolore.

Io piansi e cercai da andare verso di lui.

Il tizio mi si parò avanti e mi trattenne mentre mi dimenavo per liberarmi

" Lasciami andare cazzo" gli gridai dandogli dei cazzotti sulle spalle.

" Se non ti calmi dico di continuare e l'altro avrà la testa spappolata a terra" disse lui serio

Mi bloccai e lui mi lasciò andare spingendomi a terra.

Mi graffiai una gamba sull'asfalto ma a parte quello mi alzai subito guardandolo con odio.

" Te ne pentirai. " Dissi solamente guardandolo con una rabbia cieca.

Lui rise e scosse il capo.

" Non credo dolcezza.. veniamo al sodo te ora mi dovrai dire dove è il ritrovo dei redfire. Se non mi risponderai farai anche te una brutta fine e dopo la farò fare anche a loro." Disse lui prepotentemente.

" Io non lo so. Non so dove sia il loro ritrovo. Non faccio parte del clan. Puoi farmi tutte le domande che vuoi ma io non so un cazzo su tutto quello che fanno." Gli dissi velocemente con rabbia e guardandolo negli occhi.

" Non mi sembra sia così, dal momento che sei sempre con loro e sei andata anche all'ultima gara, al combattimento e anche nel suo locale e casa. Dimmelo sarà molto più facile credimi" continuò lui sfilandosi la pistola dai pantaloni e puntandola sulla mia fronte.

Cominciai a piangere inerme mentre Trevor urlava più che poteva di lasciarmi stare e che non sapevo nulla.

" Ora dimmi dove è." Disse lui togliendo la sicura dalla pistola.

" Va bene te lo dico. Però lasci liberi Trevor e Bryan. Ti ci porterò io solo io so il codice." Dissi facendo a capire a Trevor quale era il posto.

Lui sbiancò e ripeté no di continuo dimenandosi.

" Va bene.. andiamo Tim" disse lui andando verso alla mia macchina.

" Guidi tu." Disse lui togliendomi la pistola dalla fronte.

Mi asciugai le lacrime e andai verso la macchina, quando salì sopra e affianco a me ci fu il viscido e seduto dietro il suo tirapiedi misi in moto mentre Trevor e Bryan venivano liberati.

Guardai lo specchietto retrovisore e vidi che diverse macchine si fermarono lì da loro.
Erano arrivati per fortuna.

" Abbiamo compagnia" disse Tim girandosi a guardare dietro vedendo una macchina dietro di me.

Lo sentì caricare una specie di mitraglietta.

" No. Sennò mi fermo. Riesco a seminarlo" dissi decisa non volendo che sparasse alla macchina dietro.

" Allora fallo " disse il tizio affianco a me arrogante.

Cambiai marcia ed iniziai ad accelerare molto velocemente e cambiare strada.

Quando fummo verso il centro facendo una totale cazzata feci inversione sparata rischiando di fare gran incidente ma fortunatamente evitandolo mentre altre macchine non potevano dire lo stesso.

" E secondo te dovrei credere che non fai parte del clan?" Disse lui guardando le macchine che per poco prendevamo e riuscendo a seminare l'uomo di Trevor.

Guidai veloce e cercai di fare la strada più lunga per arrivare all'appartamento da Carol che ovviamente non era quello il ritrovo.

" Se mi stai prendendo in giro sappi che  sei spacciata e lo sarà anche la tua amichetta " disse lui facendomi venire i brividi.

Dopo 10 minuti arrivammo all'appartamento ed io sperai che trevor e gli altri arrivassero in tempo.

Dopo aver parcheggiato scesi dalla macchina guardandomi attorno ma trovai nessuna macchina famigliare purtroppo..

Feci il giro della macchina ed il tizio mi prese per un braccio mentre Tim mi seguiva.

Entrammo dentro il condominio e avevo bisogno di perdere tempo.

Mettendomi una mano sul petto e lamentandomi da un momento all'altro feci per accasciarmi a terra.

Il tizio fece per tirarmi su mentre fingevo di aver qualsiasi cosa che avessi.

" Che le succede?" Domandò Tim mentre mi tirava su per l'altro braccio.

" Il cuo.. cuore" dissi con finta fatica.

" Ha un infarto Jim" disse Tim nervosamente.

Jim mi strattonò fece per dire" le sparo subito visto che non serve"

"Un attimo.. ho bisogno di rip-prendermi" dissi a peso morto sempre con la mano sul petto.

Mi lasciarono a terra e si avvicinarono all'ascensore.

" Dimmi il codice, tu Tim stai con lei mentre vado su" disse lui sicuro.

Tim annuì ed io gli dissi lentamente il codice dopo un minuto le porte si aprirono ed io sperai fino all'ultimo che gli altri arrivassero.

Tim rimase in piedi ed io quando vidi che fuori dall'entrata la jeep di Luke e altre due macchine accostare mi alzai.

Tim guardò l'entrata e fece per prendere il telefono ed avvisare John.

Io presi la rincorsa e mi ci fiondai addosso facendogli cadere la pistola a qualche metro da lui  e facendomi un male cane.

Lui grugnì e quando mi spostai mi prese per i capelli gettandomi a terra.
Un dolore assurdo mi si radiò per la testa mentre vedevo Trevor e gli altri correre verso di me per poi vedere buio.

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