63.

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Eravamo avanti di un gol dal 32esimo minuto ed ora era appena iniziato il secondo tempo.

A portarci in vantaggio era stato Gatti con un meraviglioso gol di testa. Bastava un'altra rete, e tutti saremmo potuti tornare a respirare. E ovviamente speravo che a fare centro nella porta per una seconda volta fosse proprio Kenan.

Non lo vedevo molto concentrato, si guardava spesso in giro e inoltre aveva perso palla diverse volte. Ma nonostante ciò, le sue bellissime giocate non erano mai mancate.

E proprio quando la palla si fece sempre più vicina all'area di rigore, sentii il cellulare squillare, così dovetti distogliere lo sguardo dalla tv per un attimo.

Lessi il nome sul display, era Bianca. Risposi subito, notando poi che Cambiaso aveva mandato dietro la palla dato che non c'era abbastanza spazio per poter tentare un tiro.

-Pronto Bi?-

-Gaiuz, stai guardando la partita?- mi chiese subito

-proprio così, perché?- chiesi a mia volta, curiosa del perché me l'avesse domandato. Nel frattempo Kenan prese il controllo della palla, iniziando a puntare il primo uomo. Corse senza passarla, dribblando addirittura l'arbitro

-volevo chieder..- non la feci finire di parlare che balzai dal divano vedendo Kenan a terra dolorante. Non percepivo però, dove si fosse fatto male

-che è successo?- mi chiese Bianca

-Kenan- pronunciai il suo nome un po' esitante -è a terra-

-che ha fatto?- chiese poi.

Mi tranquillizzai tirando un sospiro di sollievo quando lo vidi alzarsi, e solo guardando il replay mi accorsi che l'avversario, senza farlo apposta, gli aveva piazzato un bel calcio nei gioiellini di famiglia

-ah niente, un calcio nella palla sbagliata- mi sedetti nuovamente sul divano

-nooo, così non potrete più procreare- disse ironica

-zitta Bianca-

-come sei permalosa- mi provocò

-vabbè, che volevi dirmi?- le chiesi, tornando al discorso di prima

-volevo chiederti, hai casa libera?- chiese speranzosa

-si, puoi venire... ho già capito- risposi già sapendo dove volesse arrivare

-bene, corroo-

Chiuse subito la chiamata, io sorrisi scrollando la testa per il suo solito modo di fare. L'unica che poteva auto invitarsi era lei, Bianca. C'era sempre stata quando avevo bisogno e viceversa, quindi ormai il nostro era un rapporto di sorellanza più che di semplice amicizia.

Mentre attesi il suo arrivo, la partita arrivò al 65esimo minuto. Sempre 1-0 per la juve.

La palla continuava a girare vicino all'area di rigore avversaria, senza però mai arrivare in porta.

Fin'ora due pali e una traversa, solita fortuna della juve...

I miei occhi brillarono quando però, da centrocampo Kenan partì di contropiede. Non so per quale assurdo motivo non la passò a nessuno, rischiando che qualcuno potesse rubargliela.

Nonostante ciò, riuscì ad arrivare tutto solo davanti i tre difensori del bologna.

Rimasi a bocca aperta, e con me tutto l'intero stadio. Era riuscito a superare tre uomini e ora, stava puntando la porta. Il portiere piegò le ginocchia preparandosi al colpo ma questo non fu abbastanza per evitare che la palla tirata da Kenan non entrasse in porta.

La telecronaca urlò, mentre io gioivo insieme ai tifosi nonostante fossero dall'altra parte della tv.

Kenan corse verso la curva facendo la sua solita esultanza, poi inaspettatamente si diresse verso le telecamere.

Non capii cosa volesse fare, fino a quando si tirò su la maglietta.

Sorrisi a 32 denti quando lessi quelle parole scritte sulla sotto maglia che avevo notato si sistemasse dall'inizio della partita.

Mi perdoni prensesim?
Ti amo

E poi fece un cuore con le mani, indicando la telecamera. Sentii i suoi occhi nei miei come se si trovasse con me, in questo esatto istante.

Mi portai le mani alla bocca ancora sconvolta.

Presi subito il telefono con le mani tremolanti e gli scrissi un messaggio, sapendo che non appena fosse entrato in spogliatoio, avrebbe controllato il
telefono.

Gaia-tu sei pazzo

Scrissi solamente un breve messaggio, senza dirgli se effettivamente lo avessi perdonato, nonostante la risposta fosse più che ovvia.

Certamente il suo atteggiamento non mi era piaciuto, ma non era tutta sua la colpa.

Non appena arrivò Bianca, non attesi nemmeno un secondo per raccontarle ciò che era appena successo.

-perdonarti da cosa?- mi chiese dopo averle mostrato la foto che ero riuscita a fare alla tv nel momento in cui Kenan aveva mostrato quella scritta.

Ci fu un momento di silenzio. Nessuno ancora sapeva di mia mamma, oltre Lucia, e per ora speravo non lo sapesse nessun altro.

-nulla, abbiamo discusso per delle sciocchezze- risposi ritornando sul divano

-è proprio innamorato Kenan- disse Bianca, cercando di seguire la partita che era quasi volta al termine

-perché dici così?- le chiesi curiosa

-io non l'avrei mai fatto, hai idea di quante persone l'hanno visto e di quante voci gireranno?- mi spiegò

-e quindi?- dissi ovvia

-e quindi vuol dire che ha lasciato in secondo piano tutte queste cose pensando solo al fatto che volesse far pace con te- disse infine -io me lo sposerei- aggiunse.

Sorrisi, senza rispondere. Era l'unica cosa che riuscivo a fare, nonostante fosse un periodo buio.

Così mi accorsi che lui era la mia luce, quel raggio di sole che, penetrando attraverso le nubi oscure, ti regala un attimo di pace e ti fa tirare un sospiro di sollievo quando tutto intorno a te sembra avvolto nel buio più profondo.

SPAZIO AUTRICE
Capitolo un po' povero, lo so, ma presto arriveranno capitoli più corposi...

Spero vi sia piaciuto ugualmente, ci vediamo al prossimo, lasciate la vostra opinione e se volete anche una stellina, baci❤️💫

My starboy|| Kenan YildizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora