Qualche mese dopo...
La parte più attesa dell'anno è finalmente arrivata.Come mi eri mancata estate...
Il campionato è finito da pochissimo e già mi manca da morire supportare i miei amici allo stadio, compresi mio fratello e, ovviamente, Kenan.
Questa stagione è stata l'ennesima stagione difficoltosa per la juve, che però nonostante tutto è riuscita comunque a portarsi a casa la qualificazione in champions e la coppa italia che purtroppo mancavano già da qualche anno.
Sbadigliai, essendomi svegliata da pochi minuti. Mi alzai subito, ricordando di aver sentito qualcuno suonare alla porta.
Speravo che Fede si fosse alzato per andare a verificare chi fosse, ma mi ritrovai da sola in salotto, probabilmente lui e Lucia dormivano troppo profondamente per sentire il suono del campanello.
Rimasi immobile due secondi per poter realizzare il tutto e poi aprii lentamente la porta.
Inizialmente davanti a me non ci fu nessuno, però poi...
Kenan?
Spalancai gli occhi e poi li strizzai ripetutamente, credendo di star sognando.
-Che ci fai qui?- gli chiesi, facendolo entrare. Notai che dietro di lui c'era una valigia che lasciò fuori dalla porta.
Non parlò, ma si limitò a girovagare per tutta la casa -Kenan che succede? Perché sei qui?- chiesi nuovamente, abbastanza confusa.
Infatti, l'avevo visto solo ieri sera, quando appunto ci eravamo accordati di vederci oggi pomeriggio.
-Gaia scusami, dovevo dirtelo prima- si sedette sul divano, senza degnarmi nemmeno di uno sguardo
-dirmi che cosa?- lo raggiunsi, sedendomi calma a fianco a lui
-vado in Germania per una settimana, poi tornerò a Torino ma non per molto dato che sono stato convocato dalla nazionale Turca- disse tutto d'un fiato, quasi senza lasciarmi il tempo di elaborare il tutto.
Era agitato, ma non capivo il perché. Insomma, pensavo che la questione fosse molto più grave.
-Ok... ma è successo qualcosa di grave?- chiesi
-no, però mi ero completamente dimenticato persino io... devo andare a trovare la mia famiglia e avrei voluto portare anche te, scusami- disse, io lo interruppi subito
-stai tranquillo Ken, hai bisogno di passare del tempo da solo con loro, li vedrò un'altra volta, nessun problema- gli sorrisi, cercando di rassicurarlo.
Lui quasi magicamente fece un sospiro di sollievo e tornò calmo, mostrandomi uno di quei suoi sorrisoni magnifici.
-a che ora parti?- gli chiesi a quel punto.
Lui prese il cellulare dalla tasca e controllò l'orario -ora- esclamò balzando dal divano.
Io balzai insieme a lui per quella sua reazione inaspettata.
Corse frettoloso verso la porta, poi aspettò che lo raggiunsi.
Aprì la porta e, afferrando la valigia, si girò in mia direzione.
-Ero già in ritardo, ma volevo salutarti- mi disse, prendendo il mio viso tra le mani -come farò una settimana senza la prensesim- scherzò, lasciandomi poi un lieve bacio sulle labbra.
-Chiamami quando vuoi, non sentirti in dovere però- dissi io, abbracciandolo.
Poi, si allontanò da me sempre di più -ti amo, ci vediamo tra una settimana- disse sull'orlo delle scale.
Ricambiai quelle due dolci parole e lo ammirai scendere le scale con molta fretta, mentre reggeva la pesante valigia.
Rimasi aggrappata allo stipite fino a quando sentii il portone di casa chiudersi, segno che ormai fosse andato.
Quando rientrai in casa sentii un senso di vuoto. Ormai passavo ogni giorno insieme a lui, e nonostante ciò riusciva a mancarmi persino per quell'oretta in cui non ci vedevamo.
Non immagino quanto sarà dura questa settimana senza di lui... Poi, me lo aveva detto così inaspettatamente che non mi aveva dato nemmeno il tempo di realizzare, e infatti lo stavo facendo solo ora.
Ritornai nella mia cameretta, rimanendo in silenzio seduta sul letto. Avevo lo sguardo perso nel vuoto, già sentivo la sua mancanza.
Mi stesi, con lo sguardo verso il soffitto finché non sentii dei passi raggiungere la mia stanza.
La porta si aprì lentamente facendo spazio a Chicco, che con ancora l'aspetto assonnato, cercò di parlarmi.
-Chi era?- chiese con la voce impastata
-Kenan, è partito- dissi -per la Germania- proseguii.
Improvvisamente sembrò svegliarsi a quella notizia -cosa? Perché? Quanto sta?- mi chiese stupito Federico
-Una settimana, è andato a trovare i genitori- alzai il busto -se ne era dimenticato persino lui, per questo non ci ha detto nulla- feci spallucce, infilando le ciabatte ai piedi
-Ah... vabbè una settimana non è molto- si passò una mano sul viso -ce la farai- si mise a ridere, prendendomi in giro
-spero- risposi, oltrepassandolo per raggiungere la cucina
-dove vai?- mi chiese seguendomi con lo sguardo
-faccio colazione, tu torna a dormire, sarai stanco-iniziai a scendere le scale
-va bene capo- disse, poi lo sentii chiudere la porta della sua stanza.
Sospirai, ancora scossa dalla notizia che mi aveva stravolto la mattinata.
Dato che ormai era il mio pensiero fisso, scrissi a Kenan.
Gaia- sei arrivato in aeroporto? Tutto ok?
Non volevo essere troppo opprimente, però non riuscivo a resistere dal chiedergli almeno se fosse tutto ok.
Aspettai una sua risposta, che fortunatamente non tardò ad arrivare
Kenan- Si, mi sto imbarcando, stai tranquilla prensesim
Kenan- appena arrivo ti chiamoMi sentii sollevata, così potei fare tranquillamente colazione.
Sapevo che quella sarebbe stata la settimana più lunga della mia vita...
SPAZIO AUTRICE
Rieccomi, scusate l'assenza!Come qualcuno sa ero a corto di idee, ma per fortuna ora ci aspettano un po' di avventure...
Cosa succederà durante questa settimana??
Speriamo che la situazione rimanga pacifica...
ps. Ringrazio Franci, Eli e Marti che mi stanno aiutando molto❤️
Ci vediamo al prossimo, lasciate una stellina per sapere come proseguirà!❤️💫
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My starboy|| Kenan Yildiz
Fanfiction"L'amore è come una partita di calcio: ci sono momenti di gioia e trionfo, ma anche momenti di tensione e sconfitta. Ma con Kenan al mio fianco, sapevo di essere pronta per ogni partita." Non sempre il primo amore si rivela la tua anima gemella. Ep...