EPILOGO

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Ottobre 2032

In quel bagno mi sembrò quasi di star in paradiso.

Le luci soffuse donavano un effetto elegante, avvolgendo l'ambiente in una calda luminosità dorata.

Di fronte a me, un grande specchio incorniciato da luci a led mi permetteva di vedermi dalla testa ai piedi, riflettendo ogni dettaglio del mio abito da sera scintillante.

Mi girai di lato, dando un'occhiata al riflesso della mia pancia. Sorrisi lievemente accarezzandomi il ventre ancora quasi piatto. Ero al quinto mese, ma la pancia sembrava non voler crescere.

-Tesoro, hai finito?- chiesi con tono dolce, mentre aspettavo una risposta.

Prima che potessi dire altro, il piccolo uscì dal bagno con un'espressione soddisfatta. La sua prima volta da solo in bagno, e me l'aveva proposto lui...

-Fatto, mamma! - disse con la sua voce sottile, poi mi sorrise, mostrandomi i suoi dentini brillanti.

Si avvicinò a me, avvolgendomi in un abbraccio e appoggiando la testolina sulla mia pancia.

-Come sta la sorellina?- mi chiese, guardandomi dal basso con i suoi occhi curiosi.

Gli accarezzai i capelli morbidi, sorridendo teneramente -Sta benissimo, amore- risposi, sentendo una calda sensazione di gioia pervadermi.

Lo presi in braccio, stringendolo a me. Sentii subito il suo calore e il profumo dolce della sua pelle, che riusciva sempre a tranquillizzarmi. Ma poi, notai un retrogusto insolito, un aroma di profumo da uomo.

-Chi te l'ha messo questo profumo?- gli chiesi, perplessa e un po' preoccupata.

-Il papà- rispose immediatamente, con l'innocenza tipica della sua età -dice che devo profumare sempre per attirare le bimbe- aggiunse poi, con tono deciso.

Non potei fare a meno di sorridere, immaginando Kenan intento a spruzzare un po' del suo profumo sul nostro piccolo

-Ah sì? E ti ha spiegato anche perché le bimbe devono essere attirate da te?- chiesi, ridendo piano.

Lui annuì seriamente, come se fosse una questione della massima importanza -Ha detto che così avrò tante amiche e non sarò mai solo-

Gli accarezzai i capelli, sentendo un'ondata di tenerezza e amore -Beh, tuo papà ha ragione. Ma ricorda, il profumo più bello è sempre quello del tuo cuore gentile- gli carezzai la morbida guanciotta.

Lui mi guardò con i suoi grandi occhi verdi, pieni di fiducia e amore -Va bene, mamma. Ma posso usare anche il profumo di papà?- chiese speranzoso.

-Ogni tanto- risposi, ridendo -ma solo se lo chiedi prima, d'accordo?-

-D'accordo- rispose lui, stringendomi ancora più forte.

La sua innocenza e gioia erano contagiose, riempiendo il mio cuore di un calore indescrivibile.

-Ora andiamo da papà, che ci sta aspettando, a momenti inizierà la cerimonia- dissi, posandolo delicatamente per terra e aggiustandogli la camicetta che Kenan aveva scelto per lui.

Il piccolo mi afferrò la mano con la sua manina calda, e insieme ci dirigemmo verso la sala principale. Ogni passo che facevamo era carico di eccitazione e aspettativa.

Entrando nella sala, fummo accolti da uno sguardo di curiosità e sorrisi calorosi da parte degli altri invitati.

Le mogli dei calciatori che avevo avuto il piacere di conoscere ci osservavano con sguardi amichevoli, ma il mio sguardo era solamente in cerca del viso di Kenan.

My starboy|| Kenan YildizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora