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4 anni dopo...

Lo spirito natalizio non è mai mancato nella mia vita.

Guardando dal finestrino la neve cadere lentamente sull'asfalto bagnato, non potevo fare a meno di ricordare la mia infanzia. Le giornate passate a lanciare palle di neve con mio fratello, il freddo che arrossava le guance e la gioia di quei momenti spensierati.

Sospirai, accorgendomi che l'attesa si faceva sempre più lunga. Strinsi le braccia al petto, cercando di trattenere il calore mentre il freddo mi avvolgeva sempre di più.

Finalmente, la portiera del sedile al mio fianco si aprì, e lui entrò con un sorrisetto strappato sul viso.

Kenan manteneva qualcosa tra le mani, cercando di nascondermelo con aria misteriosa.

Quando si posizionò per bene in macchina, con un'espressione di gioiosa complicità, finalmente mi mostrò ciò che nascondeva.

Sapevo già cosa fosse, ma vederlo così entusiasta con il nostro primo mazzo di chiavi condiviso mi commosse.

Kenan alzò la mano, facendo dondolare le chiavi davanti ai miei occhi.

Il ciondolo argentato brillava alla luce fioca dell'abitacolo, un simbolo del nostro futuro insieme.

La nostra prima casa, riservata solo a noi due.

Quasi con lacrime di gioia agli occhi, cercai di strappargliele dalle mani, ma lui le nascose dietro la schiena con una risata maliziosa.

-Kenan!- esclamai, avventandomi su di lui -Fammele vedere bene!- continuai a provare a prenderle, con scarsi risultati.

-E va bene, tieni- si arrese, porgendomele finalmente.

Le presi con mani tremanti, studiando ogni dettaglio di quelle chiavi. Ogni tasto, ogni incisione, rappresentava un passo verso la nostra nuova vita insieme.

Mi girai verso Kenan, con il cuore colmo di gratitudine e amore.

-Vogliamo andare?- mi chiese poi, notando che si fosse ormai fatta sera.

Annuii soltando, aspettando che mettesse in moto la macchina.

Quando arrivammo davanti alla nostra nuova casa, la neve continuava a cadere dolcemente, creando un paesaggio da cartolina.

Le luci natalizie che avevamo installato la settimana prima brillavano festosamente, riflettendosi sulla neve fresca.

Scesi dalla macchina con un misto di eccitazione e nervosismo. Stringevo ancora le chiavi tra le mani, come se fossero un tesoro prezioso. Kenan mi prese per mano e insieme ci avviammo verso la porta d'ingresso.

-Pronta?- mi chiese con un sorriso che rispecchiava la mia emozione.

-Prontissima- risposi, cercando di contenere la mia gioia.

Così inserii la chiave nella serratura, sentendo il meccanismo scattare. Aprii la porta e fummo accolti dal calore della nostra nuova casa.

L'interno era ancora spoglio, ma già sentivo che sarebbe diventato il nostro rifugio, il luogo dove avremmo costruito i nostri ricordi.

Kenan mi abbracciò da dietro, appoggiando il mento sulla mia spalla -È perfetta, vero?- sussurrò, il suo respiro caldo contro il mio collo.

Annuii, guardandomi intorno -Sì, è perfetta. Non vedo l'ora di riempirla di momenti insieme-

Passammo la serata a esplorare ogni stanza, immaginando come avremmo decorato e arredato.

Fino a quando arrivammo a una stanzetta accanto alla nostra camera da letto.

My starboy|| Kenan YildizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora