La mattina dopo, il risveglio fu abbastanza traumatico.
Infatti, Bianca se ne era già andata lasciandomi un bigliettino sul comodino.
"dormi troppo bene, non voglio svegliarti, poi dimmi come va con Ken"
Riuscii a leggerlo solo quando mio fratello irruppe nella stanza rumorosamente, accendendo la luce e iniziando ad alzare la tapparella.
-Dai, su, svegliaaa- disse, senza neanche salutarmi
-Federico!- lo rimproverai, immergendomi fino alla testa nelle coperte -lasciami dormire ancora un po'- lo supplicai con la voce impastata dal sonno
-no Gaia sono le 12!- esclamò togliendomi le coperte di dosso.
Non era la prima mattina che lo faceva, ma ogni dannata volta mi faceva tirare giù qualsiasi santo esistente.
Dopo questi risvegli, finivamo sempre per litigare, ma io non avevo energie nemmeno per discutere.
Così obbedii e alzai il busto, ritrovandomi seduta con ancora gli occhi chiusi.
-Uffa, volevo dormire ancora- dissi, cercando di fargli pena
-Dai, vieni di là che decidiamo cosa mangiare- se ne andò, lasciandomi sola nella stanza.
Sbadigliai, per poi infilare i calzini e raggiungere lentamente il salotto.
Scesi le scale con molta calma, ogni piccolo gradino sembrava un'impresa.
Poi, finalmente raggiunsi il piano terra dove Lucia si era già messa all'opera per preparare il pranzo.
Mi diede il buongiorno e io controvoglia feci altrettanto, mentre Federico sembrò concentrato a sistemare qualcosa alla tv.
Stavo per aprire bocca chiedendo cosa avesse intenzione di mangiare, fino a quando notai la presenza di una terza persona in quella stanza.
C'erano Federico, Lucia e... lui.
Se ne stava lì, appoggiato sullo stipite della porta con le braccia conserte e lo sguardo puntato verso di me. Senza proferire nessuna parola, lasciò che furono gli occhi a parlare per lui.
Mi sorrise, io feci lo stesso. Ci scambiammo quello sguardo di complicità, che solo noi eravamo capaci di fare.
Il cuore batteva all'impazzata, mentre avanzavo verso di lui.
A un passo da me, lui aprì le braccia e non aspettai un secondo di più per sprofondare nel suo buonissimo profumo.
Lo strinsi forte, lui mi carezzò i capelli lasciandomi un lieve bacio sulla fronte.
Alzai la testa per poterlo guardare negli occhi, gli occhi più belli del mondo, di un colore unico che avevo potuto ammirare solo nelle sue iridi.
Mi alzai sulle punte dei piedi dopo che lui fece gesto di baciarmi, ritirandosi subito per farmi un dispetto. Ma riuscii comunque ad incatenarmi alle sue labbra,
che mi erano tanto mancate.Mi strinse un fianco e io gettai le braccia intorno al suo collo. Sentivo lo sguardo di mio fratello bruciarsi su di noi, ma non me ne importava nulla.
Fui proprio io a rendere quel bacio ancora più passionale, fino a quando ci pensò Federico ad interromperci -ok basta così- ci separò e ci mettemmo entrambi a ridere, mentre avevamo ancora le labbra lucide dei nostri baci.
-ha fatto tutto lei- mi puntò il dito Kenan, dopo che Federico ci aveva fulminati con lo sguardo
-tu però non ti sei tirato indietro- lo provocai -beh ma tanto facciamo di molto peggio- dissi, sapendo benissimo a cosa venissi incontro.
Infatti Kenan sbarrò subito gli occhi, mentre mio fratello si tappò le orecchie con le sue stesse mani -non voglio sentiree, bla bla bla- urlò, facendo scoppiare a ridere persino Lucia che nonostante fosse rimasta silenziosa ero sicura stesse ascoltando ogni singola parola.
Poi presi la mano di Kenan -vieni con me, devo dirti una cosa- lo trasportai verso le scale
-fate subito che tra poco è pronto!- esclamò Federico mentre salivamo gli ultimi gradini.
Entrammo in camera mia, che ormai lui conosceva a memoria. Si sedette sul letto, mentre io rimasi in piedi.
Sapevo che avrei potuto fidarmi, quindi decisi di dirgli di mia mamma.
-che c'è, perché mi hai portato qua?- mi chiese interrogativo, seguendo ogni mio movimento con lo sguardo.
Esitai per un attimo, rimanendo in silenzio, poi decisi che la cosa migliore da fare era sputare il rospo senza pensarci due volte -mia mamma...- si creò quel nodo alla gola che mi costrinse a interrompermi per poter inghiottire la saliva.
Nel frattempo non smettevo di fare avanti e indietro per la stanza, mantenendo lo sguardo fisso sul pavimento.
-tua mamma cosa?- chiese lui. Mi prese le mani, facendomi fermare davanti a lui che rimase seduto sul letto -guardami- fu quasi un ordine -puoi dirmi tutto, lo sai- mi rassicurò nel momento in cui incrociai per un attimo i suoi occhi
-h..ha- balbettai -ha un tumore- dissi infine di getto.
Kenan rimase spiazzato -è la seconda volta- continuai, per poi sedermi a fianco a lui
-cosa?- disse incredulo -ma.. ma l'altro giorno stava benissimo-
-lo so Kenan, purtroppo molte volte l'apparenza inganna...- mi vennero gli occhi lucidi, cercai comunque di trattenermi
-è per questo che piangevi?- mi chiese, cercando il mio sguardo. Annuii solamente, mentre una lacrima iniziò a rigarmi il volto. Passò il dito sulle mie guance, asciugando ogni piccola goccia di tristezza -perché non hai voluto dirmelo?- mi chiese, con tono dolce
-non voglio tu abbia troppi pensieri per la testa, devi concentrarti sul calcio ora- sussurrai, con la voce tremolante
-ma cosa dici, se tu mi dici tutto io di pensieri per la testa non ne ho- replicò, poi mi prese il viso con la mano -ma ascolta- aspettò che lo guardai -nonostante l'abbia vista per poco tempo, so per certo che tua mamma è una donna fortissima, e se l'ha superata una volta ci riuscirà anche una seconda- disse infine.
Non riuscii a non abbracciarlo, quindi mi trovai nuovamente tra le sue braccia.
-Fede non lo sa?- chiese.
Scrollai subito la testa -non lo deve sapere, ci starebbe troppo male... ti prego tu non dir- non mi fece finire di parlare
-prensesim, tranquilla, non dirò niente a nessuno- mi sorrise, facendomi sentire improvvisamente meglio.
Era incredibile come ogni cosa che riguardasse lui fosse capace di guarire ogni ferita.
Mi strinse a sé un'altra volta. Chiusi gli occhi e sperai di non trovarmi in un sogno.
Quando li riaprii, fortunatamente, era tutto vero, anche se sembrava fin troppo bello per essere realtà.
SPAZIO AUTRICE
Rieccomi!!Eccoli finalmente tornati...
Vi è piaciuto? Spero di sì! Lasciate una stellina❤️💫
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My starboy|| Kenan Yildiz
Fanfiction"L'amore è come una partita di calcio: ci sono momenti di gioia e trionfo, ma anche momenti di tensione e sconfitta. Ma con Kenan al mio fianco, sapevo di essere pronta per ogni partita." Non sempre il primo amore si rivela la tua anima gemella. Ep...