🌙L'ULTIMO CRAVEK

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Partecipo ad una maestosa festa in maschera in un giardino lussuoso. I proprietari hanno organizzato un party per il quinto compleanno del viziato figlioletto.

Ci siamo intrufolati tra il personale, abbiamo il compito di rintracciare e catturare, se è possibile l'ultimo Cravek che manca all'appello.

Il mio posto è dietro il bancone dei dolci, fisso la montagna di cioccolato che sgorga dolcemente dalla fontana posta in mezzo al tavolo.

-Vorrei quello e quest'altro! – Un piccolo bambino con un piatto già pieno di cibo mi chiede di aggiungere altre deliziose leccornie. Gli passo direttamente il vassoio da portata sbuffando. Lui mi guarda estasiato, poggia il suo piatto e scappa con il vassoio.

-Ti ho insegnato ad integrarti meglio di così, mi sembra. –

Franz e i suoi muscoli sono stati stretti nella divisa da cameriere da sala. Porta in mano due vassoi pieni di stuzzichini da offrire agl'ospiti della festa.

-Sono i bambini, li trovo insopportabili. Non si possono ingannare i bambini. Hanno una semplicità che li rende più svegli degli adulti!-

Alzo le spalle immergendo un dito nella fontana di cioccolato.

-Non puoi o non vuoi? – Alza un sopracciglio e mi guarda di traverso.

-Forse non ricordi come si fa ad interpretare un ruolo? - Aggiunge maligno. Oppure vuole semplicemente spronarmi?

Lo guardo torva, non ha proprio niente di meglio da fare che irritarmi?

Cerco con lo sguardo vicino alla pianta secolare sulla mia destra fino a trovare gli occhi che mi hanno osservata tutta la sera.

Un uomo brizzolato molto ben distinto che ha intrattenuto molti ospiti durante la festa ma non ha mai scherzato con i bambini invitati. In compenso non ha perso di vista ogni mia mossa ammiccandomi e sorridendomi di tanto in tanto.

Quando i nostri occhi si incrociano tolgo il dito dalla fontana di cioccolato e lo lecco molto, molto lentamente fino alla punta per poi mettermelo tutto in bocca.

L'uomo coglie l'allusione e si incammina subito verso di me.

-Come vedi Franz forse qualche ruolo lo so ancora interpretare. – Sorrido, senza guardarlo nemmeno.

Lui si volta dandomi le spalle e servendo delle tartine a delle signore.

–Stai attenta, è il padrone di casa. –

-Lo so. Tu piuttosto, vai a vedere che fine ha fatto la tua dolce Viky.– Sorrido porgendo un dolce al signore che mi si presenta davanti.

-Desidera un dolce? –

Accenna un sorriso mentre osserva i dolci. Ora che lo vedo da vicino mi accorgo che è davvero affascinante.

Un uomo vissuto ma molto curato, in forma perfetta nonostante l'età e dai lineamenti duri. Questo sarà un gioco da ragazze!

-Ci sono molti dolci qui, ma cerco un dolce che non provoca carie dopo che lo avrò mangiato. – Dichiara.

I suoi occhi si puntano forti su di me e passano in rassegna il mio corpo come se vedesse attraverso la mia divisa e si sofferma sulla scollatura a cuore aperta sul mio seno. Sorrido frivola.

-Credo di aver esagerato con le tartine, avrei davvero bisogno di fare due passi, cosa ne dici di farmi compagnia? –

Si alliscia la cravatta già perfetta. Imito una reazione timorosa e provocatoria giocando con le dita tra i capelli e arrossendo sulle guance.

-Non so, la signora mi ha detto di restare qui per servire al tavolo dei dolci. – Mi guardo intorno timidamente per giustificarmi.

Lui sembra compiaciuto mentre gira il tavolo e si avvicina al mio lato del servizio.

THE RISING MOONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora