🌞UNA SERATA DIVERSA

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-Rechel hai una caramella? Però non una di quelle caramelline alla frutta, quelle le odio! -

Anna è seduta vicino a me ed ha in mano due sacchetti di popcorn.

-Rechel? Mi senti? – Ora mi guarda confusa. Anna è una ragazza dalla carnagione chiara e dalla linea sottile, ha lineamenti del viso molto dolci e delicati circondati da ricci capelli castani con mèches bionde.

Ma il suo aspetto esteriore non rispecchia molto la sua personalità.

Di gentile infatti non ha mai avuto proprio nulla, anzi. Quando eravamo più piccoline si ostinava a perseguitarmi con battutine amare e scherzetti malvagi. Una volta mi aveva persino riempito l'armadietto con dei vermi. Vermi vivi che strisciavano sui miei libri, un'altra volta aveva spalancato la porta degli spogliatoi su un gruppo di matricole di passaggio ed ovviamente io ero in mutande e lei perfettamente vestita. Per non parlare di tutte le volte che mi aveva dato la colpa di qualcosa in classe, o di quando mi prendeva in giro all'ora di educazione fisica. Per fortuna con l'avanzare degli studi le nostre strade si erano separate e ora, che cavolo ci faccio io ora al cinema con lei e con quel suo ragazzo idiota?

-Signorina Rechel Vintarre, è chiamata dalla preside! – La voce graziosa e odiosa di Anna mi allontana dai miei pensieri.

-Dimmi Anna. Ero sovrappensiero. Cosa ti serve? – La guardo nell'oscurità della sala appena illuminata dalle luci sulle pareti. Era meglio che me ne stavo a casa. Però avevo voglia di vedere Ryan, di stare un po' con lui. Ultimamente non riusciamo a vederci molto. Certo lui è impegnato con il suo lavoro, io invece sono in pausa. La mia vita è lì che mi aspetta ma ho premuto il tasto pausa. Per cosa poi? Per stare con Gynnes? Per Ryan? Per me? Non lo so, ogni tanto spero di non essermi sbagliata. Spero di aver fatto la scelta giusta ad aspettare. Certo, mia madre è contenta di potermi tenere ancora con lei. Mio padre invece ha espresso qualche perplessità all'inizio però poi ha accettato la mia decisione.

Stringo la mano destra nella mano di Ryan che è intento a chiacchierare con il vicino di poltrona e torno a guardare Anna che sbuffa rivolta allo schermo.

-Tieni Anna, ho solo questa. - Una bella caramella al caffè che giaceva sul fondo della mia borsa da minimo un anno. Spero che sia andata a male.

-Alla buon ora! Pensavo che ti eri addormentata! – Sbuffa scartando la caramella.

Io sorrido, sorrido di gusto. Magari gli verrà un bel mal di stomaco e dovrà correre in bagno mentre vediamo il film.

-Allora che fine ha fatto quella tua amica? Come si chiama? Gabby no Gabriel. – Appallottola la carta della caramella e me la restituisce con non curanza. La appoggio nella mia borsa.

Scuoto la testa e i boccoli che mi sono fatta stamattina sui miei lunghi capelli castani mi sfiorano il viso.

-Gynnes, si chiama Gynnes. Sta bene, anche lei è rimasta in città ma per altri motivi. – Guardo lo schermo. Perché il film ci mette così tanto ad iniziare?

-Ah, sì ecco! Mi ricordavo che era un nome simile. Io ho saputo che è rimasta qui con la scusa della madre ma la verità è che si sta dando un bel da fare con la nuova squadra di Football! Io davvero non so come facciano certe ragazze a non avere una dignità. E quel povero Thomas Delano invece? Studia come un matto dall'altra parte del mondo. Povero ingenuo. –

-Cosa cavolo stai dicendo? - La guardo sbalordita.

-Non mi dire che a te non ti ha raccontato del tumore di sua... -

-Sono la sua migliore amica Anna, certo che so di sua madre! Sono queste storielle che non sopporto! Gynnes sta affrontando un momento difficile e non servi tu con le tue amiche pettegole che fomentate la situazione! Hanno avuto dei problemi con Thomas e ora non stanno più insieme! –

THE RISING MOONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora