🌙UN PUGNALE INSANGUINATO

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Mi sveglio di soprassalto e mi butto giù dal letto con una capriola mentre lancio il mio pugnale ritornante.

Lo sento infilzarsi nel legno e non mi serve guardare per capire che lo ha evitato ancora una volta.

-Mi inizia a piacere questo gioco. – Ammette Franz mentre toglie la lama dalla porta.

Muovo leggermente il polso e lo sento trattenere un sospiro.

La lama torna nella mia mano sporca di sangue. La rinfodero soddisfatta.

-Ho sempre odiato quella lama però. Aspetta un attimo, a chi apparteneva? – Mi chiede. Ma è una domanda di cui conosce già la risposta. La conosce molto bene.

Due occhi azzurri mi riempiono la mente e mi rialzo girandomi su me stessa. Indosso ancora la divisa di rappresentanza che ho messo il giorno prima.

-Sei crollata sul pavimento delle celle non appena abbiamo rinchiuso tutti i Cravek. - Scuote la testa deluso.

-Cosa vuoi da me Franz? - Dico a denti stretti.

-Da te...- Mi guarda fisso. - O da lei? – Specifica sardonico.

-Lei chi? –

-Lo sai benissimo chi. –Si avvicina a passi lunghi e sicuri.

-Rechel, la ragazza che ti ha liberata a Luxor. -

-Credevo che mi avessi liberato tu a Luxor. Così mi deludi. –

Mi porto le mani al cuore fingendomi addolorata.

-Ah, ah! Ti sei liberata da sola da Luxor! Non prendermi per stupido. Pensi che mi sia bevuto la storia della cacciatrice notturna e non abbia fatto delle indagini? -

Mi gira intorno mentre sento un sudore freddo scendermi lungo la schiena. Ci ha trovate. Ricordo di averlo gridato a Rechel non appena Franz era uscito dalla porta.

Gli è bastato vedere un semplice telegiornale per riconoscere quella ragazza nella mia metà?! Eppure mi sono sempre preoccupata di tenere il mio viso ben coperto in Egitto ma quel maledetto zaino verde è stata una vera rivelazione per lui.

Non appena lo ha visto, ho capito che non avrebbe avuto difficoltà a trovare quella ragazza di cui tutti i telegiornali continuavano a parlare. La famiglia Uragano.

Se solo non le avessi chiesto di venire in Egitto a salvarmi.

Se solo non fossi intervenuta per salvare lei e la sua famiglia dall'aggressione di quei uomini. Se solo fossi riuscita a non fare nulla ora non mi ritroverei qui in questo guaio. Possibile che ogni mia azione, anche se intrapresa con le intenzioni più nobili di questo mondo mi riporti a pentirmene? Sembra che qualsiasi cosa io faccia sia sbagliata! Porca miseria!

-Cosa cerchi di dirmi Franz? Non fare il noioso, sputa il rospo! - Mi fingo spavalda mentre invece vorrei correre a gambe levate lontano da lui e nascondermi dove non possa trovarmi, come ora sta facendo Rechel.

-In qualche modo le vostre anime sono legate. Ho percepito te in lei. La stessa aura che possedevi quando eri solo Leana, una semplice ragazza dalla vita ordinaria. -

Il mio cuore perde un colpo sentendo quel nome.

-E' straordinario e non capisco come abbiano fatto a non arrivarci quelli della commissione quando ti hanno liberata! Sei uscita dal laboratorio di ricerca come difettata, hai passato cinque anni di riaddestramento e nessuno si è accorto che qualcosa in te si spegneva tutte le volte che ti addormentavi e si riaccendeva quando riaprivi gli occhi! -

Continua a girarmi intorno come se mi vedesse per la prima volta.

-Ho sempre saputo che in te c'era qualcosa di speciale. – Afferma soddisfatto. Si ferma alle mie spalle e si avvicina per inspirare il mio odore.

THE RISING MOONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora