🌞IO SENZA TE

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Apro l'armadio per scegliere l'outfit giusto da indossare ma sono indecisa. Spalanco la finestra ed inspiro l'aria frizzante.

La primavera è alle porte ormai e le temperature miti stanno prendendo il posto del freddo pungente. Forse posso mettere quella t-shirt a fiori e mi porto dietro un golfino in caso facesse freschetto. Si, dai! Mi vesto velocemente, sono le dieci e tra mezz'ora mi attende la psicologa Jane Moore.

Papà ha trovato questo studio vicino al centro commerciale quindi posso andare all'appuntamento due volte alla settimana, pranzare con tutta calma e aprire lo studio fotografico

Ho saltato le prime due sedute perché ritenevo fosse davvero ridicolo raccontare tutta la mia vita ad un'estranea ma dopo gli scorsi avvenimenti credo che forse può rivelarsi utile parlare con qualcuno che possa capirmi o anche semplicemente abbia la pazienza di ascoltarmi. Effettivamente devo ammettere che è stato liberatorio poter parlare con qualcuno di tutto quello che ho passato. Certo, tengo i particolari solo per me, credo che mi farebbe internare se raccontassi la storia dal mio punto di vista, ma nonostante le omissioni la ritengo una signora paziente e gentile. Ha intuito da sola che qualcosa non andava. Due settimane fa mi ha chiesto se c'era qualcuno che mi consigliava o spingeva nel fare alcune scelte.

A quanto pare dei miei racconti non le filavano, allora mi sono sentita in obbligo di dirle che ogni tanto sento una specie di vocina parlarmi all'orecchio.

Non ne è apparsa meravigliata o disturbata, anzi sembrava contenta di aver raggiunto un traguardo importante. Non mi vergono nel dire di essermi sentita sollevata. Non le ho raccontato che la voce che sento ha un nome, un viso, una storia, una vita, ho omesso questi dettagli, in compenso le ho detto che sento una voce nella testa parlarmi in continuazione. La dottoressa mi ha prescritto delle pastiglie da prendere per ovviare al problema, l'unica controindicazione è la sonnolenza che possono provocare.

E così eccomi qua! E' un mese che nella mia testa sento solo la mia voce ed esclusivamente i miei problemi e devo dire che non mi dispiace affatto! La notte finalmente dormo senza sognare e ne sono entusiasta, la mattina mi alzo molto più riposata e la mia costante emicrania sembra essere scomparsa. Mi sento rinata.

Lo smartphone vibra per avvisarmi che è arrivato un messaggio.

Mi siedo in sala d'aspetto ed attendo che venga chiamato il mio turno, apro la chat di Thomas.

-Riusciamo a vederci? – Chiede.

-Ora non posso Thomas, sto facendo una commissione importante. – Digito in risposta.

Non mi vergono ad ammettere di andare da una psicologa ma non voglio alimentare voci sul mio conto, mi sembra di aver fatto parlare già abbastanza di me ultimamente.

-Facciamo dopo, all'ora di pranzo al BurgerBig al centro commerciale, così poi mi accompagni a lavoro. -

-Perfetto, a dopo! – Risponde.

Chiudo la sua chat ed entro in quella di Ryan. L'ultimo messaggio che mi ha mandato è un'emoticon che manda un bacio. Sorrido e gli invio una mano che lancia un cuore.

Chiudo il telefono, la nostra relazione sembra perfetta ultimamente, ogni tanto discutiamo ovviamente ma sono cose di poco conto e facciamo pace dopo qualche minuto. Mi sento felice. In questo mese ho accompagnato il sig. Leroy a due matrimoni e tre battesimi. Per l'ultimo evento sono andata a fare il book fotografico da sola, senza il suo aiuto e devo dire che me la sono cavata abbastanza bene. La famiglia è rimasta così contenta del lavoro svolto che mi ha prenotata anche per altri due eventi.

Ho portato Anna con me, è stata ciarliera come al suo solito ma di buona compagnia. Dondolo i piedi sulla sedia e guardo l'orologio. La dottoressa di solito è puntuale, non capisco perché ci metta così tanto oggi. Sbuffo pensierosa.

THE RISING MOONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora