🌞LA STRADA PER JACKS MOUNTAIN

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Sposto le ultime foto modificate sul computer e mentre la barra luminosa calcola il tempo rimasto al caricamento, mi guardo intorno. E' così bello questo negozio, mi dispiacerà non lavorarci più. Quante ore passate davanti questo computer per migliorare ogni piccolo particolare delle fotografie scattate.

Adoro il mio lavoro, nessuno fa una foto durante un litigio, raramente si fotografano le tragedie e ancora più di rado vengono portate qui per farne un album. Quindi io vedo solo i lati positivi della vita delle persone. La loro felicità nelle riunioni di famiglia, i matrimoni sfarzosi, il tocco romantico dei battesimi, l'essenzialità dei Mitzwà ebraici, la celebrazione di feste e compleanni vari. E quante foto di vacanze con amici, in famiglia, gita scolastiche ho revisionato e stampato. Adoro il mio lavoro, un immersione nei ricordi più spensierati e gioiosi della gente. Il lavoro del fotografo nel corso degl'anni è cambiato in maniera sostanziale. Il signor Leroy mi racconta spesso che prima la gente arrivava in negozio con rullini da stampare o servizi da eseguire. Oggi è tutto diverso, la tecnologia permette alla maggioranza delle persone d'essere i fotografi di se stessi e lo trovo giusto così. L'occhio è tutto. Dieci persone possono rivolgere l'obbiettivo nella stessa direzione ma stai pur certo che non avrai due foto uguali. E' bello osservare i diversi punti di vista e la stampa delle foto continua ad essere richiesta per creare gadget o fotolibri ricordo. Il negozio ha una buona rendita grazie alla nostra esposizione online ma il divertimento vero arriva quando ci chiamano per eseguire un servizio fotografico. Quando mi viene richiesto di fotografare qualcosa dal mio punto di vista il mio cuore inizia a battere leggermente più forte.

Accarezzo con nostalgia le apparecchiature, ho paura che mi mancherà tutto questo ma mi faccio una promessa. Un giorno quando mi stancherò di viaggiare, aprirò anch'io un negozio di fotografia e sarà proprio come questo. Piccolo, essenziale e ricco d'amore e di bei ricordi. Sospiro, oggi è il giorno della partenza, devo raggiungere i miei genitori a Jacks Mountain. Li ho sentiti al telefono un centinaio di volte, dicono che la baita di zia Kinsley è bellissima, immersa nel verde e silenziosa. Sono davvero curiosa di andarci, una volta quando ero piccina abbiamo passato un Natale con i miei zii in quella baita, quella volta aveva nevicato talmente tanto da obbligarci a restare rinchiusi nella baiata per tre giorni di fila. Ho adorato quelle ore in cui eravamo obbligati a restare riuniti a nutrirci dello scatolame rimasto in dispensa. Mi sembrava d'essere in campeggio mentre lo zio ci raccontava mille storie intorno al fuoco scoppiettante.

Ammetto che questa settimana con Ryan è semplicemente volata, mi devo davvero ricredere. Non saprei come fare se partissi per Boston senza di lui. Sono sicura che ha dato il meglio di se in questi giorni ma devo ammettere che il suo meglio è davvero eccezionale! Mi ha riempita di attenzioni e coccolata, si è dato da fare per cucinare a pranzo e cena e quando un giorno è rientrato a casa e mi ha vista fare le pulizie nell'appartamento mi ha spiegato che sono una sua gradita ospite e che avrò modo di riassettare solo se accetto di condividere una casa con lui.

Sua la casa, sue le regole! Ho riso come una matta quel giorno. Non so se sarà felice di avermi come coinquilina quando scoprirà che non amo fare le pulizie domestiche. Raccolgo il mio materiale e lo infilo nella borsa a tracolla. Un ultimo sguardo al negozio e spengo le luci. La campanella suona per l'ultima volta mentre giro le chiavi nella toppa della serratura.

La gente nel centro commerciale corre da una parte all'altra per fare i suoi soliti acquisti. Mi avvio verso il negozio di dolci sulla destra e consegno le chiavi alla signora Rottemberg. La saluto con un abbraccio e mi dirigo fuori dal centro commerciale. Ryan è lì fuori che mi attende in macchina. Salgo al volo e lo saluto con un delicato bacio sulle labbra.

-E' arrivato il grande giorno! - Mi saluta.

-E' arrivato! Sì! – Ripeto entusiasta.

-Certo che mi allontano solo per qualche settimana non sparirò nel nulla! – Preciso mentre mi sistemo sul sedile.

THE RISING MOONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora