THE RISING MOON

🌙BLACK DIAMOND

Informazioni, mi servono più informazioni.

Sono davanti allo specchio impegnata a truccare i miei occhi castani profondi e vispi come gli occhi di una gatta.

Ho acconciato i miei capelli d'orati in uno chignon alto sulla testa, sono cresciuti in questi mesi. Meno male perché preferisco avere i capelli lunghi, li trovo molto più maneggevoli.

Applico dei fermagli impreziositi da gemme nei capelli, sono blu come il mio vestito.

Un ultima occhiata allo specchio. L'elegante e sexy vestito blu notte mi scende dolcemente fino alle caviglie e termina con un prezioso collier di zaffiri sul collo.

-Va bene. – Mi dico da sola.

Non sono abituata a stare ore a rimirarmi davanti allo specchio e sebbene il mio riflesso mi compiace, mi sono stufata di sistemare ogni dettaglio.

Con questo vestito non posso prendere nemmeno la mia adorata moto. Rientrando a far parte della divisione Rising Moon mi sono riappropriata di tutti i benefit che mi appartengono, tra questi c'è una sconsiderata somma in denaro, armi, mezzi di trasporto e la mia adorata moto, una Kawasaki turbo rivisitata che percorre i 500km/h. E' dotata di infiniti accessori e per me è la migliore compagna di viaggio che possa esistere.

Forse posso prendere ugualmente la moto? Rido sola come una stupida e la mia mano tocca l'imbarazzante spacco che arriva pericolosamente fino all'inizio della coscia.

Esco dall'albergo poggiandomi sulle spalle una semplice e costosa pelliccia di visone bianco.

Aspetto con le orecchie in attesa di un rumore famigliare. Eccolo. Liam è venuto a prendermi. La macchina che ha scelto per questa missione è troppo eccentrica per i miei gusti.

Una Lamborghini bianca metallizzata in versione cabriolet.

Sbuffo mentre Liam mi fissa a bocca spalancata. Improvvisamente un sorriso sardonico prende il posto dello stupore iniziale. Esce dalla macchina con un balzo e si passa una mano sui capelli castani scompigliati dal vento.

-Ti va se saltiamo la missione e ce ne andiamo in qualche posto tranquillo io e te? – La sua voce melassa e ridicola e mi dà noia.

-Non fare il cretino. – Rispondo stizzita ma quel sorriso persiste mentre con gli occhi mi mangia ogni centimetro di carne scoperta. E' incredibile quanto poco serva per far rimbambire un uomo anche se quest'ultimo è un agente ben addestrato. Dovrebbe essere PREPARATO anche per queste occasioni in effetti.

Sollevo leggermente lo spacco e vedo i suoi occhi brillare mentre lo spacco si apre sempre di più sull'inguine, infilo una mano dolcemente e tiro il mio coltello da lancio. Nella pelliccia ho il guanto direzionale, il mio coltello fa un giro tondeggiante perfetto intorno al viso sconcertato di Liam e torna indietro. Impiego meno di un secondo a rinfoderarlo nella tasca nascosta sotto il vestito e mi dirigo alla macchina.

Salgo nascondendo la ridicola fatica di quel gesto, il vestito è stretto e questa macchina è troppo bassa.

Liam tentenna un secondo, poi si affretta ad entrare e mette in moto. Il rombo del motore mi ripaga della fatica, sembra musica per le mie orecchie.

Premo il pulsante per chiudere il tettuccio, non ho voglia di farmi rovinare la pettinatura, senza contare la temperatura esterna. Preme sull'acceleratore per partire e le mie orecchie si riempiono di quella sinfonia. Non è solo una macchina. E' pura arte.

-Sembri un tenente che riceve la sua prima barretta d'argento, mostrami quello di cui sei capace stasera, mi raccomando! –

Lo dico anche per lui, non è possibile presentarsi così sciocco nei confronti del tuo superiore alla prima missione insieme.